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giovedì 1 giugno 2017

1 giugno, cinquant’anni fa

Il talento, l’esplosione delle note: la musica che non tramonta

di Marina Zinzani

Quando si celebra un  anniversario, quando questo viene citato da diversi giornali, si pensa ad una persona: qualcuno che è nato, o è morto in una precisa data, qualcuno che ci appartiene, nella memoria o nelle cose che ha lasciato. Qualcuno vicino a noi.
Oggi, 1 giugno 2017, si festeggia un anniversario: 50 anni fa usciva semplicemente un album dei Beatles. Era “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, e chi ha vissuto intensamente quegli anni lo ricorda molto bene.
Fu un’esplosione, in tutti i sensi: i Beatles apparvero trasformati. Abbandonati i caschetti e le divise da bravi ragazzi, si mostrarono con capelli lunghi e vestiti variopinti, in una rottura totale col passato.
Il talento no, non era stato abbandonato: quello riusciva, forse come mai prima, a ipnotizzare, a sottomettere e a incantare milioni di persone. E i brani che i Fab Four regalarono al mondo hanno resistito al tempo, a decenni, e molti appaiono, ancora oggi, meravigliosi.
La copertina dell’album darà origine qualche tempo dopo a misteriose congetture, un viaggio nei particolari che riportava a conferme della teoria “Paul is Dead”: Paul Mc Cartney era morto e chi cantava era un sosia. Forse uno scherzo, forse una suggestione, che tanto ha dato da scrivere.
Rimane per chi ne ha voglia, e vuole lasciarsi andare ai ricordi e al godere della buona musica, un album che è un viaggio: basta ascoltare “A day in the life”,  o “She’s leaving home” per comprendere anche la liricità di alcuni brani.
Il resto è storia, sette magnifici anni in cui i quattro hanno regalato tanto al mondo: delle canzoni che continuano a vivere con noi, che continuano a farci compagnia e a dare una nota positiva a una giornata qualsiasi.

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