domenica 29 giugno 2025

Stupore

Assentiva da fermo, l'aria compresa,
facile, sì, la loro presenza, promessa
di un quieto scorrere, senza pretesa.
Ma nell'intimo, improvviso, un calore
sbocciò, un affetto, un ignoto stupore.
Sentimento sbaragliato, che irrompeva,
svelando un inatteso e dolce fervore.

sabato 28 giugno 2025

«Pronto a uccidere», la frase shock

(Angelo Perrone) La dichiarazione "Sono pronto a uccidere per lei, signore", attribuita da Donald Trump a Dan Caine, Capo degli Stati Maggiori Riuniti USA, solleva serie questioni etiche e giuridiche. Se interpretata alla lettera, la frase implica una disponibilità a ignorare i principi fondamentali del diritto internazionale che regolano l'uso della forza.
I militari sono strettamente vincolati dalle leggi di guerra e dal diritto umanitario. Devono distinguere tra civili e combattenti, usare forza proporzionata, evitare danni collaterali e rifiutare attacchi indiscriminati o mezzi proibiti come la tortura.

venerdì 27 giugno 2025

Fotografie

di Marina Zinzani

Le foto parlano di persone, famiglie, tempi che furono. Parlano della gioia di stare insieme, di una condivisione. È il fissare quello che non è possibile fissare, il tentativo di trattenere un'emozione.
Tutto passa, le foto, con le loro storie, si ripongono nei cassetti. Quando si ha voglia di rivederle, ci si abbandona ad un dolce sorriso: la gioia di un amore, i viaggi assieme, un pranzo nuziale, la nascita di un figlio, i suoi primi passi, il piccolo che cresce.

mercoledì 25 giugno 2025

L'urgenza come sistema

(Adnkronos)
(Altre riflessioni in "100 Meloni", Critica liberale, 25.6.25)

(Angelo Perrone) Il Governo Meloni ha superato i cento decreti legge, mantenendo una media mensile di 3,03, in linea con i governi precedenti. Questo dato, puramente numerico, evidenzia una tendenza che va ben oltre la statistica: l'uso del decreto legge, strumento costituzionale per "casi straordinari di necessità e urgenza", si è trasformato in una modalità ordinaria di legiferare. La vasta gamma di materie affrontate, dall'Anti-Rave all'ex Ilva, ne è la prova. A questa rapidità si contrappone però un'alta percentuale di decreti decaduti (12 su 100), rendendo inefficaci molte iniziative.

martedì 24 giugno 2025

Il selficidio dell'arte

(La Nazione)
(Angelo Perrone) È sconcertante assistere a un episodio come quello accaduto agli Uffizi. Un dipinto del '700, testimone di secoli di storia e bellezza, danneggiato non da un atto vandalico consapevole, ma dall'assurdità di un selfie.
Questo evento, grottesco nella sua genesi, è un sintomo del declino della responsabilità individuale di fronte al culto dell'immagine.

lunedì 23 giugno 2025

Overtourism

(Fontana di Trevi)
di Marina Zinzani

Overtourism è una parola che si sente spesso ultimamente. Un fenomeno che c’era già prima, ma ora si evidenzia di più, soprattutto quando ci sono dei ponti, dei giorni di festa, e in estate. Un turismo fatto di così tante persone che invadono un luogo, per cui diventa difficile camminare, trovare un parcheggio, ammirare in santa pace un panorama, per non parlare di file interminabili ai musei e nei ristoranti.

domenica 22 giugno 2025

La bellezza e il bene

(Vincent Van Gogh)
di Marina Zinzani

“Penso sempre che il modo migliore per conoscere Dio sia amare tante cose: ama un amico, una moglie, una cosa, quello che vuoi, ma con una nobile e profonda empatia interiore, con forza, intelligenza, e cercando costantemente di apprendere di più, meglio e più intensamente. È questo che conduce a Dio: questo che dona una fede incrollabile.” (Vincent Van Gogh)

Van Gogh scrive anche “Se qualcuno ama Rembrandt, e lo ama profondamente, saprà che Dio esiste e crederà in Lui.”

venerdì 20 giugno 2025

Donne e codici, oltre la propaganda

(Angelo Perrone) Ottanta docenti giuriste si sono opposte all'introduzione di un reato autonomo di femminicidio. Il loro appello, apparentemente controintuitivo per la provenienza dal genere femminile, evidenzia che un simile provvedimento non ha ridotto gli omicidi di donne dove già applicato.
Le esperte sottolineano i diversi aspetti critici della proposta. Superando schematismi di genere, sottolineano l'inutilità sanzionatoria della norma, poiché il codice penale già prevede pene massime tramite aggravanti esistenti. Temono inoltre problemi di determinatezza e coerenza con il principio di uguaglianza.

giovedì 19 giugno 2025

La crisi della partecipazione, il caso referendum

(Altre riflessioni in Disaffezione e referendum, Critica liberale, 16.6.25)

(Angelo Perrone) La bassa affluenza ai referendum rivela una crisi profonda nella partecipazione politica in Italia, sintomo di una disaffezione popolare che si estende a molte democrazie occidentali. Questa assenza di voto non è semplice pigrizia, ma un eloquente segnale di sfiducia nella politica e nella sua capacità di rappresentanza, come dimostrano i recenti referendum con affluenze spesso sotto le soglie di validità.

mercoledì 18 giugno 2025

10 giugno, un principio di Giustizia

(Altre riflessioni in Il pericolo per l'imparzialità della giustizia, Critica liberale, 18.6.25)

(Angelo Perrone) La riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati voluta da governo Meloni-Nordio mina l'unitarietà della giurisdizione e l'imparzialità delle decisioni giudiziarie. Non è una mera riorganizzazione, ma un intervento che intacca il cuore dell'amministrazione della giustizia italiana, La recente protesta delle toghe, anche a Roma, Milano e Bari lo scorso 10 giugno, evidenzia il rischio per la capacità di amministrare la giustizia nell'esclusivo interesse della collettività.

martedì 17 giugno 2025

Misteri della città

(Vincent Van Gogh)
(Angelo Perrone)

Dolcezza urbana, un soffio gentile ci avvolge,
tra muri antichi l'anima si scioglie.
Sui picchi, il cuor non sa di quest'arte,
là, dove il sasso insegna un'altra parte.
Qui, illusioni e lievi carezze ci sfiorano,
sentimenti effimeri che l'aria celebra.

venerdì 13 giugno 2025

La follia della guerra

di Marina Zinzani

(Prefazione di Angelo Perrone) Questa poesia è un abbraccio in versi, un soffio di speranza dedicato al piccolo Adam e a sua madre, giunti a Milano da Gaza. Adam, unico superstite di una strage che ha spezzato un'intera famiglia, porta sul corpo e nell'anima le ferite di un conflitto indicibile. La poesia è un tentativo di dare voce al dolore muto di chi fugge da un orrore troppo grande, ma anche alla forza indomita di una madre che, pur nel lutto, cerca la guarigione e un nuovo inizio per il suo bambino. È un invito a riflettere sulle ferite invisibili e visibili che la violenza lascia, e sulla necessità di accogliere chi cerca rifugio e cura.