mercoledì 17 gennaio 2018

Dolores O’Riordan: proteggersi da soli

Una storia di abusi, forse la depressione, il fascino della musica, e il ritorno negli spazi verdi sicuri della sua Irlanda: la giovane vita di Dolores

di Marina Zinzani

«E’ vero ciò che la gente dice: “Dio protegge chi si aiuta da sé, a proprio modo”.  E spesso mi sono chiesta “Chi protegge coloro che non riescono a proteggersi da soli?”» Fee Fi Fo (The Cranberries)
Dolores O’ Riordan, la cantante dei “Cranberries” ha parlato in alcune interviste del suo buco nero, iniziato quando da bambina ha subito molestie da un amico di famiglia, molestie durate anni. Forse da lì sono partiti i suoi disturbi, l’anoressia, il disturbo bipolare, la depressione, il disagio di vivere che le aveva fatto pensare al suicidio.
Ha parlato anche del suo dedicarsi alla musica, allo scrivere canzoni come una cura. Musica come forma artistica che tocca linguaggi dell’anima che sono comprensibili, in una sorta di tam tam misterioso che rende la vita più interessante, più piacevole, e fa sentire una voce amica, come rimedio per malinconie, ma anche per sottolineare le giornate piene di sole.
“Dio protegge chi si aiuta da sé” è una frase dura, inquietante: perché si sa la storia che c’è dietro, e il testo, terribile, deve essere un monito. Non si sa per cosa: per dimenticare, per punire, per elevarci.
46 anni sono pochi per andarsene. Forse la sua anima stanca, che aveva tanto sofferto, si è arresa. Restano le sue canzoni, la sua storia. E forse molto altro.

1 commento:

  1. ...la sua voce, leggera come il rincorrersi di nuvole nei cieli d'Irlanda, terra oscura e meravigliosa. Grazie Dolores, per tutto, buon rientro.

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