Fabrizio Frizzi,
persona gentile, nel cuore della gente
di Marina Zinzani
Tante
persone hanno amato i Beatles. Persone che hanno una certa età, che si
ricordano bene quegli anni d’oro, in cui i Fab Four incantavano il mondo,
accendendo scintille.
Qualcuno
ha raccolto queste scintille, qualcuno sente risvegliare ancora una parte di sé
quando ascolta una loro canzone.
I
Beatles hanno avuto una vita breve, sette anni, ma hanno illuminato di gioia il
mondo, hanno portato leggerezza, vitalità, divertimento, compagnia. Il mondo
sarebbe più povero senza i Beatles, ha scritto qualcuno.
Come
i Beatles, ci sono persone che lasciano dei segni tangibili, espresse in
commozione, lacrime, pensieri, quando queste non ci sono più.
Sono
stati amici senza conoscersi, hanno fatto compagnia senza parlarsi, hanno fatto
aspettare un orario per un appuntamento senza che l’altro lo sapesse, hanno
alleviato solitudini, hanno fatto passare ore serene e spensierate. Diventano
amici, virtuali forse, ma il cuore non comprende bene questa parola, perché il
trasporto si percepisce ben reale. Soprattutto quando questi personaggi non ci
sono più.
Anche
Fabrizio Frizzi amava i Beatles.
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