Dopo il malumore del risveglio, il sapore del caffè, il bagno schiuma, la maglietta verde sui jeans: la porta che si chiude alle spalle
di Cristina Podestà
Mi sveglio ed è malumore, mi investe una luce che mi infastidisce e comprendo
immediatamente di essere di nuovo prigioniera del mondo.
Dormivo tranquilla e
adesso sarà inquietudine fino a tarda sera, è aprire gli occhi su tutti i
pensieri e i problemi che offuscano i miei occhi e rendono affannoso il mio respiro.
Mi alzo dal letto e tutto diventa
già diverso. Ad esempio comprendo che la nascita di ogni nuovo giorno porta in
sé l’illusione di nuove carte da giocare e di un inizio novello. Ricordo le
cose da fare, qualcuna mi pare gradevole. La fragranza del bagno schiuma e del
sapone al sale mi inondano di fresco e la sveglia con le sue lancette brillanti
mi ricorda gli impegni piacevoli.
Il sapore del caffè, della torta e
del miele aumentano il mio buonumore, due chiacchiere al volo, un paio di jeans
alla moda e la maglietta verde, non senza vanità. La porta che chiudo alle
spalle si tiene il mio iniziale turbamento, ne sancisce l’oblio; non sono più
oppressa ma felice di andare con i colori chiari che mi circondano, l’amicizia
del sole, ascoltando il cinguettio degli uccelli che, sono certa, stanno dalla
mia parte.
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