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giovedì 22 marzo 2018

La sfida del perdono

Giugno, di John W. Alexander
Come superare le ferite che ancora sanguinano?

di Marina Zinzani

Si può perdonare? Fino a quanto si può perdonare? E il perdono libera dai lacci del rancore? Difficilmente si trova una risposta a questo.
Ognuno ha la sua esperienza, il suo pensiero, e poi questo pensiero va applicato e quando ci si trova di fronte al problema, veramente, in prima persona, tutte le proprie convinzioni possono vacillare.
Perdonare e vivere, si abbinano abbastanza queste cose. Nel senso che si convive con la ferita, ma si dovrebbe guardare avanti, cercando di scegliere la vita nella sua vitalità, nella sua apertura al futuro.
La donna tradita, l’amicizia tradita, il senso di tradimento continuo che accompagna l’uomo, e che muta piano piano il suo rapporto con l’altro: segrete sono le stanze, tanti sono gli aspetti. E difficilmente si perdona in realtà, quasi a difesa di quel se stesso che ha patito.
Però il guardare oltre libera le catene. Forse è il perdono, o forse il rimettersi nel flusso della vita, lasciando andare ciò che è stato, e che ha fatto soffrire.

1 commento:

  1. "quasi a difesa di quel se stesso che ha patito"
    bella questa! si sembra proprio il nocciolo della questione, non si riesce a perdonare, veramente, perche' il perdono e' vissuto, incosciamente, come un altro tradimento e questo ci fa sentire stupidi.

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