martedì 31 gennaio 2017

Un battito d'ali

I personaggi di Sebastian e Mia nel film “La La Land”

di Marina Zinzani

Le affinità, gli sguardi d’intesa, le stesse cose sentite, cercate, scoperte, le parole trovate, i colori di cui si riempie, un giorno, il mondo.
I silenzi, la ricerca di altro, è sotto gli occhi l’amore ogni giorno, inquinato da onde e burrasche, da persone che non c’entrano niente, da situazioni che dominano, e non si sa perché.

Non svegliarsi mai

I sentimenti che vivono in un sogno

di Cristina Podestà
(Commento a Un sogno come umida rugiada, PL, 24/1/17)

La meraviglia del sogno viene a mescolarsi sapientemente con le sensazioni struggenti e suggestive dell'amore, di un qualcosa che cambia la realtà nuda e triste e, come un medicamento miracoloso, risana.
La personificazione della poesia che cammina per strada ha vagamente sapore stilnovista, di quella donna che rende gentile i cuori e, con un cenno del capo, rende meraviglioso l'ambiente circostante.
La differenza tra i due amanti è sostanziale: per lui è incanto d'amore, poesia che cammina. È realtà! Per lei è sogno, dolce e turbatore da cui non vorrebbe svegliarsi mai.
Le parole sono sempre ricche di immagini rasserenanti e realistiche ad un tempo, le riflessioni sagge e quanto mai profonde con un pathos, oggi, non comune.

lunedì 30 gennaio 2017

Profumo di pinoli

Genova. I colori e i profumi di una città, del suo cibo, delle sue strade. L'incontro con una "dolcissima nonnina" fa emergere i suoi ricordi, anche dolorosi

Racconto
di Valeria Giovannini

Piove. Piove nei carruggi. Piove sul porto antico di Genova. Un nugolo di ambulanti si affretta a vendere ombrelli ai passanti. A chi li ha già, propone un portafortuna. Due podisti corrono sotto la pioggia. Li invidio. Perché corrono sul porto antico. E perché piove.
Siamo di passaggio a Genova. In coda per l’acquario. Da tempo lo abbiamo promesso a nostro figlio. Piove. E possiamo trascorrere qualche ora al coperto. L’acquario è immenso. Milioni di litri d’acqua sono la casa per innumerevoli pesci di ogni grandezza, colore e specie.

Felicità? Una parola così ambigua

Modi diversi di stabilire un rapporto con la felicità

di Francesco Gozzi
(Commento a Tracce sparse di felicità, PL, 25/1/17)

Ho letto con grande interesse la riflessione sulla felicità, che investe un problema davvero tra i più ardui ed elusivi. Ambigua, per me, è la stessa parola "felicità": se designa un'esperienza, tendo a vederla come qualcosa che può "attraversarci", ma che non possiamo trattenere (Valéry parlava di una fiamma sulla quale possiamo passare il dito, ma non tenerlo fermo).

domenica 29 gennaio 2017

Meglio il silenzio

Ritratto di giovinetta, Felice Casorati, 1932
In Russia la violenza familiare non è più reato

di Marina Zinzani

In Russia si va verso la depenalizzazione delle violenze domestiche. Saranno considerate un illecito amministrativo. Diventano reato solo se chi ha commesso violenze è già stato condannato per lo stesso reato.
Considerando che non denuncio, non ho mai denunciato, chi ha il coraggio di denunciare, quello mi ammazza se lo denuncio, non vedo il giorno dopo se lo denuncio, considerando che non so dove andare, cosa fare dopo, considerando che la mia vita è qui, con l’uomo che ho sposato, che viene a casa la sera ubriaco, che mi insulta, che mi dice cose così sgradevoli, considerando tutto questo, niente cambia.

