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mercoledì 16 ottobre 2019

L'arte preziosa della lettura

Si legge meno e superficialmente, i giovani mostrano difficoltà ad avvicinarsi al libro: l’importanza della passione e della fantasia

di Cristina Podestà
(Commento a Il tempo per leggere, PL, 10/10/19)

Riflettere sulla lettura è una vera e propria terapia contro l'abbrutimento dello spirito e della cultura in genere: non è che si legga soltanto poco da parte dei più, il problema è, soprattutto, che cosa si legge. C’è interesse per libri che trattano la vita dei cosiddetti influencer, oppure "opere" di gente che, improvvisamente, si dichiara scrittore.
La lettura è praticata molto poco, sempre meno e per lo più da gente avanti con l'età. Seppur sollecitati, i giovani non si avvicinano con gioia alla scoperta del libro.
Manca in effetti proprio lo stupore che l’esperienza di leggere dovrebbe stimolare; la fantasia non viene esercitata poiché tutto è a portata di mano e loro sono superficialmente appagati dalla certezza dell'essere, come ben l'articolo suggerisce. 
Spesso nel mio lavoro mi sono sentita chiedere se tutti i testi degli autori antichi che proponevo fossero utili al giorno d'oggi! Per fortuna, quasi sempre, pazientemente sono riuscita a far cambiare idea a chi aveva formulato un pensiero oggi cosi comune... ma quanta fatica!
Un nemico molto arduo da combattere è non solo l'ignoranza sempre più diffusa, quanto la vera e propria anestesia dell'anima che non vuol saperne di scrollarsi di dosso questa abulia e di sforzarsi per trovare nuovi scopi e nuovi interessi, attraverso una riscoperta dei valori profondi che si possono suggerire facilmente da una buona lettura.

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