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mercoledì 25 dicembre 2019

Altri pranzi

Nei giorni di festa, ci si riunisce numerosi intorno ad una tavola: un pensiero a chi non ha famiglia e a quanti non lo dimenticano

di Marina Zinzani

“Non esiste modo migliore di gestire la propria vita se non toccare la vita di un altro, con amore e un sorriso”(Og Mandino).
Ci sono addobbi, vetrine sfavillanti, alberi di Natale originali, il pensiero dei regali, il cibo in abbondanza, le tradizioni da rispettare. C’è un Natale in cui ci si ritrova in famiglia, un momento particolare in cui si sottolinea l’importanza di un nucleo.
Ma c’è anche chi la famiglia non ce l’ha più, e la vita si è abbattuta con crudeltà su queste persone. Persone che vivono ai margini, dimenticate, sono invisibili, solo misteriose presenze fra giacigli di coperte sotto i portici di grandi città, con la gente che va di fretta.
Alcuni si sono fermati, hanno rallentato, hanno visto. Alcuni hanno voluto dare un significato particolare a questo Natale. Sono i volontari che servono alle mense dei poveri, che rendono questo Natale diverso per chi vive in difficoltà, e dona loro un pranzo pieno di cose buone, e di tanta umanità.

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