venerdì 29 novembre 2019

Black Friday

Il giorno degli acquisti sfrenati, la corsa allo sconto. La ricerca di emozioni e il valore delle cose

di Marina Zinzani

Si vedono ovunque pubblicità sul Black Friday, la rincorsa agli acquisti che può fare risparmiare e di molto. Cosa buona, naturalmente. Certo, viene il sospetto che da questa frenesia venga fuori anche un acquisto di cui non si necessita, che quello che si cerca, spesso, nello shopping è l'acquisto di un'emozione. Si può avere, non c'è dubbio. Un abito, un trucco, un televisore possono dare un certo brio, quando si portano a casa.

Scacco matto

Un gesto improvviso quel bacio scambiato in strada. Proprio durante giornate di festa come queste: profumi di dolci, musiche di sottofondo. Avvolto da ricordi

di Maria Laura Di Forti

Baciami, amore. Glielo chiese improvvisamente prendendole il viso tra le mani, e lei si sentì avvolta in una calda coperta. Il loro primo bacio. Era Natale e loro erano giovani, belli e lei era felice. Lo baciò subito, per strada, senza riflettere, e sentì il profumo di biscotti al miele e cannella provenire dalla pasticceria all’angolo, e quel bacio dato così, senza neanche un’esitazione, sapeva di miele e cannella, era dolce e caldo e nutriva ogni necessità.

Strani sogni

Pensieri persistenti che si trasformano, complice la notte. Diventano incubi, qualche volta vere ossessioni. E non ti lasciano più in pace

di Davide Morelli

Può darsi che arrivino da un istante all'altro. Ho chiuso tutte le porte e le persiane. Ho chiuso tutto a doppia mandata. Ho messo anche tutti i chiavistelli. Alle finestre del garage ci sono anche le inferriate. Tutto è chiuso, però c'è uno svantaggio: è notte fonda e tutto il vicinato dorme. Nessuno potrebbe aiutarmi. Inoltre la caserma dei carabinieri è distante. Casa mia è un posto fuori mano. Probabilmente arriverebbero in ritardo.

giovedì 28 novembre 2019

Svelto di parola

In un lembo immaginario della Sardegna, il ribelle Ranieri se ne va di casa, libero da costrizioni. Come sbarca il lunario? Un lavoro con i braccianti. Ma forse è solo una diceria

di Bianca Mannu
(Tratto dal libro Da Nonna Annetta, ed. La Riflessione, 2011)

Ranieri era nato povero e primo di una numerosa schiera di fratelli minori. Sua madre, rimasta vedova e senza terra, doveva faticare non poco per accudire altri cinque mocciosi, la sola eredità che il marito le avesse lasciato. Rimediava la sopravvivenza lavando al fiume la biancheria di numerose famiglie benestanti, compresa quella di nonna Annetta. Ma neppure con un po’ d’orto e di galline ovaiole campava.

mercoledì 27 novembre 2019

In fondo era un rompiballe

Storie di paese: il caso di Arrigo che si era messo contro i notabili. Lo fecero passare per disturbato mentale, si ammalò e morì in solitudine

di Davide Morelli

Era una giornata uggiosa di inverno. La pioggia cadeva fitta. La nebbia non si diradava e continuava ad avvolgere ogni cosa. Di tanto in tanto si udiva il latrato sempre dello stesso cane randagio. I due soci ascoltavano nel loro ufficio lo scrosciare della pioggia e i tuoni. Il loro amico medico era venuto a trovarli. Di lui si potevano fidare ciecamente. Potevano parlare di tutto.