La la land: il viaggio amaro e struggente


Oltre il rumore delle chiacchiere

La sottile trama della sapienza nella vita di tutti i giorni

di Paolo Brondi

C’è una sapienza che esce per le strade, parla dalle vie, dai crocicchi, dalle porte agli ingressi della città, dalle soglie degli usci; ci orienta e ci spinge ad interpretare i segni muti, sedimentati negli oggetti, nascosti nelle pieghe del tempo passato, celati nei capitelli, nei rosoni, nelle bifore, nelle nostre piccole o grandi rughe, dando loro voce e storia e affettività.

sabato 28 gennaio 2017

Non solo un musical

Il film "La la land", un viaggio magico tra le emozioni

di Marina Zinzani

“La La Land”, il film che probabilmente prenderà molti Oscar, sta avendo un grandissimo successo in America. Definito un musical, ci sono solo alcune canzoni, tutto il resto è parlato.
Difficile trovare le parole per descriverlo: emozione pura, viaggio magico, struggente, amaro, porta su una nota altissima a cui non siamo abituati.

Vedrai vedrai

Cinquant’anni fa, il 27 gennaio del 1967, moriva Luigi Tenco

di Marina Zinzani

Dimenticare e volare… Vedrai altre cose, mondi sconosciuti, posti dove il cielo è più azzurro e i prati più verdi e i fiori hanno colori lucenti, e le stelle parlano, sono amiche che sussurrano parole dolci prima di dormire.
Vedrai il buono che trionfa, nella sua quotidianità semplice, nella bellezza preziosa delle piccole cose, e il buono si accompagnerà al giusto, e il giusto ad un vivere nuovo, sereno, una serenità che non credevi di avere.

venerdì 27 gennaio 2017

Ancora un giusto tra le nazioni


In memoria della Shoah, sono "giusti tra le nazioni" quanti nella follia dello sterminio hanno saputo essere fedeli al valore della dignità umana

(ap) Un altro nome italiano compare, dal novembre 2012, sul “Muro dell’onore”, che a Gerusalemme ricorda quanti hanno compiuto gesti di coraggio e di solidarietà a favore del popolo ebreo di fronte alla persecuzione nazista. E’ quello di Elia Angelo Dalla Costa (1872-1961), che fu arcivescovo di Firenze durante la seconda guerra mondiale. Lo Yad Vashem - l’istituto storico che tiene viva la memoria della Shoah – gli ha assegnato ufficialmente, alla memoria, il titolo di “Giusto tra le nazioni”, con cui il mondo ebraico esprime la sua gratitudine a chi mise a repentaglio la propria vita per salvare quella degli ebrei perseguitati sotto il nazifascismo.

giovedì 26 gennaio 2017

Una porta per la memoria

La memoria è custodita in molti luoghi, ma soprattutto nell'animo dell'uomo

di Marina Zinzani
(Commento di Angelo Perrone)

(ap) Il 27 gennaio è il giorno della memoria. L’assemblea generale delle Nazioni Unite decise nel 2005 di commemorare ogni anno le vittime della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, e di ogni forma di genocidio. La data coincide con il giorno in cui l’Armata rossa sovietica, nella sua avanzata verso la Germania, liberò il campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. La scoperta di quel campo e poi le testimonianze dei pochi sopravvissuti, rivelarono al mondo intero l’orrore incarnato dal nazismo.

mercoledì 25 gennaio 2017

Tracce sparse di felicità

La felicità nel qui ed ora

di Paolo Brondi

Nella nostra quotidianità forse è veramente disperata la sorte di chi ricerca la felicità. Se ne possono comunque ricercare le tracce, disseminate nei vari luoghi della cultura. Essere qui è stupendo, dice R. M. Rilke (Lettere a un giovane poeta, Adelfi, Milano 1985), significando l’impossibilità di sottrarci del tutto all’effimero e alla banalità delle ore e dei tempi, ma anche la necessità di non essere soccombenti, di non subire cioè tutta la forza negativa del banale e di educarci e rieducarci a cercare sempre un senso, una traccia di felicità.

martedì 24 gennaio 2017

Prigione di neve

(ap) Dedicato a tutti i soccorritori di Rigopiano, ai loro sforzi senza sosta, alla dedizione manifestata con coraggio in un momento terrificante.

di Marina Zinzani

Le mani nella neve, il silenzio degli eroi, lo sguardo d’intesa che riscalda, che attenua il gelo. Le mani nella neve, il silenzio di chi fa il proprio dovere e il silenzio di chi offre qualcosa, senza nulla in cambio.

