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sabato 21 gennaio 2017

Ore felici ?

(Il terremoto, la neve a valanga: la casa come rifugio perduto, ispirandosi ad un quadro di Felice Casorati, La Ragazza sul tappeto rosso)

 di Marina Zinzani

(Commento di Angelo Perrone)

La libertà di sdraiarsi sopra un tappeto, il proprio piccolo mondo disposto senza ordine, serenità di un pomeriggio in cui il sole entra dalla finestra, vita e cose, ricordi, gusto del cibo appena assaggiato, profumo di fiori, preziosità in piccole scatole colorate, un libro che si anima sulla magia dell’immaginazione. Infanzia ed ore felici, dimenticate.

(ap) Perché questo quadro? Perché ora? La scena ritratta nel quadro la Ragazza sul tappeto rosso (1912) di Felice Casorati si pone in stridente contrasto con le immagini che vediamo ogni giorno sui media: case distrutte dal terremoto, sommerse dalle valanghe di neve; famiglie sofferenti per la mancanza o la precarietà di un’abitazione, persone disperse sotto il ghiaccio e talvolta solo in parte miracolosamente ritrovate come nel caso dell’Hotel Rigopiano in provincia di Pescara.
Il pittore ha ritratto giocattoli, componenti per l’arredamento della casa e la preparazione della tavola, animali domestici, barattoli di ceramica e, in mezzo ad essi, una giovane ragazza, dolcemente sdraiata su un tappeto rosso di allucinante bellezza cromatica a coccolare il suo gatto. Il decoro infinito di fiori, su cui cose e persone sono adagiate, forma un prato artificiale che si distende a perdita d’occhio. Il fraseggio di oggetti di uso quotidiano, privo di mistero e di valore simbolico, forma un ambiente che appartiene nella sua concretezza alla realtà quotidiana, ma appare anche distante dal mondo esterno, quasi sospeso in un’atmosfera di silenzio magico. Uno spazio infinito nei confini ristretti di una stanza, per raccontare la libertà che viaggia oltre i limiti, il godimento della giovinezza nelle piccole cose, così esaltato dall’immaginazione.
Proprio le contrastanti immagini che accompagnano le più recenti cronache sugli eventi disastrosi che si sono verificati nel centro Italia fanno ricordare la preziosità di quel mondo semplice e familiare raffigurato da Casorati, e la sua essenzialità nella vita di ciascuno. Un mondo che non può essere sottratto a nessuno.

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