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mercoledì 31 gennaio 2024

Andrà tutto bene

di Marina Zinzani

Ci vorrebbe qualcuno che la mattina ci dica “andrà tutto bene, vedrai”. Qualcuno che ci insegni la leggerezza, nell’affrontare il nostro giorno. O che ci insegni la magia, per trasformare le cose negative in positive, per trasformare i brutti pensieri in uno sguardo altrove, non curandoci più di chi non ci ama, o è ostile, o chissà cosa.

martedì 30 gennaio 2024

Impallidire

di Cristina Podestà

Felicemente accanto e innamorati ieri, oggi non più. Il tempo ha lasciato scolorire la parte più bella ed è rimasta una foto sbiadita. 
La guardo e non sento più l’ansia di allora; la guardi, io credo, e va bene la nostra lontananza. 
Siamo ora così. Stranamente lontani, stupendamente vicini in un attimo perso nel tempo, ricordo di un momento gioioso di prima che non si è mai realizzato in un poi. 

Chi sei?

di Marina Zinzani

Chi sei ora che non sei più giovane, così si dice, ora che qualche squilibrio ormonale, forse, cambia il tuo modo di vedere le cose? Facile dare la colpa agli ormoni. Alla menopausa, a quella cosa lì.

lunedì 29 gennaio 2024

Due, uno

di Marina Zinzani

L’identità è qualcosa di etereo. Cosa si è veramente? In una storia d’amore l’identità è spesso una simbiosi, un’unione di pensieri, di idee, una condivisione armonica. Due che diventa uno. 
Ma quella strada percorsa assieme può anche offuscare la propria identità, è possibile perdersi, se si incontra un amore malato. L’identità barattata per un po’ di affetto.

domenica 28 gennaio 2024

La serie turca "Ambizione"

di Marina Zinzani

C’è una serie su Netflix che sembra tremendamente attuale. È una serie turca, si chiama “Ambizione”. 
Una ragazza, Asli, idolatra la presentatrice di un’emittente televisiva, Lale Kiran, una vera celebrità. Con mezzi poco ortodossi riuscirà ad ottenere uno stage nell’emittente e ad affiancarla, diventando la sua ombra.

Incantesimo

di Maria Cristina Capitoni

Ecco cos’è successo 
probabilmente 
tutti prima o poi 
sopraffatti dal dolore 
han ceduto alle lusinghe 
della mente
che li chiamava lontano da quel sacrificio 
promettendo modi e mondi alternativi 
all’unica maniera d’esser vivi
tutti tranne noi

sabato 27 gennaio 2024

La lezione della memoria

(Angelo Perrone) Il giorno della memoria, 27 gennaio, è dedicato alla più grave tragedia della storia umana, la persecuzione degli ebrei da parte del regime nazista. L’olocausto, detto anche Shoah in ebraico, è stata la deportazione ed uccisione di massa degli ebrei in tutta l’Europa conquistata dai tedeschi, tra il 1933 e il 1945.
Istituita dall’Onu solo nel 2005, la data ricorda il giorno del 1945 in cui le truppe dell’Armata rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz.
In Italia è doveroso ricordare, con le tante vittime dell’Olocausto, anche quelle, appunto italiane, di un’altra vergogna, le leggi razziali di Mussolini.
Oltre alle cose, ai fatti e alle parole, due immagini rimangono stampate nella memoria, a monito e ricordo di quell’orrore. 
La prima raffigura l’ingresso al campo di Auschwitz, dove i nazisti avevano scolpito una scritta vergognosa, “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi), un motto ricorrente in molti lager, e dove in tanti trovarono, innocenti, la morte.
La seconda, dolce e piena di fiducia nella vita, è quella – indimenticabile – di Anna Frank, la bambina vivace, e sempre allegra nonostante la segregazione, che sognava solo di diventare adulta ed essere una scrittrice. Affidò alle pagine di un diario, le sue sensazioni, le idee che l’attraversavano in quei momenti.
Scrisse, fiduciosa ed ingenua, all’inizio del suo Diario il 12 giugno 1942: «Spero di poterti affidare tutto come non ho mai potuto farlo a nessuno e spero che mi sarai di grande supporto».
Sogni infranti, per lei e tanti altri, dalle avversità della Storia, che (incredibile) non hanno smesso di scuotere il destino dell’umanità ai tempi d’oggi.