Telefono amico

In una residenza per anziani, la vita di chi vi lavora. La lontananza da casa, le difficoltà del lavoro e l’inserimento in realtà sconosciute.

di Marina Zinzani

Le tormente nella neve, le estati e la siccità, la malinconia delle sere di gennaio, il vaso di gerani appassito, perché senz’acqua.
Era tutto un insieme di sensazioni, fantasmi quasi, notizie di giornali vecchi e pensieri che vagavano da soli, in un labirinto, senza trovare più la via d’uscita. Rosa era nel suo mondo, parallelo.

martedì 26 novembre 2019

Ritorna la Storia, sui banchi di scuola

Il ripristino della Storia come materia della maturità 2020 è il risultato di una battaglia culturale condivisa: il sapere critico è un “bene comune”, fondamento del vivere civile e della scuola, come istituzione formativa

 (ap *) La Storia è di nuovo argomento della prima prova di Italiano agli esami di maturità del giugno 2020. Dopo un anno di assenza (era stata abolita dal precedente ministro leghista dell’Istruzione, Bussetti), si cambia rotta, e anche la traccia storica sarà proposta agli studenti. Un ripensamento doveroso, e indispensabile, il cui significato va oltre i problemi organizzativi degli studi scolastici.

A zonzo, finalmente

La Camera degli sposi, detta "picta", a Mantova (A. Mantegna)
Parla un putto della “Camera degli sposi” di Andrea Mantegna, a Mantova: bello, celebrato, famoso. Da secoli immobile. Sarebbe bello andarsene in giro

di Davide Morelli

È da secoli che vivo in un castello. "Abito" in un dipinto in una volta del soffitto. A essere esatti mi trovo in un oculo aperto, che raffigura in modo illusorio il cielo. Sono uno dei putti che si sporge, appoggiato alla balaustra. Me ne sto accanto ad altri putti, una dama, delle ragazze. C'è anche un putto intento ad orinare. Io sarò sempre un pargolo nudo alato, messo lì per un fine meramente decorativo e senza un preciso significato simbolico.

Veli

E’ lo stesso il mondo in cui entrare: ma con un’altra lingua

di Maria Cristina Capitoni

Non può rientrare
perché non ha memorizzato
il linguaggio adeguato
sì che quel mondo adesso
gli appare inconsueto
invece è lo stesso
diverso livello
ma pari contesto

lunedì 25 novembre 2019

L'eroe e il silenzio

Il caso Dreyfus, la giustizia e la verità: uomini alle prese con la loro coscienza

di Marina Zinzani
(Commento al film L’ufficiale e la spia di Roman Polanski)

La ricostruzione dell’affare Dreyfus, nel film “L’ufficiale e la spia” di Roman Polanski, porta lo spettatore in una sorta di macchina del tempo. Sembra di essere in quegli anni, che partono dal 1894, in un ideale immaginario più gentile di oggi, suggerito così tante volte dalla pittura impressionista.

domenica 24 novembre 2019

Di colpo, senza parole

Le 10 parole più frequenti (da Booktobook, Rizzoli)
Un’ipotesi: la vita senza parole? Non ci basterebbero segni o gesti, privi di spiegazione. Impossibile esprimere pensieri e comunicare con altri. Ricordiamolo, quando ci capita di maltrattarle, le parole

di Davide Morelli

Un bel giorno scomparvero le parole. Si sentirono bistrattate, male utilizzate, talvolta strumentalizzate, talvolta incomprese, quasi sempre sottovalutate in un mondo ormai dove gli uomini davano importanza solo alle immagini e ai numeri. Gli uomini rimasero così senza linguaggio. Provavano a parlare, ma la loro voce non riusciva più ad articolare parole. Solo suoni incomprensibili.

In ombra

La condizione delle donne: come operaie addette alla catena della vita

di Bianca Mannu

Io / noi
che inesistiamo
erbe basse
vivendo stente
nei campi bradi
casuale foraggio
di fauna senza nome
senza numi o feticci
sia pure clandestini

Dopo quattro mesi

Il difficile viaggio verso l’emancipazione di un popolo

di Ho Chi Minh
(Tratto dal Diario dal carcere Garzanti ed., poesia proposta da Bianca Mannu)

“Un giorno di carcere
mille anni fuori!”
questo antico proverbio
non è vana parola!
Quattro mesi inumani
In fondo a questo carcere
sono più di dieci anni
passati sul mio corpo

sabato 23 novembre 2019

In incognita a Varsavia

Lettrice in treno di Edward Hopper
La finzione, non solo sul palcoscenico. Nei panni dell’esordiente Erika, si presenta una famosa attrice di teatro, è Rita “la rossa”. Per sfida o curiosità

di Giovanna Vannini

La stazione centrale di Berlino era appena passata. Il convoglio aveva ripreso il suo viaggio attraverso il tramonto. Quando il capotreno avesse annunciato la prossima fermata, sarebbe stato notte fonda. Tra cinque ore Varsavia. Mi persi, mi immersi, feci finta: di leggere, di capire, di memorizzare.

