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domenica 27 ottobre 2019

Puledro di razza

Terrazza del Vittoriano, Roma (foto ap)
I bagliori della giovinezza, lo sguardo degli anni a venire

di Laura Maria Di Forti

La vita che tu vuoi è una corsa a perdifiato, una discesa negli abissi dell’oceano in cerca di emozioni forti, anche terribili talvolta. Fremi, non hai il senso della misura e non conosci la quiete del silenzio. Sembri una trottola che non si ferma mai, hai dentro di te il movimento incessante del moto perpetuo.
Ti agiti, scalpiti come un cavallo impazzito, sbuffi come una locomotiva e ansimi se non hai tra le avide mani un nuovo traguardo da superare.
Sei impaziente, sei ingordo di adrenalina e corri senza mai voltarti indietro.
Fagociti i tuoi giorni, li divori senza assaporarne i momenti lievi, i dolci sussurri e i tenui colori.
Sei giovane.
È vero, sei giovane e, come un puledro di razza, ti dimeni per emergere e dimostrare le tue capacità.
Ma un giorno, quando sarà troppo tardi ormai, ti accorgerai del cinguettio di un usignolo, del cielo che scolora lentamente disperdendo bagliori di rosa e di viola, scorgerai finalmente gli occhi innocenti di un bambino e il sorriso di un vecchio seduto sull’uscio di casa.
E allora ti volgerai indietro e capirai che esistono cose che non hai mai visto, mai considerato, cose che ti stavano perennemente attorno e che tu hai ignorato, perso com’eri in questa affannosa ricerca della felicità.
Ma la felicità ti è sempre vicina.
Se avessi la pazienza di guardare col cuore e di ascoltare con la generosità dell’anima, allora ti accorgeresti che non occorre andare lontano, correre a perdifiato, ubriacarsi di tutto, che è poi come dire annullarsi completamente.
Guardami. Io sono qui, ti sono accanto da quando sei nato, piccolo esserino morbido e delicato. Io sono sempre qui. Ascolta la saggezza di questo padre che tanto vecchio non è. Sono solo più saggio, perché già ho sbagliato e già ho imparato.
Ascoltami. Ascolta le mie parole e serbale per quando ti sentirai solo e vorrai qualcuno a cui confidare le tue delusioni e i tuoi rammarichi.
In fondo, la vita non è che un ripetersi continuo di vecchie cose, vecchissime situazioni che, come in una giostra, si ripresentano di continuo. Un girotondo infinito.
E quando ti incamminerai nel viale della vita, ricorda che le porte che troverai davanti e che sembrano chiuse ermeticamente a chiave, sono già state aperte infinite volte da chi è arrivato prima di te. E allora devi solamente voltarti e domandare quali porte aprire e quali ignorare per sempre. Io ti sarò accanto e saprò consigliarti.

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