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giovedì 31 gennaio 2019

Alberi

A Lucca (foto ap)
L’immagine degli alberi evoca storie ed esperienze

di Marina Zinzani

Ci sono tanti tipi di alberi. Alcuni sembrano fuscelli che crescono lievi, il vento e la pioggia sembrano abbatterli, piegarli. Qualcuno si spezza.
Ci sono alberi che hanno una lunga storia, sono possenti, hanno retto alle intemperie del tempo, al logoramento degli anni.
Ci sono alberi che diventano ritagli di bellezza, con le loro forme e i loro colori, lungo una strada in collina, lungo un viale, l’armonia delle forme addolcite.

Andare di qua e di là

L’uomo e la natura: quell’ondeggiare lieve e frenetico

di Paolo Brondi

Bello è restare in silenzio, fermandoci ai margini del viale più riposto della città, disperdendo lontano l'eco di parole logore di cui è triste ascoltare suoni recenti e guardando altro, rispetto a un mondo pieno di oscenità e oscurità. Inebriandoci nel vento che soffia a tramontana, gira e torma a girare, come l'uomo, sempre agitato, sempre inquieto, ma con mani che restano alla fine sempre vuote.

martedì 29 gennaio 2019

Angoli preziosi

Nelle piccole dimensioni, una luce sorprendente

di Lorenzo Mullon

Durante un'interminabile notte senza stelle
la memoria del giorno è custodita da una bacinella
che contiene un orizzonte di cristallo
spezzato in tanti piccoli segmenti di luce

lunedì 28 gennaio 2019

Vento premonitore

I segni nascosti dietro la maschera delle apparenze

di Bianca Mannu

Un vento premonitore
mi strologa d’autunno.
Ma qualcuno che mi abita
e di cui mi capita
di non voler sapere
mi sussurra con serena fermezza
che l’inverno è alle porte.

domenica 27 gennaio 2019

Ricordo di Janusz Korczak

Janusz Korczak
27 gennaio, giorno della memoria: per non dimenticare l'orrore

Commento di Marina Zinzani

DITE
di Janusz Korczak

Dite:
è faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.

sabato 26 gennaio 2019

In cerca di una parola

Oltre il vociare, un pizzico di serenità

di Paolo Brondi

Trovare il verbo
Oltre tanta voce vociante
Vorrei trovare il verbo
Che intorno invoca gente
Cercherei la parola destante
Gli addormentati
E premia amore
Oltre un odio bruciante
Ogni voce di angeli

Senti che spifferi di vento

Vibrare come il vento, in quel modo che sempre si rinnova

di Maria Cristina Capitoni

Vesto quest’abito scuro
apparentemente muto
lo indosso come fosse un guanto
aderente
Un verso dopo l’altro 
risalgo il senso, fino alla sorgente
poi di nuovo quello stato 
alterato

venerdì 25 gennaio 2019

Ode al basilico

Le piante aromatiche portano allegria e vita, e accompagnano con il loro profumo i nostri cibi

di Marina Zinzani

Una casa di campagna. La pianta di basilico cresce forte e vigorosa nell’orto. L’appartamento di città. In un vaso, una pianta di basilico cresce, assieme ad altri vasi che contengono quelli che alcuni chiamano “odori”: salvia, rosmarino, prezzemolo.

giovedì 24 gennaio 2019

Mia lunga sera

Il tempo vuoto, il gelo dell’esistenza, lo strazio del cuore

di Bianca Mannu

La lunga sera sera sera,
cucendo col dedalo dei fili
un tempo vuoto,
trapassa nel pieno d’uno spazio.
La lunga sera sera sera,
fuggita dai gelidi cortili
– ceduto il moto –
s’accuccia nel cuore dello strazio

