L’invisibilità delle persone dietro i drammi del lavoro
di
Marina Zinzani
(Commento
a Un po’ di pulizia per la giustizia
italiana, PL, 23/6/17)
“Ho
sempre creduto in questo lavoro. Ho creduto che non fosse un lavoro come un
altro, ma qualcosa che era parte di un servizio legato alla collettività,
affinché le cose funzionassero.”
Importa
la vita delle persone, stravolta, avvilita, in una sorta di sconfitta che ha
per principali basi le leggi del mercato? Importa la persona che non ritroverà
più una collocazione valida? O che si trova lo stipendio inferiore?
Il
baratto e i diritti perduti: i numeri al posto di competenze. In mezzo, storie
di persone comuni, invisibili, che non faranno mai notizia.
Considerazioni
di questo tempo, che deprezza tutto facilmente. Anche le persone possono
diventare obsolete.
Nessun commento:
Posta un commento