Quale ricchezza

di Marina Zinzani

È ricco chi sa trovare la parola giusta, chi si ferma a cogliere il disagio di qualcuno, chi non dice banalità di fronte ad un dolore, chi sa leggere fra le righe e restare in silenzio se occorre.

venerdì 26 gennaio 2024

Sotto la pioggia

di Cristina Podestà

Il vento che passa sopra i vestiti leggeri, sembra addolcire l’aspro sapore che lei sente in bocca. Non si ricorda cosa sia successo, non lo sa. È triste, la pioggia che comincia a cadere le fa piacere, perché si sente sporca e così l’acqua la laverà. 
Cosa è successo? Si sente insoddisfatta ma non ha memoria del perché. Un ragazzo titubante si avvicina. “Signora, ha bisogno di qualcosa?”. “Non so” è la risposta che riceve.

giovedì 25 gennaio 2024

Foglie cadute da un albero

di Marina Zinzani

Si ferisce sempre chi si ama. Lo fa un bambino alla sua prima bugia, lo fa un ragazzo quando nasconde qualcosa che non piacerà in famiglia, lo fa l’uomo che non è più innamorato e non sa trovare le parole adatte.

mercoledì 24 gennaio 2024

Ricostruirsi

di Marina Zinzani

Ricominciare da prima, quando tutto era ancora intero e l’illusione era lontana, aveva le sembianze di un amore piovuto dal cielo, regalo in un momento fortunato.

martedì 23 gennaio 2024

Tracce dell'anima

di Maria Cristina Capitoni

Questo è il momento migliore 
il sonno abbandona la mente 
risplende la luce del cuore 
bagliori leggeri che
non lasciano traccia
ma cullano il sogno dell’anima
senza svegliarla.

lunedì 22 gennaio 2024

Sentirsi smarriti

di Cristina Podestà

Ti sposti verso oriente, fermo immagine di te. La luce ferisce le pupille dunque abbasso lo sguardo e, appena lo alzo, già non ci sei più. Ha l’apparenza di una fuga, di un allontanamento. Ma non lo è. 
Sono io che sento la tua mancanza così forte e le ore da te lontana, mi bruciano la pelle. Mi volto e torno da dove sono arrivata, guardando in giro in cerca di volti amici. Silenzio. La fredda giornata non aiuta a trovare soluzione.

domenica 21 gennaio 2024

Il mondo s'illumina

di Marina Zinzani

Cercare l’amore fra tanti volti, amore o amicizia o un po’ di calore, umanità, empatia. La folla disperde, è fredda, il paesaggio può essere gelido, o arido.

sabato 20 gennaio 2024

Essere bravi

di Marina Zinzani

Si comincia da piccoli, si continua a scuola, e poi ovunque, sul lavoro, con gli amici, forse in amore: si cerca di essere al meglio. Fragilità e incertezze si lasciano nell’angolo, il volto che si offre agli altri deve portare positività.

venerdì 19 gennaio 2024

Nostalgia di imperfezioni

di Cristina Podestà

D’improvviso scopro che ogni cosa sta andando al suo posto, tutto è pronto e quasi sistemato. Tutto in colonna che funziona, la precisione fa da padrona. 
Così ho chiesto al tempo di fermarsi un attimo e di tornare indietro, di farmi respirare la polvere dei miei ritorni, di mettermi in bocca parole già usate, di concedermi dei momenti da rivivere, di termini da cancellare. Perché tutta questa esattezza mi inquieta e fa paura.

giovedì 18 gennaio 2024

Chiara Ferragni, l'informazione degli influencer

Speculare sulla fiducia dei cittadini


(Angelo Perrone) La vicenda di Chiara Ferragni ha implicazioni oltre la persona e la sorte dell’attività imprenditoriale. È emerso un punto critico del mondo nel quale si muovono, hanno successo e guadagnano in tanti, influencer, sponsor, imprese. Ora sono più chiare questioni come la reputazione commerciale e la correttezza dell’informazione. 
Il fatto in sé ha suscitato interesse. Un grande business è investito da una tempesta mediatica e giudiziaria per effetto di una campagna dai contenuti non trasparenti o ingannevoli. Sembrava che il (maggior) ricavato delle vendite per prodotti a costi più alti di quelli analoghi sul mercato fosse destinato ad opere di beneficienza (a favore di ospedali e altre istituzioni analoghe).

