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domenica 31 maggio 2020

Le strane giornate Covid, una pizza stasera?

Non siamo ancora abituati alle giornate Covid-19, e anche l’estate sarà diversa: per stasera ci facciamo una pizza?


di Cristina Podestà

Ginestre di un giallo intenso e bellissimo attirano la mia attenzione, mentre tento una improbabile uscita post quarantena. Il lungomare è già troppo frequentato, accalcato, affollato, persone senza dispositivi di sicurezza e in gruppi mi si parano davanti e mi fanno innervosire.

Cosa ci riserva il destino?

Il perché delle cose della vita, le domande che rimangono senza risposta


di Davide Morelli


Io non so che simboleggia una rosa.
Non so neanche chi sono davvero.
Non so cosa vuole dirmi ogni cosa.
Non so chi sono, chi sarò, chi ero.

sabato 30 maggio 2020

Il nostro ritratto durante l'emergenza Covid-19


Il Covid-19 ha modificato i modelli di comunicazione. Dal narcisismo dei social al senso di appartenenza ad una comunità


(Angelo Perrone) Anche loro, i selfie, sono scesi in campo contro il coronavirus. In aggiunta a mascherine, guanti, distanziamento sociale, reparti di terapia intensiva, e quant’altro. La potenza delle immagini per contrastare la pandemia. Muta di senso un simbolo della società contemporanea? Se ne scopre una funzione sociale? Cambia in generale il nostro modo di comunicare?

La solitudine dei pensieri

Rimaniamo da soli con i nostri pensieri


di Davide Morelli

Resto solo con i miei pensieri.
Sono sempre i soliti sentieri.
Tutto può essere in questa mente,
che se ne infischia dell’essere e dell’ente.

venerdì 29 maggio 2020

L'avvenire delle figlie femmine, senza amore

Un matrimonio senza amore, quello tra Giovanni e Lucia: il profondo Sud, l’infinita solitudine di una donna, l’avvenire dei figli


di Cristina Podestà

Un incontro casuale, un frettoloso corteggiamento e, quasi immediato, l’altare. Lui era già avanti con gli anni, cercava moglie e lei era quella giusta per accasarsi. Di famiglia bigotta e seria, timida e silenziosa, pareva fatta apposta per lui. Non si era opposta: lo aveva accolto come un fatto necessario per dare un senso alla sua vita di donna.

La poesia al femminile

Versi rabberciati, sghembi, sussulti di vita. Troppo grande la poesia al femminile?

di Bianca Mannu

Non v’indignate se spesso l’impuntura
d’un mio verso
conserva i segni dell’imbastitura
Se, doppiando l’apice d’una cesura,
incalzo maldestra oltre la costura
per traverso

giovedì 28 maggio 2020

Covid-19, in fila indiana davanti ai negozi?

La solita storia anche durante questo periodo di Covid-19: la “fila indiana” la facciamo come ci pare. In ordine sparso


di Laura Maria Di Forti

L’enciclopedia insegna che la fila indiana è il procedere uno di seguito all’altro in fila unica, come le formiche. Pare che i guerrieri pellerossa avanzassero in tal modo in battaglia, ognuno ricalcando le orme di colui che lo precedeva, in modo da confondere il nemico e fargli credere di essere numericamente inferiori.

Gli irriducibili della movida

Al tempo del Covid-19, la tentazione della movida


di Marina Zinzani

Fame di vita
di sole, di mare, di gente
il riappropriarsi del tempo perduto
anche superficialità
e chi se ne frega.

mercoledì 27 maggio 2020

Lo spettacolo delle lucciole

Nonostante il Covid-19, torna la lusiroeulaal Parco delle Cave, a Milano, per osservare le lucciole di notte


di Marina Zinzani

Lucciole di notte
la natura e le sue magie
il richiamo ai misteri
lo stupore
piccola meraviglia.

La gioia di cantare un motivetto la mattina

La mattina, basta una canzoncina per ridestarsi e rinascere


di Davide Morelli

Ho visto tutto da una feritoia.
Ho vissuto nel disordine apparente.
Sono morto mille volte di noia
prima che me ne vada totalmente.
Io ho mischiato cielo e terra.
Non mi sono mai davvero redento.

martedì 26 maggio 2020

Vorrei essere ascoltata

Non dare mai nulla per scontato: essere ascoltati, il pensiero che rimane in noi


di Maria Cristina Capitoni

Vorrei un pensiero che stesse
qualche minuto in più
e poi per tutto il tempo
che ripensi a ciò che ha detto
che ritorni all’infinito
sul passaggio
se non l’ha capito
che mi ascolti quando parlo
senza dare per scontato
un pensiero mai pensato.

lunedì 25 maggio 2020

Fallimenti

I momenti che segnano il fallimento di una vita


di Marina Zinzani

Lo senti questo rumore?
No, non sento niente, dice l’altro.
E’ stato uno sguardo, invece.
Una telefonata mancata.
Una notte insonne.