venerdì 22 novembre 2019

La maestra

Racconti dedicati a figure moderne e antichissime. Evocano suggestioni e pongono interrogativi. Oggi, La maestra.

di Laura Maria Di Forti
(Introduzione di Angelo Perrone)

(ap) Dai primi anni di vita, a quelli della maturità, e ancora oltre. Un impegno per i giovani, un lavoro per gli insegnanti di ogni livello. Entrambi durano sempre diversi anni; per i ragazzi corrispondono all’intero ciclo di studi, o per chi vi si dedica per professione addirittura all’intera esistenza lavorativa. Tempi lunghi in cui si mescolano fatica ed esaltazione, attesa paziente e impegno continuo. Nell’esperienza quotidiana, talvolta, anche negligenze, errori, trascuratezze.

L'inconscio così misterioso

Champ de Blè aux Corbeaux di V. Van Gogh
Nevrosi, traumi, complessi, problemi sessuali. Parti oscure che la psicologia cerca di comprendere. Ci salverà la parola? In fondo Hitler non si sarebbe mai fatto psicanalizzare. E fece bruciare i libri di Sigmund Freud

di Davide Morelli

La vera causa della nevrosi non è il trauma sessuale, come riteneva Freud. L'isteria è scomparsa da decenni. Per alcuni è stata una invenzione di Freud. È ormai pacifico che si può parlare di pansessualismo per quel che riguarda la dottrina freudiana.  La psicanalisi non riesce a curare la schizofrenia, per il cui trattamento sono necessari i farmaci.

L'ora del Vespro

Vicoli antichi: luoghi di incontro, di risonanze personali e di magiche atmosfere

di Paolo Brondi

Nicola aveva compiuto il viaggio di ritorno portandosi dentro i colori della città appena lasciata e la dolce memoria di lei. Roberta, fin dal primo mattino, lo aveva guidato per vicoli ridondanti di vita, dispiegati in miriadi di forme, di luci e sorprendenti rifacimenti di realtà, soprattutto di quella dell’immaginario religioso, reso prorompente oggettistica, sublimata rispetto all’intrinseca venalità, per genialità compositiva e maestria coloristica, profusa sui vari banchetti della fiera, gravitanti sul centro di vie ombreggiate da vetusti palazzi e azzurrate nel fondo per sprazzi di mare, caldi alla vista.

giovedì 21 novembre 2019

Luci nella nebbia

L’incontro con gli altri: caleidoscopio di sensazioni

di Maria Cristina Capitoni

Perché le cose certe
provengono da te
non ci son dubbi
nella nebbia o in pieno buio
sei tu che seguo non me
senza guardarmi intorno
ecco perché tutto il freddo
di questa notte
diventa giorno.

mercoledì 20 novembre 2019

In volo

Essere o sentirsi diversi: ma qual è la “normalità”? Vincere i pregiudizi e le paure

di Laura Maria Di Forti

Ho fatto un sogno.
Un miscuglio di frasi
e di sussurri imbarazzanti,
frasi non dette
e sguardi di sguincio
come di chi sta tramando.

Rialzarsi

Inciampare, e provare a ricominciare

di Marina Zinzani

Ci si solleva delle volte
si cade 
si ha paura
si riprende a camminare
guardando il cielo.

Desolazione

di Paolo Brondi

C’è qui un tarlo che  rode
Il legno della mia vita
Scopro sulla mia terra
Ogni giorno
Lacrime gialle di segatura

lunedì 18 novembre 2019

Cadenze

Una strana nenia ci accompagna, interrotta da tormenti e sussulti

di Maria Cristina Capitoni

Lasciami qui
che ti conviene
a spasso in queste note
sorde e ripetute
ci sto bene
cantilena più che melodia
lascia che sia ciò che doveva
compresi i giorni pieni di tormenti
perché non avrebbe potuto essere altrimenti

Sapere di sé

Un mondo oscuro pieno di incognite, quello che ci circonda: dal mistero delle cose alla rivelazione del loro senso

di Davide Morelli

Non so se il mio volto
ha una sua ontologia.
Non so se ogni mio gesto
è una pura tautologia.
Non so se le tue labbra
hanno la stessa consistenza
di frasi di circostanza,
pronte ad ogni evenienza.