Un sogno come umida rugiada

di Paolo Brondi

Per te un sogno
solo un sogno è
l’incanto d’amore
che ha sciolto le nebbie del giorno
che ha spezzato la linea del tempo
che ha dato solarità nella pioggia,
tepore nel freddo, sazietà nella fame
nella fame di tenerezza,
nella fame
su una spiaggia senza tramonti.

lunedì 23 gennaio 2017

Troppo umana la mia anima

La terra e il cielo racchiudono i misteri dell'umano e del divino

di Valeria Giovannini
(Commento di Angelo Perrone)

(ap) Potrebbero sembrare delle coordinate: la terra, il cielo, l’uomo, il divino.
La terra sorregge i passi dell’uomo, vive nelle acque e negli animali, produce frutti. Il cielo è il cammino del sole e della luna, il corso delle stagioni, l’eterno alternarsi della luce e del buio. Il divino è la sacralità inattesa e sperata che appare talvolta lungo il cammino degli umani, e poi si nasconde misteriosamente.
Un quadrato immaginario delinea l’ambiente dell’umano abitare. Non è soltanto il luogo di un soggiorno, dell’esserci passivamente. Piuttosto un orizzonte che permette all’uomo di identificarsi attivamente con le cose che lo circondano, salvando la terra dalla distruzione, accogliendo i mutamenti del cielo e attendendo il tempo del divino.

Sguardi perduti

di Paolo Brondi

Ho paura del vero
ascoso negli occhi
tuoi intensi su me
narranti il sorriso
la luce mai spenta
di ore invidiate
Ho paura del vero
ormai sciolto
in questo sguardo
di ghiaccio, come
perdute ninfee

domenica 22 gennaio 2017

Passi di donna

Persone (1910), F. Casorat
Pensando alle donne che hanno marciato contro Donald Trump

di Marina Zinzani

Donna che hai paura, di notte
di giorno, di chi ti offende
donna e i fiori sulla tavola
è il vostro anniversario
amore e dolcezza
chissà se lui capisce
donna e tenerezza verso i figli
essere deboli come loro a volte
insicure e fragili nelle scelte
nella fatica che cambia il corpo

Verande d'azzurro

Poesia di Pietro Pancamo

Un laghetto di fumo nel cuore. Processioni di frasi lasciano calzature d’intelligenza
prima di entrare nella moschea delle bocche.
I profumi sorridono tra le maschere di foglie. E lettere serpentine
indossano pastrani di luce.
Un gregge di bagliori
alle pendici dei versi
nasconde l’Ulisse della mia ispirazione.

sabato 21 gennaio 2017

Ore felici ?

(Il terremoto, la neve a valanga: la casa come rifugio perduto, ispirandosi ad un quadro di Felice Casorati, La Ragazza sul tappeto rosso)

 di Marina Zinzani

(Commento di Angelo Perrone)

La libertà di sdraiarsi sopra un tappeto, il proprio piccolo mondo disposto senza ordine, serenità di un pomeriggio in cui il sole entra dalla finestra, vita e cose, ricordi, gusto del cibo appena assaggiato, profumo di fiori, preziosità in piccole scatole colorate, un libro che si anima sulla magia dell’immaginazione. Infanzia ed ore felici, dimenticate.