Scoperte e delusioni del lockdown

Lockdown: l’isolamento per tanto tempo, scoperte e delusioni


di Marina Zinzani

Angolo
messi in un angolo
e da lì immaginare il mare
immaginarlo
immaginare città
immaginarle
immaginare agriturismi e la Toscana
immaginarli
immaginare grigliate e tanti discorsi

domenica 24 maggio 2020

E' così che si fa

La voglia di cambiare le cose che vanno in altra direzione


di Marina Zinzani

“E’ così”,
dovresti saperlo
vanno in questo modo le cose
non puoi fare niente,
solo accettare.
Accettare, accettare...

I tramonti persi sotto il Covid-19

Fregene (foto Angelo Perrone)

Tra le cose che ci sono mancate durante il Covid-19, i tramonti che accarezzano l’anima


di Cristina Podestà

“C’è nel giorno un’ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l’ora serena del crepuscolo.” scriveva Victor Hugo. La cosa che più mi è mancata in questi mesi è stato il tramonto. Non si possono perdere i tramonti invernali e primaverili! Sono una cosa meravigliosa, entrano dentro in profondità; accarezzano l’anima; danno fiducia perché rappresentano la morte che si proietta nel domani.

sabato 23 maggio 2020

Silvia Romano, tragedia di tutti

Il dramma personale di Silvia Romano interpella tutti sul rapporto tra vittima e aguzzini: i valori di libertà e dignità che fondano la società


 (Angelo Perrone) Ci sono segreti che non emergono mai. O lo fanno con difficoltà, e dopo un lungo percorso. Indicibili, misteriosi. Per questo sfuggono alla mente e al cuore. Rimangono dentro, da qualche parte. Senza trovare una via di uscita, una strada che li sveli, ne mostri il fondamento o la mistificazione. E accade che ciascuno se li porti dietro, perché in ogni caso c’è bisogno di tempo, forse di fortuna. Per fare chiarezza, prima di decidere il futuro.

Vita di un fiore

Il fiore racconta la vita della natura


di Marina Zinzani

Se ti avvicinassi
alla vita di un fiore
ascolteresti
la delicata sinfonia del mattino
il ronzio di un’ape
il cinguettio degli uccellini
i pensieri degli alberi
cogliendo i delicati frammenti
di un’armonia.

venerdì 22 maggio 2020

La tua vita, figlia mia

Figlia mia, il tuo arrivo ha cambiato la mia vita


di Cristina Podestà

E mentre il fiume scorre lento e la brezza accarezza i fiori e i tuoi capelli, ti guardo nel tempo in cui parli e sorridi e sento che nutro per te tutto l’amore che posso. Credo di essere inchiodata a te, pur sapendo che forse non è del tutto giusto e per questo a volte ti ho implorato di darmi un aiuto, per riuscire ad essere più distaccata e lontana. Il nulla intorno, se non ci sei.

Giappone, scrittura privata

Giappone, la scrittura manuale che racconta storie


di Marina Zinzani

La mano va da sola
si muove veloce
diventa mezzo per il pensiero
per l’anima
per il respiro
mano che raccoglie
le sofferenze e le amenità
e dipinge un foglio bianco
quadri  e storie
è la scrittura
che viene dal profondo.

giovedì 21 maggio 2020

La normalità post Covid-19, tra distanziamento e digitale

Non potrà esserci il ritorno al passato: soluzioni nuove


(Angelo Perrone*) Il tessuto sociale, dopo il Covid-19, avrà bisogno di essere risanato in profondità e non basterà il fronteggiamento del virus, comunque lungo. La piccola buona notizia è che l’emergenza e la fase 2 potrebbero servirci a fare scelte oculate. Ne saremo capaci? Sconfiggere il virus rimane prioritario, perché solo il vaccino ci farà dire che siamo davvero fuori, ma non possiamo sprecare l’opportunità di oggi. Quando finirà la pandemia, saranno intervenuti cambiamenti troppo radicali per tornare indietro.

Covid-19, il parrucchiere per rinascere

Il gesto di andare dal parrucchiere nel post Covid-19, un piccolo atto di libertà


di Laura Maria Di Forti

Lunedì 18 maggio i parrucchieri hanno riaperto le porte dei loro negozi. Giorno memorabile per anziane signore bisognose di tinta, per giovani capelloni desiderosi di un taglio che li faccia uscire improvvisamente e una volta per tutte dall’incubo degli anni ’70 e per ragazze smaniose di una pettinatura all’ultima moda.

Ladri di sogni?

