Greta Thunberg |
I giovani si ribellano e chiedono conto agli adulti della loro inerzia:
perché?
di
Marina Zinzani
“Ho
voglia di fare una passeggiata oggi, c’è il sole, si sente la primavera.”
“Lo
so, è bellissimo questo periodo, gli alberi in fiore, si sente voglia di fare,
di andare al mare, di stare in mezzo alla natura, prima che arrivi l’estate, e
allora le giornate possono diventare un incubo.”
“Alcuni
giorni in estate non esco di casa, sembra di non respirare. E pensare che era
una cosa così gradevole tanti anni fa, andavamo al mare, i cocomeri, le pesche, le grigliate, le chiacchierate con gli amici, non era così
caldo come adesso, da avere paura, quasi.”
“E’
il clima che è cambiato.”
“Sì,
ci hanno portato via anche l’estate, il piacere dell’estate, si teme come un
incubo ora. E si teme anche la pioggia, non è più quell’acquazzone che la gente
corre in casa, si ripara, tuona, e poi torna il sereno, si esce, c’è il profumo
dell’erba bagnata, anche l’arcobaleno. Ora se piove si parla di fiumi che
straripano, di calamità naturali, si allaga tutto, muore della gente.”
“E’
tremendo che muoia della gente, per il clima. Per il caldo, per il freddo, per
la pioggia.”
“Mia
nipote ha marciato ieri, per il clima, per sensibilizzare i politici, è partito
tutto da Greta, quella ragazza svedese.”
“Mi
hanno quasi commosso tutti quei giovani, in tante città. E’ ora che qualcuno si
svegli, noi, della nostra generazione, non l’abbiamo fatto. Forse questi
ragazzi hanno più coraggio.”
“Dici
che non abbiamo avuto coraggio? Come fossimo al pari dei potenti…”
“Tutte
le rivoluzioni iniziano dai giovani, anche il ’68 è iniziato così.”
“Speriamo
allora, speriamo bene che si faccia qualcosa.”
Mancanza
di coraggio, stare a guardare mentre il
pianeta va verso la rovina. No. Non era questa la verità. L’uomo piccolo e
l’uomo grande, l’uomo piccolo che subisce le decisioni altrui, che soffre e ne
paga il conto. Anche se per risvegliarsi non era tardi.
“Però…
se fossi stata giovane sarei scesa anch’io a manifestare… è bello essere
giovani, credere che le cose possano cambiare…”
Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino.
RispondiElimina(G. Leopardi - Pensieri, XXI)