venerdì 20 gennaio 2017

Rigopiano: Angeli della neve


Il saluto a chi lascia il lavoro

(Le presenze umane importanti nei rapporti di lavoro)

di Cristina Podestà 
(Commento a Compagno di ventura, PL, 18/1/17)

Commovente e delicato il pensiero e la dedica al collega. Il nostro lavoro non si vede subito ma lascia segni nel terreno su cui lavoriamo costantemente, instancabili mani che permeano le morbide menti. Sono – i nostri - affetti a volte incompresi da giovani virgulti che diverranno piante forti e resistenti.
Soltanto allora, potranno svelarsi ai loro occhi le nostre fatiche. Ai giovani mostriamo la vita con versi e prose, con amore incondizionato senza mai chiedere nulla in cambio, con lo sforzo di riuscire a renderli adulti migliori.
Grandi versi che rendono giustizia e gratificano chi nell’oggi non è abbastanza ricompensato del suo lavoro perché consegnato in mano a chi non ne comprende, sul momento, l'immenso duraturo valore. Grazie per il suo grandissimo contributo con queste pubblicazioni.

giovedì 19 gennaio 2017

Sospiri di donna

di Sonia Scarpante *
La donna, di fronte alle minacce e alle violenze  
(Commento di Angelo Perrone)

Ascolta i suoi passi, vigila su lui. E che non sia fango
quello in cui ti getta con il suo sguardo.
Agisci con le membra
quelle con cui cercavi protezione
calandoti in un suo abbraccio,

mercoledì 18 gennaio 2017

Compagno di ventura

di Paolo Brondi

Ti salutiamo
Non ci sono ombre sul tuo viso
Amico di latino e greco
Né tenebre di  tempo e  di pensiero
Né silenzi non vani di misura
Per voci che ricamano poesia
Danzando in verdi settenari
O volando in luce di parola
Sulla scena della vita

Le scarpe dei bambini

di Marina Zinzani

(ap) Colle e solventi, vernici e vapori micidiali dietro la produzione di scarpe di marca in tanti paesi orientali. In condizioni igieniche e di sicurezza fatiscenti. Lo sfruttamento della manodopera a basso costo trova il suo lato più scandaloso nel lavoro cui sono costretti tanti bambini, esposti a tutte le malattie, in giornate anche di 12 ore lavorative, per pochi centesimi al giorno.

martedì 17 gennaio 2017

Le vecchine di via del Plebiscito

Racconto
di Vespina Fortuna

Quella mattina, Pietro, come tutte le altre mattine dei giorni feriali, camminava su corso Vittorio Emanuele verso il suo ufficio, in via del Plebiscito. Era primavera, c’era un bel solicello leggero e i gatti, sotto i ruderi di Largo Argentina, si leccavano via la polvere della notte e si pulivano gli occhi ancora addormentati con leggere e svogliate zampate, in attesa della caccia per la colazione. A quel tempo a Roma non c’erano né piccioni ne’ gabbiani, almeno non così numerosi come oggi, però il cielo, ogni tanto, gli richiamava lo sguardo con un volo di rondinelle festanti.

Un falò nel silenzio

di Paolo Brondi

Al chiarore di luna
profumata di stelle
ho acceso un falò
con legna raccolta
nel giorno
e ti ho vista splendente
una sera d’estate
mentre luna, stelle
e lucciole vagavano
intorno, silenti nel tempo
che andando tutto
scioglieva in memoria

domenica 15 gennaio 2017

Bastardi? Il fascino di Pizzofalcone

di Giovanna Vannini
(Guardando la fiction I bastardi di Pizzofalcone, tratto dal libro di Maurizio De Giovanni)

La trasposizione da letteratura a cinematografia lascia spesso perplessi per un certo non so che, comune a molti credo.  Per via di quel vedere, quel sentire, immaginare i personaggi in sentimenti, in volume di voce, di sguardi proiettati verso un dove, di espressioni che si perdono in un cosa. Insomma leggerli resta sempre il miglior modo per ognuno di noi di interpretarli.