La strana denuncia di furto che lascia di stucco i carabinieri


di Cristina Podestà

“Scusi, non ho capito bene, che cosa le avrebbero rubato?” chiese sorpreso  il carabiniere.  
“I sogni” rispose Elena.
“Come i sogni signorina?”
“Certo, i sogni.”
“Mi scusi ancora, non riesco a comprendere. Vuole spiegare meglio come mai adesso è qui? Cosa è venuta a fare?”

mercoledì 20 maggio 2020

Il perno eterno

Cosa distingue l’effimero dall’eterno?


di Davide Morelli

L’effimero ha diversi tranelli
e uno stile colmo di orpelli.
Ma cosa è veramente eterno?
Che cosa fa veramente da perno?

Le difficoltà della vita

Dopo gli errori, che fare nella vita?


di Marina Zinzani

Gli errori e le persone sensibili
chiudere una pagina
un libro
è la vita.

Quando passa il dolore del lutto?

L'elaborazione del lutto e la prova del dolore


di Nicola Ferrari

Prendersi cura del dolore dopo il Covid-19: occasioni per capire come questa pandemia ha inciso nel cuore e nella vita delle persone, una possibilità per ascoltare e raccontarsi come stiamo attraversando la vita.
Le testimonianze di chi ha perso un proprio caro e degli operatori sanitari che hanno assistito malati e famiglie.

martedì 19 maggio 2020

La storia di Camilla, tra bellezza e sofferenza


La storia di Camilla, bella dentro: una vita selvaggia e tremenda, di nascosta sofferenza


di Bianca Mannu

O Camilla! Nessuno si era accorto che esistevi e che faticavi orribilmente, in ultimo, a infilare un giorno appresso all’altro. Semplicemente tu non eri. Come tanti/tante, non eri, se non come un grafo su un supporto istituito per imperio di legge. Certo, la tua attuale condizione sociale ti avrebbe salvata dagli orribili cronicari per persone indigenti. Ma saresti potuta diventare strumento di profitto in una sala ospedaliera super attrezzata e contemporaneamente fungere da feticcio semivivo per motivare rituali Dies irae.

lunedì 18 maggio 2020

Ezio Bosso, musica e malattia: l'albero perduto

Ezio Bosso, la malattia, la musica: amava la vita. Ci manca la sua carezza

di Marina Zinzani

Chissà dov’è quell’albero. “Stare al sole, e poi abbracciare un albero” erano i primi desideri di Ezio Bosso da esaudire, una volta finito il lockdown.

Buon giorno amore mio

Amore mio buongiorno, carezze, emozioni. La mancanza del futuro. I pensieri di Maria

di Cristina Podestà

Così finiva il discorso di Claudio. E Maria, pensierosa, correva verso casa nella sera di plenilunio. Nessuna certezza dunque in questo loro rapporto complicato e difficile. Solo carezze, nessun futuro, neanche un giorno in più. Maria pensava invece a quanto amore lei aveva consegnato a Claudio, a quanto di sé, fiduciosa, aveva regalato, a quanta parte della sua vita gli aveva affidato, a come si era arresa ad ogni sua richiesta.

domenica 17 maggio 2020

Silvia Romano e l'Islam: trovare Dio?

Tra gli insulti, la storia personale di Silvia Romano convertitasi all'Islam

di Sonia Scarpante *
(Commento di Angelo Perrone)

(ap) I segreti e ciascuno di noi. Possono esserci strade che non si incontrano mai. Proseguono senza uno sbocco, che sveli il fondamento o la mistificazione delle scelte. A Silvia Romano potrebbe succedere di rimanere, ancora una volta, da sola. Con il suo tremendo segreto. Senza saperlo, senza fingere. Senza scioglierlo.

Come mai questa risposta?

Ritrovarsi nei tratti dell’altro, il sogno inespresso

di Davide Morelli

“Ci vuole la stessa filettatura,
perché avvenga l’avvitamento tra le cose,
ma forse questa non è un’analogia forzata
per tutti gli esseri,
che vivono sotto il firmamento?”

sabato 16 maggio 2020

Le mani della madre

Mani di madre. Desideri, fantasmi, gesti di affetto e momenti. Verso il figlio

di Marina Zinzani

Le tenere mani che avvolgono un bambino appena nato. Le mani che lo sorreggeranno nei primi passi. Le mani che lo prenderanno in braccio quando sarà stanco, alle prime gite, zaino in spalla e scarpe comode. Le mani che lo tengono ben stretto, quando deve attraversare la strada. Le mani che gli indicheranno i primi pericoli.

Troppo tardi per noi due

L’incontro dopo vent’anni: è troppo tardi per noi due

di Paolo Brondi

Non l’aveva più incontrata. Erano stati bruciati vent’anni. Ma un giorno, seppe da un amico che lei abitava non lontano da dove lui aveva aperto lo studio. Era sposata, aveva due figli. La casa era un rustico trasformato in elegante dimora. Lo ammirò, fermandosi un poco distante, senza scendere dalla macchina. Sperava di vederla uscire, avrebbe finto un incontro casuale.