Il colore che andrà quest'estate

La moda: un mondo dalle mille suggestioni

di Marina Zinzani

Una sfilata di moda con suggestioni particolari. Un’immagine di donna che sa coniugare la modernità e l’antico, che riscopre l’essenza della femminilità, in un tripudio di colori e luce.
Durante una sfilata di moda il giornalista cerca di catturarne il fulcro, l’impressione che dà, cosa ricorda, cosa trasmette, e poi scrive. Come si vestirà la donna nella prossima stagione, quali saranno i colori, le tendenze.

mercoledì 23 gennaio 2019

Lisa

Una musica, attimi incantati che svaniscono in fretta

di Marina Zinzani

La rincorsa dei giorni, negozi affollati, il lento passare delle ore senza ricordare niente, niente che potesse essere di aiuto a rischiarare le ombre. Poi, all’improvviso, una musica. Il suono di un pianoforte. Chissà qual era il brano, chissà chi suonava quello strumento con così tanta maestria e dolcezza.

martedì 22 gennaio 2019

Un tempo per sognare

Momenti sparsi, mentre ci padroneggiano gli ingranaggi della giornata

di Giovanna Vannini

Una giornata grigia, di quelle spente, scrosci di pioggia s’intrufolano nel silenzio della valle, fanno un po’ rumore, lasciano la scena, umida e fredda come se fosse l’autunno a battere all’uscio e non la primavera. L’auto da sola viaggia.

lunedì 21 gennaio 2019

Gli altri così diversi

I cambiamenti che nella vita ci sorprendono, lasciandoci attoniti

di Marina Zinzani

Avevi detto che…
Avevo detto, ma ho cambiato idea.
Avevo creduto che tu…
Mi dispiace, si può cambiare nel corso della vita.
Non piace la metamorfosi
di chi ci è vicino
non piacciono i cambiamenti
non si è preparati

Come una partenza

Vedere nel sogno il proprio destino

di Maria Cristina Capitoni

È un pensiero profondo
Qualcosa di simile ad un sogno
Sognato con impegno
Alla fine lo vedo
È il punto di partenza
All’apparenza uguale
Ma distante dal principio
Un’esistenza.

Le parole della sera

La sera, l’intimità smarrita

di Marina Zinzani

Sono effimere le parole
che si presentano la sera
nelle case.
Sono effimere,
frammentarie.
Cresce così
la solitudine
durante il giorno.

domenica 20 gennaio 2019

Non luogo

Forme umane sfuggenti in certi luoghi singolari, lontani dalle zone urbane

di Bianca Mannu

Intorno alle città delle parole –
di quelle che mimano marmi e bronzi
di quelle che paiono cresciute sull’acciaio
di quelle con la faccia di vetro
e il trucco di cristallo
di quelle transgeniche di recente conio

Capricci

Il vento tra i rami, le foglie. Come carezze

di Paolo Brondi

Bizzarro s’agita il vento
Inganna il volo
delle allodole e tormenta
l’incanto vociante di rami
e foglie
come dolori crescenti
ma lentamente addolciti
nel gorgo di suadenti
carezze

sabato 19 gennaio 2019

In luoghi bui, scrivendo

Donna che legge di H. Nørregaard
Si raccolgono tante cose scrivendo, un gioco degli specchi

di Marina Zinzani

Ci si addentra in luoghi bui, di notte
il cammino è impervio, a volte tremendo
tremendo anche di giorno
ci si addentra senza scarpe adatte
in luoghi pericolosi
c’è brutta gente, brutta aria

Le pulizie della massaia

Donna alla finestra, di V. Irolli
Il tempo della donna, in casa, e altrove

di Marina Zinzani

“Ci si perde in chiacchiere, tante chiacchiere, nulla si risolve con tante chiacchiere! Intanto bisogna aprire la finestra e cambiare un po’ l’aria! Poi bisogna bagnare le piante che stanno morendo di sete e richiedono acqua da giorni! Poi bisogna spegnere la televisione e sentire della musica, o la radio, un po’ di immaginazione non guasta. Bisogna anche riassettare la casa, troppo disordine, troppa confusione!”

