Pagine

mercoledì 20 marzo 2019

Dialogo sulle cose da fare

Greta Thunberg
I giovani si ribellano e chiedono conto agli adulti della loro inerzia: perché?

di Marina Zinzani

“Ho voglia di fare una passeggiata oggi, c’è il sole, si sente la primavera.”
“Lo so, è bellissimo questo periodo, gli alberi in fiore, si sente voglia di fare, di andare al mare, di stare in mezzo alla natura, prima che arrivi l’estate, e allora le giornate possono diventare un incubo.”
“Alcuni giorni in estate non esco di casa, sembra di non respirare. E pensare che era una cosa così gradevole tanti anni fa, andavamo al mare,  i cocomeri, le pesche, le grigliate,  le chiacchierate con gli amici, non era così caldo come adesso, da avere paura, quasi.”
“E’ il clima che  è cambiato.”
“Sì, ci hanno portato via anche l’estate, il piacere dell’estate, si teme come un incubo ora. E si teme anche la pioggia, non è più quell’acquazzone che la gente corre in casa, si ripara, tuona, e poi torna il sereno, si esce, c’è il profumo dell’erba bagnata, anche l’arcobaleno. Ora se piove si parla di fiumi che straripano, di calamità naturali, si allaga tutto, muore della gente.”
“E’ tremendo che muoia della gente, per il clima. Per il caldo, per il freddo, per la pioggia.”
“Mia nipote ha marciato ieri, per il clima, per sensibilizzare i politici, è partito tutto da Greta, quella ragazza svedese.”
“Mi hanno quasi commosso tutti quei giovani, in tante città. E’ ora che qualcuno si svegli, noi, della nostra generazione, non l’abbiamo fatto. Forse questi ragazzi hanno più coraggio.”
“Dici che non abbiamo avuto coraggio? Come fossimo al pari dei potenti…”
“Tutte le rivoluzioni iniziano dai giovani, anche il ’68 è iniziato così.”
“Speriamo allora, speriamo bene che si faccia qualcosa.”
Mancanza di coraggio,  stare a guardare mentre il pianeta va verso la rovina. No. Non era questa la verità. L’uomo piccolo e l’uomo grande, l’uomo piccolo che subisce le decisioni altrui, che soffre e ne paga il conto. Anche se per risvegliarsi non era tardi.
“Però… se fossi stata giovane sarei scesa anch’io a manifestare… è bello essere giovani, credere che le cose possano cambiare…”

1 commento:

  1. Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino.
    (G. Leopardi - Pensieri, XXI)

    RispondiElimina