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lunedì 30 luglio 2018

Meghan Markle: essere sciolti

Foto Corriere.it
Meghan Markle e la corona britannica: una faccenda delicata, il confine tra stile e conformismo

di Marina Zinzani

In pubblico i reali inglesi non devono lasciarsi andare a manifestazioni di affetto fra di loro. Non devono stringersi la mano, e nemmeno baciarsi. La regola l’ha rotta Meghan Markle con il principe Harry, durante l’assegnazione di un premio ad un torneo di polo.

Tacere

Nessuno era al corrente della malattia di Sergio Marchionne. Spesso le cronache riferiscono vicende molto personali dei protagonisti. Le ragioni per non rivelare qualcosa possono essere davvero tante

di Marina Zinzani

Si tace, perché un momento dopo aver parlato ogni cosa cambia. Si tace per scelta, per necessità. Si tace una malattia, un segreto.
Il tacere è strada di solitudine, ma anche un tentativo di mantenere le cose come stanno.

sabato 28 luglio 2018

Casaleggio e i 5Stelle: il mito della democrazia diretta

150° Anniversario dell'Unità d'Italia, Concerto di R. Muti, 2011
La profezia sulla fine del parlamento, sostituito dai meccanismi salvifici della Rete, è alimentata dalla grave crisi delle rappresentanze nei regimi statali moderni, ma ripropone il mito di esperienze già sperimentate con effetti devastanti. La democrazia liberale non ammette scorciatoie facili, ed è intrinsecamente ascolto, dibattito, confronto. Ha bisogno di luoghi e strumenti di composizione dei conflitti e di elaborazione delle soluzioni

(ap *) È realistica la profezia di Davide Casaleggio sulla fine del parlamento, lo strumento cardine della democrazia nei regimi liberali moderni? Reazioni molto vivaci hanno accolto l’idea che in futuro la struttura parlamentare non sia più necessaria, sostituita dagli strumenti di democrazia diretta che la mitica “rete” è in grado di offrire. Consultazioni on line, rapide interlocuzioni, decisioni immediate. Risultato: efficienza, velocità e soprattutto corrispondenza piena tra volontà popolare e decisioni, nessuna deviazione di percorso, nessun tradimento degli interessi della gente.

Bianco e nero

I palpiti di un tempo nelle vecchie foto

di Paolo Brondi

Quel suo lieve sorriso
sfiora il mio sguardo
in memoria richiamando
vecchie foto
in bianco e nero
assopite nel tempo
della prima giovinezza
con tratti sbiaditi
da ricalcare, risvegliare

Felicità senza limiti

Ernest Hemingway
Hemingway: la Parigi degli anni ’20 e quel mondo di libertà

di Marina Zinzani

“Quando giungeva la primavera, anche la falsa primavera, non restava che da risolvere il problema del posto in cui sentirsi più felici. L’unica cosa che poteva rovinare una giornata era la gente e se riuscivi a evitare di prendere impegni, non c’era giorno che avesse limiti. Era sempre la gente a limitare la felicità, tolti i pochissimi buoni proprio come la primavera.” (Ernest Hemingway, “Festa mobile”).

Roma irreale

Cortile di Palazzo Spada, Roma (foto ap)
Il ricordo della città, e il contrasto con il proprio mondo

di Maria Cristina Capitoni

Nei sogni ricordati
Ed in quelli ad occhi aperti
Roma incantata com’era
Cornice ai miei passi incerti
Pareva irreale anche allora
Un feroce contrasto
Ad un mondo di incuria.

venerdì 27 luglio 2018

Viola

Wisteria tunnel, Kawachi Fuji Garden, WisteriaGiappone
Spesso legato alle disavventure o alle penitenze, il colore che reca il fascino dell’altrove

di Marina Zinzani

Le mille vie per la spiritualità. La rarefazione dell’aria, della personalità, il contatto con qualcosa di più elevato.
Il settimo chakra è rappresentato dal colore viola, chakra legato all’introspezione, al contatto con il divino.

lunedì 23 luglio 2018

Bianco

In un colore, il senso di pace, e di inconfondibile purezza

di Marina Zinzani

Il vestito bianco della sposa. Giorni da riempire, in una nuova vita in due. Le pagine bianche dello scrittore, parole che devono posarsi per raccontare storie, emozioni.