giovedì 17 gennaio 2019

Saper comunicare, non è da tutti

Arresto di Battisti, lo spettacolo inopportuno della politica

di Catia Bianchi
(Commento a Salvini e Bonafede: un palco di troppo, PL, 15/1/19)

Cesare Battisti, latitante da 37 anni e finalmente assicurato alla giustizia del suo Paese, su questo non c’è niente da dire. Ora si vuol giustificare l'inconcepibile spettacolarizzazione dell'evento messa in atto da due ministri del governo, Matteo Salvini e Alfonso Bonafede, dicendo che si è trattato di un tributo alla polizia.

Sul palcoscenico

Le polemiche sulla scenografia di certi arresti “eccellenti

di Maria Cristina Capitoni
(Commento a Salvini e Bonafede: un palco di troppo, PL, 15/1/19)

Gli show a seguito di arresti eccellenti ci sono sempre stati, anche quando l’arrestato aveva come unica colpa l’essere un personaggio famoso (Enzo Tortora), nel caso di Battisti però la gioia di vederlo finalmente incorniciato da poliziotti anziché da ameni paesaggi marini ha messo in ombra il resto del palcoscenico.

Essere narcisi

Dietro certi comportamenti pubblici, un’ostentazione di sé. E nessuna idea del futuro

di Paolo Brondi
(Commento a Salvini e Bonafede: un palco di troppo, PL, 15/1/19)

Nel ritmo di decadenze e risorgenze di formule e modelli che si snoda nell’attuale, persistente e voluta campagna elettorale, si sperimenta tutt’altro che un’avventura ideale e propositiva, poiché le intenzionalità non sembrano orientate dal principio dell’armonia, della dialettica che diverge per fondare sintesi organiche e valoriali, ma da una riproposizione di un vitalismo di maniera, da fenomeni di ostentazione del proprio sé, se non dalla individuale aggressività e prepotenza.

L'ignoranza è un tragico destino

Cultura ed impegno: le motivazioni importanti per i giovani

di Cristina Podestà
(Commento a Strade ombreggiate da platani, PL, 3/1/19)

La cultura, l'intelligenza, l'istruzione sono parte integrante dello sviluppo dell'uomo e delle società; tutte e tre concorrono in modo assoluto alla crescita ed al miglioramento di ogni comunità. La vera innovazione deve necessariamente ripartire da qui, altrimenti il nostro mondo è destinato a scomparire. Gli antichi delle grandi civiltà curavano istruzione ed educazione, erano molto attenti allo studio del passato e alla cultura in ogni campo, e avevano compreso che la loro storia e il loro futuro dipendevano proprio dalla cultura.

mercoledì 16 gennaio 2019

Geranei, alla finestra

Camporgiano (foto ap)
Lo smarrimento e l’imbarazzo di fronte a una situazione difficile, poi la ricerca di qualcosa che dia sollievo

di Marina Zinzani

Non essere preparati. Arrivare pur sapendo che più o meno le cose non vanno bene, che gli anni sono quelli, che i segni della demenza senile ci sono, che forse le cose possono evolvere al peggio.

L'illusione di vivere

Pensiamo di dominare gli eventi, rischiamo di esserne travolti

di Paolo Brondi

Un deserto è la vita
quando niente resiste
al non vincere mai
il flusso della mente
l’impero del pensiero
l’illusione di usarlo
senza esserne usati

Il prezzo dell'ordine sociale

La sicurezza pubblica non sempre si accompagna ad un sistema sociale fondato sull’equità

di Paolo Brondi

La storia antica è maestra: fatti, vicende e scelte politiche perdurano nei secoli. Nella Sparta antica furono gli Spartiati ad insegnare che all’odio si deve l’ordine sociale, e che questo, solo sulla base dell’odio, possa perdurare. All’interno mantennero l’uguaglianza e quella democrazia necessaria per quelli che volessero veder assicurata una continua unità di intenti.

