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lunedì 15 febbraio 2016

Budelli, l'isola contesa


(ap) Michael Harte, il magnate neozelandese, non realizzerà i suoi progetti nell’isola di Budelli, la perla dell’arcipelago de La Maddalena, con la sua celeberrima spiaggia rosa. Rinuncia a perfezionare l’acquisto di quel luogo magico, che aveva acquisito all’asta due anni fa, per meno di 3 milioni. Avrebbe voluto farne “un museo a cielo aperto”, assicurava. Un’attrazione naturalistica aperta ai visitatori. Con un ingresso, un’area di accesso, dei camminamenti, un sistema di attracco per le barche. Persino un centro per la ricerca scientifica, con biologi ed esperti marini.
Ma non è riuscito a dissipare il timore che dietro le sue immaginazioni vi fosse un intento speculativo per la costruzione di alberghi di lusso, destinati al jet set internazionale, e che intendesse realizzare un’oasi eccellente per vacanzieri facoltosi. Forse doveva spiegarsi meglio, o qualcuno doveva rivolgergli domande diverse.
Le idee di riqualificazione, valorizzazione e conservazione dell’isola, sottoposta a vincoli assoluti di inedificabilità e intangibilità,  riserva integrale, dovranno trovare altri percorsi, coinvolgendo e persuadendo pubblico e privato in progetti rispettosi delle sue caratteristiche storiche e naturali.
L’unico fabbricato rimarrà ancora la piccola casetta del guardiano, solitario abitante dell’isola insieme a gabbiani reali, passere sarde e cormorani, con la sua scialuppa, ormeggiata tra scarpate granitiche e distese di sabbia finissima.

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