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giovedì 18 giugno 2020

Le cose che creano buonumore

Dopo il malumore del risveglio, il sapore del caffè, il bagno schiuma, la maglietta verde sui jeans: la porta che si chiude alle spalle


di Cristina Podestà

Mi sveglio ed è malumore, mi investe una luce che mi infastidisce e comprendo immediatamente di essere di nuovo prigioniera del mondo. 
Dormivo tranquilla e adesso sarà inquietudine fino a tarda sera, è aprire gli occhi su tutti i pensieri e i problemi che offuscano i miei occhi e rendono  affannoso il mio respiro.

Mi alzo dal letto e tutto diventa già diverso. Ad esempio comprendo che la nascita di ogni nuovo giorno porta in sé l’illusione di nuove carte da giocare e di un inizio novello. Ricordo le cose da fare, qualcuna mi pare gradevole. La fragranza del bagno schiuma e del sapone al sale mi inondano di fresco e la sveglia con le sue lancette brillanti mi ricorda gli impegni piacevoli.

Il sapore del caffè, della torta e del miele aumentano il mio buonumore, due chiacchiere al volo, un paio di jeans alla moda e la maglietta verde, non senza vanità. La porta che chiudo alle spalle si tiene il mio iniziale turbamento, ne sancisce l’oblio; non sono più oppressa ma felice di andare con i colori chiari che mi circondano, l’amicizia del sole, ascoltando il cinguettio degli uccelli che, sono certa, stanno dalla mia parte.

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