sabato 14 gennaio 2017

Il futuro, per chi studia

di Marina Zinzani

Ho un futuro davanti, ho molti progetti. Non ho grilli per la testa, non mi sono mai drogata né ubriacata. Ho un buon rapporto con i miei genitori. Sono figlia unica, e loro hanno molte aspettative su di me. Io studio, perché voglio poi trovare un lavoro, e realizzare, passo dopo passo, la mia vita.
Ho un ragazzo, e abbiamo intenzione di andare a convivere fra qualche anno. C’è tempo per il matrimonio, per ufficializzare.

Quando a stonare è la politica

di Paolo Brondi

La dissonanza che, nella musica, nella letteratura, nelle arti in genere, è il segno della molteplicità caotica, del pensiero debole, del non senso della realtà, può essere anche la categoria che ci aiuta a caratterizzare certi accadimenti politici.
Dissonante appare il gioco politico quando si fa difficile, problematico, conflittuale, incapace di fermarsi all’evidenza, scivolando sempre più spesso nel melodramma di scontri all’insegna di passioni assolute o della magniloquente retorica di parole solenni; o quando trasforma gli eventi in commedia, senza avvedersi che, nella commedia, prima o poi cala il sipario.

venerdì 13 gennaio 2017

Il colore bianco che dicono

di Giovanni Muzi

Venuta da un punto luce
a un esiguo acciottolato di paese,
da un lato di un palazzo medievale,
sospese le sorprese
compresa agli altri e

al setting che riprese le distanze,
lontana, a una stretta di mano
sorrise.
Lì si fermò a un’istantanea di gruppo
si stagliò per sua natura, l’altura
sciolte le nevi, l’arsura

smette.

La primavera arriverà

di Marina Zinzani
(Commento di Angelo Perrone)

Soldato stanco
il gelo nel cuore
il freddo nelle ossa
statua sotto la neve
inutili battaglie hai combattuto
soldato stanco
di persone, di luoghi
di ricerche, di affanni
di vita scivolata in mille rivoli
senza che nulla resti fra le mani
soldato stanco
scongelare il corpo
togliersi le armature inutili, sono state inutili
è l’unica via
la primavera arriverà
canto di uccelli
e pesci nell’acqua
e allora dimenticherai
immerso in un nuovo tepore.

giovedì 12 gennaio 2017

Danza della vita

Come una danza la vita nella ricerca di sé

di Sonia Scarpante

Non rinuncio più a me stessa,
miro a guardarmi con occhi vigili
e memore del tempo che mi ha costruita
lascio passi pregni dietro me
e incalzo la Vita
che desidero far mia con lo sguardo profuso
di silenzi debordanti,
con quella danza su cui il mio corpo indugia
come se da essa ogni mia piccola cellula
ne traesse conforto e sazietà.

Perdersi, per ritrovarsi

Ritratto di Silvana Cenni, Felice Casorati, 1922.
di Marina Zinzani

Perdersi in un drappeggio
fiori e forme di eleganza raffinata
perdersi dietro uno sguardo sognante
o nella brezza di un mattino
o fra i colori di un quadro
perdersi in una buona idea
o nella poesia trovata
fra i giorni, fra il grigio
perdersi fra i silenzi
e poi trovare le parole giuste
perdersi nelle stanze riempite
da una passione, una passione
perdersi sulla linea sottile
su cui stanno le cose magiche
sussurri percepiti di anime lontane
perdersi fra libri, fiori, finestre aperte
comprendere
e richiamare la pace dal profondo
nel silenzio percorso da note antiche
a lungo cercate.

mercoledì 11 gennaio 2017

Un sussurro mi suggerisce il tuo viso

di Paolo Brondi

Ti vedo, ci sono
petali rosa sul disegno
del tuo viso
e fili  minuti di tempo
sospeso in raggi di luce
Posso dirti in sussurro
che di tutto e di tutto
è rimasto senza limiti
e pesi un amore che
nulla ti chiede, nulla

lunedì 9 gennaio 2017

Morire di freddo

di Marina Zinzani

(ap) Il freddo che sentiamo ci sembra insopportabile, ma intollerabile moralmente è quel declino che porta l’uomo sulla strada, la perdita di tutte le radici.

