La bella stagione, il buon
odore della vita. Forse, dopo il silenzio dell’inverno
di Giovanna
Vannini
“Che dite verranno?
“Probabile più tardi”
“Avranno da dirsi facezie o cose importanti?”
“Che importa. Siederanno, condividendo quel che resta
del giorno.”
C’era vuoto ancora, buttate alla rinfusa le sedute
e il bianco e nero non lasciava immaginare che tempo fosse in cielo.
Loro attendevano, di essere riempite di corpi e
movimento, di ascoltare in silenzio per mettere a memoria. L’importante era il
brulichio delle voci che la bella stagione ogni anno riporta, le briciole
intorno ai legni della struttura, il buon odore dei bimbi sporchi d'erba
e gelato.
Tutto il resto noia…
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