Il ricordo di un maestro

(foto La Repubblica)
La scuola, gli studi. L’incontro con figure che hanno segnato il nostro percorso di vita

di Paolo Brondi

Quando un amico di studi mi comunicò, ormai tanti anni fa, la scomparsa del nostro maestro, il prof. Arturo Massolo (Palermo 1909 - Pisa 1966), rimasi costernato, e tuttora provo quel sentimento,  perché di colpo colsi il senso della frattura fra due mondi, due tempi: quello in cui il professore viveva e l’oggi, quello della fragilità della vita e la morte.

domenica 22 luglio 2018

Nero

Immagine del tempo, di E. Vedova
Il colore dell’oscurità, che nasconde la luce

di Marina Zinzani

Il nero si accompagna ad immagini tristi, almeno nella memoria. Un lutto, persone vestite di nero. Il nero e l’assenza di sole, la depressione e le forze che vengono meno, come una pianta che non riceve luce, in casa succede e piano piano appassisce, così anche l’animo si spegne, si contrae.
Il nero è anche eleganza, qualsiasi donna lo sa che basta un vestito nero e un foulard colorato  per essere gradevoli, in un’eleganza misurata ma di effetto.
Eleganza e chiusura: due cose che si scontrano, che poco hanno in comune, ma che si concentrano in questo colore, eleganza negli oggetti, negli ambienti, chiusura in se stessi.
Il nero nei pensieri, che non permette di vedere i raggi del sole di una giornata: il buio di un ambiente, di una personalità. Alzando gli occhi verso la finestra si intravede un po’ di luce.

sabato 21 luglio 2018

Bach e Scheibe: conflitti in musica

Il diverso modo di intendere il rapporto tra arte e natura: il significato della modernità in due grandi musicisti

di Paolo Brondi

Negli anni in cui Johann Sebastian Bach (1685-1750), raggiungeva l’apice della sua attività artistica e professionale, si addensarono amarezze nella sua vita quotidiana e una profonda crisi nella visione dell’arte. Gravoso fu per lui il momento in cui la contestazione dei tempi nuovi venne ad assalirlo, soprattutto a causa di un suo ex allievo, Johann Scheibe, nato a Lipsia nel 1708, interprete appassionato di una concezione della musica del tutto antitetica a quella del maestro.

venerdì 20 luglio 2018

Vivere un po' sconnessi da Internet

La iperconnessione asseconda il bisogno di controllo sulle cose e alimenta l’illusione che tutto, sentimenti e informazioni utili, sia davvero a portata di mano. Ma genera ansia e dipendenza. Perché non pensare ad una «disconnessione felice» scoprendo il gusto di una maggiore libertà?

(ap *) Ci svegliamo e come prima cosa controlliamo messaggi, mail, notifiche. Perché non siamo nemmeno andati a letto senza di lui, lo smartphone, lasciato con cura sul comodino accanto alle altre cose personali. Durante la giornata, secondo le statistiche, almeno 150-200 volte lo prendiamo in mano. Spesso senza ragione, nessuno ci ha chiamato, non abbiamo bisogno di nulla.

Blu

Le coq rouge, di M. Chagall
Il colore che più rappresenta l’idea del cielo, e del volo

di Marina Zinzani

Nelle sere d’estate s’insinua un pensiero, si guarda al cielo, alle stelle luminose, e il blu ci appare avvolgente, una coperta nel fresco serale.
Il divenire di ogni cosa passa dal blu: è blu il cielo di notte, poi la mattina diventa azzurro, è blu il mare.

giovedì 19 luglio 2018

Illusioni al tramonto

di Paolo Brondi

Frasi perdute ma non sole
Corteggiate per creare
Storie fiabesche e vere
Ove cadono i confini
Del presente che non muore
Finché le albe inseguono
I tramonti

Rosso

Armonia in rosso, di H. Matisse
Sentimenti forti, sensazioni di pienezza e appagamento: basta un colore

di Marina Zinzani

Il rosso che accende gli animi, il fuoco che divampa e brucia, brucia la passione, bruciano le relazioni, rabbia e collera, amore viscerale, il rosso muove, si impossessa di vite e riempie vuoti, è vitale, è anche violento.

mercoledì 18 luglio 2018

Libera, di nuovo

L’agguato improvviso, il silenzio per sopravvivere

di Maria Cristina Capitoni

Non far capire
Che ha fatto centro
Trattieni il respiro
Soffoca dentro
Dissimula lo sguardo
E cerca aiuto

Verde

Campo di papaveri, di G. Klimt
Il colore che più ci avvicina alla natura, regalandoci un senso di armonia

di Marina Zinzani

Quello che viene dalla terra, l’erba sotto i piedi, lo stelo del fiore raccolto, le foglie di una siepe, alberi, alberi, quanti tipi di verde hanno gli alberi, scuro, chiaro, è verde un prato, un paesaggio che si ammira, acquieta, chissà perché acquieta, la terra, parla la terra.