La mia vita doveva andare diversamente. E’ inutile dirlo ora, pensarlo. E’ inutile guardare indietro, nel passato di un altro uomo.
Sono stato un altro uomo. Sono stato un uomo che usciva tutte le mattine per andare a lavorare, e che aveva un lavoro che gli piaceva, tutto sommato.

giovedì 5 gennaio 2017

Parole, per raccontare emozioni

di Sonia Scarpante *
(ap) La scrittura come analisi di se stessi, interpretazione delle proprie emozioni, recupero delle energie smarrite: un viaggio interiore faticoso ed impegnativo ma efficace, ed utile. Nel quale non è dato solo apprendere delle tecniche ma si cerca in primo luogo una cura di sé, delle ferite che accompagnano i nostri passi quotidiani, una elaborazione dei propri “lutti”, per liberare alla fine le forze che custodiamo e che ci possono aiutare a ritrovare un equilibrio, a crescere come persone. Non di rado, ad essere anche felici. Un lavoro individuale e collettivo condotto dall’autrice nel suo blog, nei testi che scrive, nei corsi che organizza.

Perché parlo di Scrittura terapeutica? Quali motivazioni mi spingono a farlo?
Parlo di scrittura terapeutica perché il mio inizio di vita nuova parte proprio dalla mia autobiografia Lettere ad un interlocutore reale.
Che cosa mi ha insegnato quel viaggio autobiografico?
Che la scrittura è veramente un mezzo potente, un aiuto fondamentale per chi è alla ricerca di un miglior equilibrio interiore.

Di corsa, con il numero 95

di Lucia Bolognani

La domenica della mia prima mezza maratona era una fresca giornata di settembre, il cielo di un bel blu intenso di quelli che avvicinano le immagini delle montagne come se le potessi toccare con mano. La frenesia con cui la moltitudine di persone si apprestava a prepararsi alla linea di partenza aumentava in me l'adrenalina come se già non fosse abbastanza.

martedì 3 gennaio 2017

A volto scoperto

di Marina Zinzani
(Guardando il quadro Le Maschere, 1922, di Felice Casorati)

E’ puro il volto del bambino, sembra di latte la sua pelle, latte della madre, primo nutrimento della vita. Sarà un ricordo, quella pelle candida, foto di un album in un cassetto. Ci sono maschere pronte per essere indossate, prigioni silenziose in cui la pelle non respira, non trova il nutrimento dell’aria fresca e dell’ossigeno.
Si costruiscono immagini di sé, alla meglio, e terribile, tortuoso, è il percorso per togliersi quelle maschere, il pensiero prestabilito degli altri su chi siamo, su come siamo. Rimane poco, di quel bambino. Qualche sogno, qualche emozione segreta.

Il domani che ci attende

di Sonia Scarpante

Si cammina verso un anno 
che vorremmo aperto al cuore
con melodie incastonate
in anni turgidi.
Si procede a tastoni
con occhi affaticati
da carichi di vita inespresse
e lungimiranti per passioni avide ancora 
di poesie realizzabili.

lunedì 2 gennaio 2017

Pioggia che brilla chiara

di Paolo Brondi

Piove, felice è il verde
dei teneri prati, con passeri in grido
e sussurro di recenti memorie
Mi guardi, i tuoi occhi sono laghi
di gioia, hai occhi come luci d’amore
pioggia che brilla chiara sul grigiore
del giorno, percorso da lampi
inebrianti dalle tue labbra di lampone
catene che mi stringono dentro
in un sogno, in nostalgiche
frange d’estate