giovedì 16 maggio 2024

Van Gogh, i girasoli e quel mondo infinito

di Marina Zinzani

Arles, Provenza, 1888. Vincent Van Gogh ha saputo che il suo amico Paul Gauguin lo raggiungerà e che abiterà con lui nella sua casa gialla. Van Gogh ha un’idea: richiamare altri pittori lì ad Arles, creare una comunità di artisti, sotto l’insegna di un’arte condivisa.
Van Gogh è felice, pieno di entusiasmo, non vede l’ora che Gauguin arrivi, e pensa che dovrà accoglierlo nel migliore dei modi. E cosa si fa per accogliere degnamente un ospite? Si prepara qualcosa di speciale per lui.

lunedì 13 maggio 2024

Vincent Van Gogh, la notte stellata

di Marina Zinzani

Saint-Rémy-de-Provence, 1889. Vincent Van Gogh è ricoverato in una clinica di salute mentale dopo un episodio di autolesionismo, il taglio dell’orecchio in seguito alla rottura con Paul Gauguin.
La sua mente attraversa fasi di profonda crisi ma, nonostante la sua permanenza nella clinica, può dipingere. Lo fa nei momenti di pausa della malattia, momenti in cui tutto sembra normale. A parlare sono i colori, ben definiti, animati dalla sua mano che si muove frenetica, febbrile.

domenica 12 maggio 2024

Viaggio per lei

di Maria Cristina Capitoni

Prendila per mano 
per favore 
portala lontano 
a camminare 
fuori dai discorsi vuoti
ma pesanti 
falle respirare aria buona
dalla disciplina
e forma nuova
fa che non senta la mia mancanza 
poi rendimi l’anima mia 
com’era, piena di speranza.

venerdì 10 maggio 2024

Giorgia Meloni, la strategia insidiosa del nome

La personalizzazione nega il valore collettivo dell’azione politica 

(Sintesi dell’intervento pubblicato il 7.5.24 su Critica liberale, con il titolo Giorgia, il volto del potere)

(Angelo Perrone) «Scrivete solo Giorgia sulla scheda per le Europee», ha esortato la Meloni da Pescara al lancio della campagna elettorale. L’invito a scrivere solo il nome, senza il cognome, come se lei fosse l’amica di famiglia, la vicina di casa, è un messaggio pieno di significati.

lunedì 6 maggio 2024

Il velo dell'ombra

di Marina Zinzani

L'ombra è in uno sguardo cupo
in un'espressione enigmatica
nei sentimenti meno nobili
in quelle cose che non si possono dire
velate di grigio
potenti
in grado di ferire
l'ombra e il vento
liberatorio
che la spazza via.

sabato 4 maggio 2024

Quanti minuti?

John Everett Millais, Ofelia
di Marina Zinzani

Ci sono immagini che rimangono nella mente, evocazioni del passato, sussurri che sembra di avvertire.
Londra, un appartamento al n. 7 di Gower Street, 1851. Una donna è in una vasca d’acqua, si chiama Elizabeth Siddal, detta Lizzie, è una modella. John Everett Millais, membro della Confraternita dei Preraffaelliti, sta dipingendo Ofelia.

venerdì 3 maggio 2024

Aspettando i ladri

di Marina Zinzani

Qualcuno consiglia di lasciare una luce accesa, per demotivare. Qualcuno pensa di mettere l’allarme. Più di uno vive la notte con inquietudine. Spaventano i rumori. Si spera bene.
La violazione della propria casa diventa violazione di una parte di sé, la casa è un nido, è protezione, è ritiro, è luogo accogliente. Ci sono le proprie cose, c’è il proprio piccolo mondo.

giovedì 2 maggio 2024

Nostalgia di un porto

di Maria Cristina Capitoni

Non era tua
quella dignità 
copiavi come si fa con un dettato 
che appena finito 
lascia il vuoto intorno 
un deserto da solcare a vista
senza più un porto
dove tornare.