martedì 17 luglio 2018

Ali di farfalla

Francis Scott Fitzgerald nel 1921
Hemingway e Scott Fitzgerald: il male di vivere nella società americana del ‘900

di Marina Zinzani


«Il suo talento era naturale come il disegno tracciato dalla polvere sulle ali di una farfalla. In un primo tempo non lo capì più di quanto non lo capisca la farfalla, ed egli non se ne accorse neppure quando il disegno fu guastato o cancellato. Più tardi si rese conto delle sue ali danneggiate e comprese com’erano fatte e imparò a riflettere e non riuscì più a volare perché era scomparso l’amore per il volo e poté solo ricordarsi di quando volare non gli era costato il minimo sforzo».

lunedì 16 luglio 2018

Il sapore de' noantri

Fregene. Il fascino che l’ha resa famosa? Un’idea di luogo separato dal mondo anche se vicinissimo a Roma. Un’immagine “californiana”, ma più casalinga e più umana di quella originale.

(ap *) Se ogni capitale pur lontana dal mare ha la sua spiaggia, Roma ha Fregene. La grande città cerca di ritagliarsi uno spazio sulla spiaggia e questo diviene alla fine immagine di sé.
Un angolo della sua esistenza e del suo modo di essere, una proiezione del suo stile e della sua consistenza più intima, tra desiderio di modernità, ricerca di un prolungamento del proprio territorio oltre i limiti materiali, sconfinamento esistenziale al di là degli angusti margini del frustrante ritmo della metropoli.

Il tempo delle comparse

Idee politiche diverse, il comune sogno di un’Italia più giusta

di Maria Cristina Capitoni
(Commento a Oltre questa notte, PL, 14/7/18)

"Trasportato in albergo, Berlinguer entra in coma. Muore alle 12,45. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini mette a disposizione l’aereo presidenziale per il trasporto della salma: “Lo porto via come un amico fraterno, come un figlio, come un compagno di lotta”. 

Arancione

Natura morta con tenda e brocca a fiori, di P. Cézanne
I colori, un segnale dello stato d’animo

di Marina Zinzani

Aurora. Tramonto. Un’arancia. Il melone in estate. Tono fra il giallo e il rosso, rassicurante, gioioso, l’arancione dà un tocco vivace ad un ambiente, al volto di una persona, sembra raccogliere un’essenza di vigore ed equilibrio, di quiete e rassicurazione.

sabato 14 luglio 2018

La rosa che non colsi

Il caso fa incontrare di nuovo: non è mai come una volta

di Cristina Podestà
(Commento a Il profumo che rimane, PL, 6/7/18)

Accadimento accidentale, casualità fortuita. Questo il caso. Ma quando ormai non si sono colti i momenti giusti e, anche se il caso ci si rimette in mezzo, non si può recuperare. Forse Anna avrebbe scelto un futuro con Giulio che, ancora poco perspicace nel cogliere i segnali, si è lasciato sfuggire una occasione che sarebbe sicuramente stata positiva per entrambi.

Oltre questa notte

Il momento difficile che stiamo vivendo

di Marina Zinzani

Questa notte confonde
impaurisce
tunnel misterioso
perdita di volti.
Si anela alla rarefazione
di un paesaggio giapponese
all’armonia di alberi in fiore
un delicato ventaglio
e sfumature di luce:

venerdì 13 luglio 2018

Giallo

I girasoli, di V. Van Gogh
I colori: nell’arte, nella natura, persino nella terapia

di Marina Zinzani

Le spighe di grano, la lucentezza di un limone tagliato, i post-it gialli per ricordare, la luce di una lampadina, una matita gialla, girasoli.
Il giallo suggerisce luce, energia, vivacità. E’ come una bevanda che nutre, che dà vigore, bevanda che appare troppo poco sulle nostre tavole, in cui colori opachi spesso predominano.

giovedì 12 luglio 2018

Danza magica

Muoversi tra le note, per prendere quota

di Maria Cristina Capitoni

Come armonia 
Che balza di frase in frase
Poggiando la nota
Quel poco che basta
Per prendere quota
Così in un istante
Mutai la frequenza
E fu danza di nuovo
.

mercoledì 11 luglio 2018

Gli amori che svaniscono

di Marina Zinzani

Chiudere la porta, le tapparelle abbassate per non fare entrare il sole: il buio ora, su ricordi, stanze allegre, persone innamorate.
Le stanze buie sono piene di fantasmi, identità trasformate dal tempo, che non hanno più saputo parlarsi.

