Giugno, di John W. Alexander |
Come superare le ferite che ancora sanguinano?
di
Marina Zinzani
Si
può perdonare? Fino a quanto si può perdonare? E il perdono libera dai lacci
del rancore? Difficilmente si trova una risposta a questo.
Ognuno ha la sua esperienza, il suo pensiero, e poi questo pensiero va applicato e quando ci si trova di fronte al problema, veramente, in prima persona, tutte le proprie convinzioni possono vacillare.
Ognuno ha la sua esperienza, il suo pensiero, e poi questo pensiero va applicato e quando ci si trova di fronte al problema, veramente, in prima persona, tutte le proprie convinzioni possono vacillare.
Perdonare
e vivere, si abbinano abbastanza queste cose. Nel senso che si convive con la
ferita, ma si dovrebbe guardare avanti, cercando di scegliere la vita nella sua
vitalità, nella sua apertura al futuro.
La
donna tradita, l’amicizia tradita, il senso di tradimento continuo che
accompagna l’uomo, e che muta piano piano il suo rapporto con l’altro: segrete
sono le stanze, tanti sono gli aspetti. E difficilmente si perdona in realtà,
quasi a difesa di quel se stesso che ha patito.
Però
il guardare oltre libera le catene. Forse è il perdono, o forse il rimettersi
nel flusso della vita, lasciando andare ciò che è stato, e che ha fatto
soffrire.
"quasi a difesa di quel se stesso che ha patito"
RispondiEliminabella questa! si sembra proprio il nocciolo della questione, non si riesce a perdonare, veramente, perche' il perdono e' vissuto, incosciamente, come un altro tradimento e questo ci fa sentire stupidi.