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martedì 25 febbraio 2020

Un po' d'ironia

L’ultima arma, l’ironia, per combattere il bullismo. Da grandi diventa mobbing. E le cose peggiorano, se possibile. Servirà a qualcosa?

di Marina Zinzani

“Cara bulla...” Una lettera aperta di una ragazzina di 11 anni, Flavia, alla compagna di scuola che la perseguita. La compagna le lascia dei biglietti sul banco su cui scrive che non vede l’ora di vederla morta, che proverà gioia il giorno del suo funerale, cose così.
Una lettera aperta che Flavia ha scritto su un giornale, e che in poche ore ha fatto molto parlare, è girata come qualcosa di dirompente, di spiazzante. La reazione di una ragazzina che reagisce al bullismo scrivendo una lettera per San Valentino a chi la perseguita. Una lettera piena d’ironia.
La ragazzina è stata poi ricevuta dal prefetto di Cremona, che l’ha elogiata per il suo gesto, in cui il coraggio, l’ironia, la voglia di non soccombere sono diventate armi in grado di sconfiggere la tortura che ha dovuto subire.  Tortura che si è trasformata in propulsione per diventare ancora più forte, senza spegnere la luce che è in lei.
L’arma dell’ironia... Può spegnere il dolore, riparare le lacerazioni della carne e della psiche, far tornare i giorni perduti, la leggerezza, rendere migliore il cielo?
No. Non può.
Può far tornare l’ingenuità, l’incanto di quando si è fanciulli, in cui il mondo degli adulti si intravede, e quel male di cui sono capaci appare appena, da lontano?
No. Non può.
Può  fare recuperare le forze, diventare  ingrediente prezioso per creare un piatto possibile da mangiare tutti i giorni? Un piatto gustoso permeato di gioia di vivere?
No. Non può. L’ironia da sola non ce la fa. Il male spesso è sconcertante, spiazzante, inverosimile.
Però è anche vero che l’ironia è un’arma magica, e la magia può rompere schemi, oltrepassare muri, far lievitare oggetti, confondere le persone, forse distrarre il male.
L’ironia e l’alzare la testa. Ci sono cose sgradevoli. Bisogna provare a guardare da un’altra parte, con armi magiche. Anche scrivere una lettera a un giornale fa parte della magia.

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