Con la mascherina, obbligatoria per Covid-19, tutto cambia: non siamo più quelli di primi
di Laura Maria Di Forti
Portarla è imperativo, come il punto che, in
grammatica, sancisce un pensiero che sbalordisce. Ed infatti la mascherina ci
sorprende, o meglio ci colpisce, ci sconvolge e ci stravolge. Siamo tutti senza
fiato, ansimiamo se facciamo un passo in salita, sbaviamo come neonati senza
bavaglino o come il bovaro bernese e il bulldog. Insomma, camminare con questa
museruola ci fa sentire persino dei malviventi che stanno rapinando una banca.
Colorate son colorate, alcune a fiori, altre a
righine, specialmente i bambini impazzano per quelle con le farfalline o le
coccinelle, ma sono pur sempre dei bavagli che ci fanno sudare, portano caldo e
fanno il respiro corto. E poi alle donne coprono le labbra, rosse come fichi
maturi e sensuali come un bacio appassionato.
In definitiva, con la museruola sembriamo tutti
come quei disegni appena abbozzati: occhi a posto, ma naso e bocca ancora da
farsi. Insomma sembriamo degli schizzi a matita. Speriamo che, prima o poi, ci
venga consentito di ritornare come prima e, da schizzi, riapparire finiti e
completati.
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