martedì 15 gennaio 2019

Salvini e Bonafede: un palco di troppo

I ministri Salvini e Bonafede (foto Corriere Sera)
La cattura di Cesare Battisti, terrorista omicida, latitante da 37 anni,  è una buona notizia. Ma l'operazione è offuscata dalla scena di Ciampino: ministri pronti ad accogliere il ricercato con parole inappropriate sul suo arresto: uno show della politica

(ap*) Un ministro della Repubblica non va ad accogliere all’aeroporto un latitante finalmente assicurato alla giustizia italiana. Non lo fa nemmeno quando si tratti di un soggetto evaso, come Cesare Battisti, fuggiasco da 37 anni, dopo che plurime sentenze definitive dei giudici italiani ne hanno stabilito la colpevolezza per crimini efferati commessi in nome dell’ideologia terroristica di quegli anni, in cui si consumò una battaglia devastante contro lo Stato.

lunedì 14 gennaio 2019

Quello che ritroviamo

I sogni che ci riportano alla realtà

di Marina Zinzani

Riesco a rivedere a volte
degli sguardi
a risentire delle voci
a illuminare dei volti
a stringere ancora delle mani
nei sogni.

Oltre la cresta dell'apparire

La precarietà dell’esistenza, tra il prima e il dopo

di Paolo Brondi

La vita non è forse un pezzo
di vita, un insperato ritardo
nella condanna, nella scoscesa
oltre la cresta dell’apparire
due anni prima
due anni dopo
e quant’altri sovrappiù
ruba all’ombra la vita

Un anno da abbracciare?

La tristezza del vecchio, il desiderio del buono

di Andrea Zinzani

Spumeggia verso la terra il nuovo anno, decolla nel buio il vecchio
Il cielo lassù ora incandescente per luminosi baci d’artificio stringe
Così l’anno passato e abbraccia il nuovo.

Germi della mente

Le speranze di un’età ormai trascorsa

di Maria Cristina Capitoni

Perché quella è l’età del non finire mai
Senza riguardi e senza orari
Dentro l’occasione
Sino al fondo
In quella stanza che divenne il mondo
Per seguire un tempo che non avvenne
il cui germe custodisco ancora
Nel più fervido avamposto della mente.

sabato 12 gennaio 2019

L'America di Philip Roth? Poco pastorale

di Bianca Mannu
(Introduzione di Angelo Perrone)

(ap) Una ennesima recensione su "Pastorale americana", il romanzo più famoso del maggior autore contemporaneo americano? Non proprio. Piuttosto, una riflessione che certamente investe la struttura narrativa dell’opera, la costruzione dei personaggi, le tesi sottese all’opera, ma che poi si estende ad altro. Come il carattere stesso della società americana del ‘900. E che giunge a mettere in discussione la capacità degli scrittori, non solo Roth, d’esserne interpreti attendibili rispetto alle ragioni della loro complessità, a partire dalle più vistose contraddizioni.

venerdì 11 gennaio 2019

Il cielo e la felicità, sulle orme di Immanuel Kant

Giovani alla ricerca della felicità, le parole del filosofo

di Paolo Brondi

Percorrendo la via dei filosofi, a Kaliningrand- Konigsberg,  mi sono recato a visitare la tomba di Immanuel Kant: profondo lo stupore di trovare così tanti giovani a rinverdire la memoria del padre di una radicale reinterpretazione del cielo, dell'apparenza, dell'ignoranza e del male. Del sapiente difensore di un mondo riportato alla luce da valori perenni, come può essere perenne la ragione umana o la riflessione scaldata da sentimenti condivisi.

Una stella cometa

Casino at Nice, di Raul Dufy
Cercare una stella cometa ai giorni d’oggi

di Marina Zinzani

Ti ho raccontato di primavere e inverni
di stufe che non riescono a riscaldare
ti ho raccontato di viaggi e mete
anche di stanze chiuse
da cui non si riesce ad uscire