Polline

Brillare, dall’interno dell’animo

di Lorenzo Mullon

Un'ape impollina i fiori
la sento farsi strada nella carne
come se il prato si stesse allargando tra le ossa
le radici affondate nel cuore
un sole che brilla dall'interno

martedì 10 luglio 2018

Da qualche parte

Parigi, la “festa mobile” di Ernest Hemingway

di Marina Zinzani

Si cerca una città, è da qualche parte, è Parigi forse, un tempo passato o anche presente, si cerca una strada, in una giornata uggiosa, la pioggia è caduta, pozzanghere, aria fresca sul viso, si entra in un caffè e si ordina qualcosa, si guarda dalla finestra seduti ad un tavolino che dà sulla strada, il vetro non divide il mondo di fuori, è tutt’uno, noi e la strada, noi e la città, noi e il tempo, in un luogo, da qualche parte, ove si possa essere per un momento felici.

domenica 8 luglio 2018

Tenebre

di Paolo Brondi

La sola cosa nota
Con buona certezza
È che i giorni a venire
Colorati di  stesso colore
Di tenebra s’addensano
E vano è cercare
Su questo lembo di terra
D’infrangere l’odio
Che affossa la vita

Ricordi

Memorie come granelli di vita

di Marina Zinzani

La fotografia di un momento, la pace rarefatta in un luogo, l’armonia magica con una persona, la leggerezza del corpo e della mente. Simili a granelli, i ricordi tornano ogni tanto, come avessero parole per dire che in quei momenti, in quei luoghi, si è vissuto davvero.

Giù la maschera

Luigi Pirandello, la ricerca dell’identità

di Marina Zinzani

Si cerca di essere altro, così spesso, si rivendica il personaggio segreto che abbiamo dentro, mentre l’osservatore distratto parla, giudica, stabilisce ciò che è il nostro volto. Dramma trattato tante volte da Luigi Pirandello, ci si riconosce nei suoi temi. Togliere le maschere fa male, tenerle anche.

sabato 7 luglio 2018

Senza sapere

Ciò che ciascuno non ha fatto in tempo a vedere

di Marina Zinzani

C’è un racconto di Ernest Hemingway, “La capitale del mondo”, che rappresenta così bene la fugacità della vita. Narra di un ragazzo, Paco, che inscena a Madrid una corrida nella pensione dove lavora come cameriere, lui è il torero, un altro impersona il toro con una sedia e due coltelli. Che Paco non riuscirà a scansare.

Rifugi nascosti

La ricerca di angoli dove il tempo è sospeso

di Paolo Brondi

Sotto la quercia
rami secchi
poche le foglie
molti gli alberi
pochi gli amici
molte le memorie
poco l’affetto
grande l’amore

venerdì 6 luglio 2018

Il profumo che rimane

Incontrarsi di nuovo, per caso

di Paolo Brondi

Partì di buon’ora, nel mattino successivo. Il sole stava spuntando e la temperatura era assai fredda, ma il riscaldamento nella macchina non ne faceva sentire l’effetto. Il traffico era abbastanza scorrevole e alle 9,30 aveva già raggiunto l’autogrill Cantagallo ove fece una sosta. C’era ressa al banco del bar ed a fatica riuscì a trovare spazio per ordinare il caffè e gustarne il sapore.

Lievi tracce

Il dolore nei confronti di chi non c’è più

di Maria Cristina Capitoni

Quando la morte invecchia
Non fa rumore
Quasi la partenza
Di chi si è trattenuto a lungo
Fosse naturale
E il dolore
Sparso in lievi tracce
Facili da cancellare.

mercoledì 4 luglio 2018

Il sacchetto degli adesivi

Esperienze di vita nella scuola: il valore della collaborazione e dell’onestà

di Catia Bianchi

Questo episodio lo ricordo ancora, benché siano trascorsi molti anni, ero in prima elementare.
Ai miei tempi di bambina andava di moda fare raccolta di adesivi e portarli a scuola per scambiarseli, così come le figurine Panini.

E' l'alba

La trepidazione dei genitori, nelle ore della notte

di Marina Zinzani

E’ tardi. E’ l’alba. “Torna sempre a quest’ora, non preoccuparti”, mi dice suo padre. Ma io non riesco a prendere sonno. Quattro e mezza, cinque meno un quarto. E’ andata a ballare, come ogni sabato. Gli orari sono questi. Si inizia a mezzanotte, a ballare. Poi si mettono in macchina che sono mezzi addormentati.

Tempi di mezzo

Allontanarsi, ma non poi così tanto

di Maria Cristina Capitoni

È stato un attimo sai?
Avevo sedici anni e il petto in gola
Erano i tempi di mezzo
Quelli della scuola
Un mondo intero in testa
Ma mai una parola

Una tragedia dimenticata

Milano, operaie nella trappola del fuoco, 100 anni fa. Hemingway volontario della Croce Rossa

di Marina Zinzani

Uno dei più significativi incontri con la morte di Ernest Hemingway avvenne in Italia il 7 giugno 1918, a Castellazzo di Bollate. Era esplosa una fabbrica di munizioni e le vittime, 59, erano per la maggior parte donne.