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domenica 16 febbraio 2020

Senza grida

Dolore 1908, di E. Munch
L’esistenza tra inquietudine e fiducia

di Paolo Brondi

L’esistenza segnata dall’inquietudine diventa spesso problema e domanda, coscienza che s’interroga, ripercorrendo la trama del suo essere nel mondo, sospesa tra la scelta del silenzio, rispetto alle parole parlate, per dar voce alla lingua dell’immaginazione, della fantasia, della creatività, e il tornare a nutrire il sentimento di stupore dell’esistere, cui segue la meraviglia, in un cammino aperto e fecondo d’esperienze vive e gratificanti.
Chi lavora facendo ricerche passa attraverso i sentieri del tempo che non raramente frappongono ostacoli, specie se a confronto con la complessità della psiche e dei saperi. Nasce così quel senso di “mancanza” che, in chi si sente fragile, si traduce in mistero, problema che soverchia i propri dati e non è risolvibile perché anzi espone a sottili tormenti e vertigini che, talvolta, trovano la voce del “grido”, quale perfettamente esemplificato dal dipinto di Edward Munch (1863-1944).
In chi, al contrario, si sente energico e sano, anche ciò che non è, che manca, è garanzia di trascendere il dato, la situazione di fatto e condizione di quel sano squilibrio che genera movimento e ritmicità.
Nell’uno e nell’altro caso, si tratta di operare una scelta. Ma altro è avviarsi a costruire il proprio destino traendosi a fatica dal buio delle incertezze, dei dilemmi, delle esitazioni, della solitudine, scorgendo lontano un piccolo raggio di sole; altro è mettersi in marcia in un’alba radiosa di luce, colmando i vuoti della propria esperienza, nella reale comunicazione con il mondo, le persone, una persona!
Nel primo caso, in un contesto di luce poco chiarente, urge l’adattarsi al mondo, il formarsi su esperienze note, su certi ideali, certe ideologie. La motivazione ad agire è spesso frenata da ruminazioni, preoccupazioni, distrazioni, paure. Nel caso opposto, sciolte le ombre e resa piana la via, più facile è l’appropriarsi del mondo, il diventare sé stessi, l’essere con gli altri, insieme con gli altri.

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