Vuoto

di Paolo Brondi

Come rose sfiorite
Il tempo vuoto di te

domenica 17 novembre 2019

Allerta anche a Pisa

(foto ap)

Ho Chi Minh city, il viaggio verso il futuro

Vietnam. Ho Chi Minh City, la vecchia Saigon, sta affrontando una complicata transizione. Dall’arretratezza del passato al benessere della società moderna. Stridente il contrasto tra antico e moderno, povertà e ricchezza

di Laura Maria Di Forti

Ho Chi Minh City è la città più popolosa e più produttiva del Vietnam e, rispetto ad Hanoi, più moderna, meno legata alle tradizioni e molto più alla moda.
Dall’aereo, qualche minuto prima dell’atterraggio, si vede una distesa immensa di case basse e piccole. Sono le propaggini, le frange esterne della città. Poi, quando si scende dall’aereo e si percorre il tragitto per arrivare ai taxi, si vedono le giovani hostess nel loro elegante costume tradizionale, l’Ao dai (si pronuncia Ao sai), una tunica di seta aperta sui fianchi e portata sopra i pantaloni, che bene si adatta alla figura minuta e snella delle donne vietnamite.

sabato 16 novembre 2019

Senza meraviglia

Smarrita la capacità di cogliere cose importanti. Ma anche questo avrà termine

di Davide Morelli

Ci accorgiamo forse 
dei fili d’erba che crescono, 
dell’edera 
che si attorciglia e si abbarbica, 
di nuove infiorescenze 
o della linfa che scorre?

Poi

Il futuro, ignoto e pieno di paure

di Paolo Brondi

Le tue mani, le mie
Lungo il sentiero assolato
Dal silenzio pesante
Del poi

Bussola

L’orizzonte racchiuso in un punto: in mezzo al disordine e alla confusione

di Maria Cristina Capitoni

È l’ideale suo che percepii
si impose d’improvviso
e prese forma in petto
senza lasciar spazio ad altro
che non fosse me
Iniziò così
quell’essere fedele
al non so che

Venezia, così sola

La bellezza oltraggiata dalle calamità e dall’incuria dell’uomo

di Marina Zinzani

Le fragilità della pietra
della storia
acqua che arriva
San Marco e i tesori
conservare la bellezza lasciata
acqua che sale
si sbriciola il futuro
per le macerie umane.

venerdì 15 novembre 2019

Dopo di noi

I nostri piccoli passi oggi, quelli degli altri dopo, in un susseguirsi di momenti destinati all’oblio

di Davide Morelli

Dopo di noi ci saranno altri

esattamente come noi,

che cercheranno un senso compiuto

alle cose e si accontenteranno

di vivere l’ordinaria amministrazione

degli eventi e degli orizzonti.


Beethoven, silenzio stasera

Momenti di silenzio che ci accompagnano

di Marina Zinzani

Il vecchio che sale le scale a fatica
la nube che nasconde il sole
il risveglio e un pensiero che preoccupa
l’acqua sul viso la mattina

Onda

Il tempo nascosto dietro la spuma

di Paolo Brondi

Il tempo scorre
Lento
Onda sul fondo
Di un orizzonte
Senza luce

giovedì 14 novembre 2019

Un americano in paese

La vita a Gèsoli, l’immaginario paese della Sardegna: il legame tra Nino e l’ “Americano”, come veniva chiamato il figlio di Pinotta Ghisu, la bottegaia

di Bianca Mannu

Quando, ormai da fanciulla, mettendomi in mano il serbatoio della pompetta del flit, nonna Annetta mi mandava a comprare un quarto di ddt, aggiungeva: “Vai da Pinotta Ghisu, eh!”. Allora io, di rincalzo, vociavo: “Dall’Americano?”.