Il sapore antico di un rifugio di montagna in Garfagnana
(ap) Il rifugio agrituristico “Alpi Apuane”, a due passi dal paese di
Careggine in Garfagnana, da poco è gestito dai tre soci (Andrea Elmi, Gianluca
Guidi e Marco Raffaelli) della “Maestà della Formica”, l’azienda passata alle
cronache per avere il vigneto più alto della Toscana. L’idea fu quella di
trapiantare dei ceppi di vitigni del Nord Europa a oltre 1000 metri. Ha
funzionato: ora ci sono i primi raccolti.
Il locale era un magazzino comunale, poi è stato completamente
ristrutturato, anche con materiali ecosostenibili, diventando una struttura
ricettizia (18 posti letto) di qualità, immersa nel verde della vallata, meta
di escursioni e gite in montagna. Una sosta anche di poche ore permette la
scoperta di eccellenze gastronomiche, tutte provenienti dalla zona.
Difficile scegliere tra la pasta fatta con la farina del molino di Piezza
di Gallicano e il latte del monte Altissimo di Molazzana. Ricercati e
sorprendenti sono lo sciroppo di fieno, proveniente proprio da Careggine, il
composto di pera, mora e liquirizia oppure il neccio in vasetto, dessert a base
di farina di castagne con ricotta.
Nel rifugio, si gusta del buon cibo e c’è un’accoglienza familiare che sollecita
con allegria la curiosità del visitatore: stupisce l’entusiasmo per la ricerca
dei sapori nascosti nei boschi e nei pendii tra alberi e cespugli, la conoscenza
delle virtù di tante erbe di montagna. Magie della natura.
Poi nel moderno living, in cui sono esposti una vecchia Singer e una
calcolatrice a manovella, l’aperitivo offerto dalla casa ha un gusto
particolare mentre un disco in vinile si muove alla grande sul piatto di quel giradischi
di altri tempi.
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