(Il terremoto, la neve a valanga: la casa come rifugio perduto, ispirandosi ad un quadro di Felice Casorati, La Ragazza sul tappeto rosso)
di Marina Zinzani
di Marina Zinzani
(Commento di
Angelo Perrone)
La
libertà di sdraiarsi sopra un tappeto, il proprio piccolo mondo disposto senza
ordine, serenità di un pomeriggio in cui il sole entra dalla finestra, vita e
cose, ricordi, gusto del cibo appena assaggiato, profumo di fiori, preziosità
in piccole scatole colorate, un libro che si anima sulla magia
dell’immaginazione. Infanzia ed ore felici, dimenticate.
(ap) Perché
questo quadro? Perché ora? La scena ritratta nel quadro la Ragazza sul
tappeto rosso (1912) di Felice Casorati si
pone in stridente contrasto con le immagini che vediamo ogni giorno sui media: case distrutte dal terremoto, sommerse
dalle valanghe di neve; famiglie sofferenti per la mancanza o la precarietà di
un’abitazione, persone disperse sotto il ghiaccio e talvolta solo in parte
miracolosamente ritrovate come nel caso dell’Hotel Rigopiano in provincia di
Pescara.
Il pittore ha
ritratto giocattoli, componenti per l’arredamento della casa e la preparazione della
tavola, animali domestici, barattoli di ceramica e, in mezzo ad essi, una
giovane ragazza, dolcemente sdraiata su un tappeto rosso di allucinante
bellezza cromatica a coccolare il suo gatto. Il decoro infinito di fiori, su
cui cose e persone sono adagiate, forma un prato artificiale che si distende a
perdita d’occhio. Il fraseggio di oggetti di uso quotidiano, privo di mistero e
di valore simbolico, forma un ambiente che appartiene nella sua concretezza alla
realtà quotidiana, ma appare anche distante dal mondo esterno, quasi sospeso in
un’atmosfera di silenzio magico. Uno spazio infinito nei confini ristretti di
una stanza, per raccontare la libertà che viaggia oltre i limiti, il godimento
della giovinezza nelle piccole cose, così esaltato dall’immaginazione.
Proprio le
contrastanti immagini che accompagnano le più recenti cronache sugli eventi disastrosi
che si sono verificati nel centro Italia fanno ricordare la preziosità di quel mondo
semplice e familiare raffigurato da Casorati, e la sua essenzialità nella vita
di ciascuno. Un mondo che non può essere sottratto a nessuno.
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