Nero

di Marina Zinzani

Quel nero che si cerca di evitare, presente nei giorni, da sempre, dipende dalla quantità, a volte è solo una punta di nero che si sconfigge girando la testa dall’altra parte, a volte è come una nube minacciosa, prima grigia, poi più scura, si teme un temporale.

mercoledì 17 gennaio 2024

Il domani, l'amore

di Marina Zinzani

Quando si torna a casa col sorriso, andrà bene questa volta, è la persona giusta. Quando si presenta la persona amata in famiglia, piacerà, è la persona giusta. Quando si pensa al matrimonio, o a convivere, è arrivato il momento, è la persona giusta.

martedì 16 gennaio 2024

Un gioco perdente

di Marina Zinzani

Si consegna il cuore all'altro, quando si entra in una storia d'amore. Si naviga in una rotta nuova, si prevede di trovare un'isola in cui piante e fiori, alberi e frutti riempiranno la vita di splendore.

lunedì 15 gennaio 2024

Donna in riva al fiume, invadere

di Marina Zinzani

Nel passato c’erano gli invasori, era necessario difendersi con l’uso delle armi, proteggere la propria terra, la propria casa. L’invasione è un tema ricorrente nella storia, ma è sempre attuale, bisogna comprendere le diverse sfumature di questa parola. 
Il proprio mondo è continuamente invaso, in fondo. È invaso dalle persone che frequentiamo, a scuola, negli ambienti di lavoro, nei rapporti umani in generale.

domenica 14 gennaio 2024

Rimane il freddo

di Maria Cristina Capitoni

Dare una voce
a tutta questa gente
diventa insostenibile
la mente non sta dietro 
a tutte le esigenze 
il giorno sovrappone 
volti e modi d’essere
senza avvertimento 
ed io nel mezzo
sento solo freddo.

sabato 13 gennaio 2024

Donna in riva al fiume, le occasioni colte

di Marina Zinzani

Perché si dice che il treno passa solo una volta e bisogna salirci. Perché si dice che il momento è adesso, che quello che è passato non torna più e se quella cosa non l’hai fatta resta il rimpianto o il rimorso.
Perché vivere una vita di paure e preconcetti non porta a niente di buono, ci si arrende già all’inizio. 
Si sono sentiti spesso questi discorsi, sulle occasioni perdute. Su quell’incontro che poteva essere positivo, portatore di una storia d’amore.

venerdì 12 gennaio 2024

Come foglie

di Maria Cristina Capitoni

Cadrà tutto d’un fiato 
rimarrà solo l’intervallo 
e i passi incerti del tuo vuoto 
tra uno stato e l’altro 
sarà tardi per dire che hai capito 
dovrai solo alzarti   
e non guardare indietro.

mercoledì 10 gennaio 2024

Donna in riva al fiume, una nuova vita

di Marina Zinzani

Nuova vita, una nuova vita che inizia il primo dell’anno ad esempio, con buoni propositi, o dopo un evento traumatico, o quando si tocca il fondo, o quando si apre una porta particolare, dell’amore magari.
La nuova vita arriva dopo una pagina che si gira, quando non si riconoscono più le pagine precedenti, quando queste non emozionano più, e i giorni scorrono lenti e stanchi. Poi, tutto può cambiare. Può evolvere, migliorare.

martedì 9 gennaio 2024

Giorno

di Maria Cristina Capitoni

So che sopra
c’è il giorno
ma la coltre di nuvole ispessisce il buio intorno 
non ho paura 
penso solo che sia l’ora
ti chiamo perché tu non perda tempo 
osservo in fretta il cielo 
quasi completamente coperto
l’ultimo lembo di azzurro 
sembra mare aperto.

martedì 2 gennaio 2024

Donna in riva al fiume, inserire

di Marina Zinzani

La delicatezza di un gesto è cosa rara, perduta quasi, sembra una piuma che vola nell’aria e scivola accanto, un sussurro da lontano, un lenimento ad un giorno grigio. Quel gesto, inaspettato, è un inserire. Inserire qualcosa.
L’acqua scorre e Setsuko in riva al fiume ripercorre le tante possibilità benefiche che può avere questa parola, inserire. Inserire una telefonata in più ad una persona sola.

lunedì 1 gennaio 2024

Oltre il buio

di Maria Cristina Capitoni

Seppure riflesso
d’un segno sbagliato 
fu l’unico gesto 
in quel buio assiepato 
di ombre 
un invito leggero e costante 
vestito di note e parole 
una stanza del cuore 
dove perdere il tempo.