martedì 31 marzo 2020

Tempo presente

Il presente pieno di angosce: una vita mossa da vendetta e ingiustizia. Così radicate sono le catene, ma potrebbe bastare il nulla a spezzarle

di Bianca Mannu

Si sopravvive - quando si sopravvive -
come in un cattivo sogno -
quasi che le ragioni postume
di coloro che non poterono mostrarle
si fossero animate nei viventi

Quello che si impara dall'epidemia

Rinchiusi in casa ci sentiamo più vicini agli altri, forse ci rendiamo conto che avevamo smarrito l’orientamento

di un lettore di Pagine Letterarie
(Commento a Il mondo che rinascerà, PL, 27/3/20)

Strano il mondo, ora che siamo "rinchiusi" siamo invece tutti più vicini. Ci saremo resi conto che l'egoismo è dannoso? Che non è giusto non pensare anche agli altri quando noi stiamo bene di salute, in famiglia, col lavoro? Ci saremo accorti che #lunionefalaforza e che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme?

Progettualità

Abbiamo bisogno della clausura per scoprire che le margherite sono belle? Tutto è cambiato con il coronavirus, dovremmo riflettere: ci è mancato uno sguardo oltre il presente

di Marina Zinzani

“Per ottenere la felicità, dovremmo accertarci di non restare mai senza un obiettivo importante.” (Florence Nightingale). Quest’anno è il bicentenario della nascita di Florence Nightingale, una donna che si può definire un faro, quando si parla di assistenza infermieristica.

lunedì 30 marzo 2020

Essere audaci

Garfagnana (foto ap)

Essere audaci, oggi. Lo ripetono papa Francesco e il presidente Mattarella: l’invito a dare valore alla nostra fatica e a trasformarla in risorsa

di Sonia Scarpante

Alessandro Baricco ha parlato in un suo articolo dell’importanza di essere oggi audaci. Ed io mi affianco a lui perché questa riscoperta della nostra umanità dovrà divenire sempre più valore, forza lavoro del nostro domani, un punto di riferimento fondamentale su cui noi costruiremo castelli, erigeremo comunità di speranza.

Una guerra anche questa?

Guerra è la parola che ripetiamo a proposito del coronavirus: evoca l’annuncio  tragico del 1940 a piazza Venezia. Oggi, un’altra guerra non voluta da nessuno: tutti in trincea. Forse da soli e senza alleati

di Laura Maria Di Forti

Avevo sentito la notizia alla radio. Era nell’aria da tempo, questo è certo, ma ascoltare quella parola, ecco, fu per me raggelante. Sentii un brivido corrermi dappertutto, percepii chiaramente il mio cuore battere forte per la paura.

domenica 29 marzo 2020

La solitudine di Papa Francesco

Le immagini di papa Francesco nella Roma deserta per il coronavirus appartengono ad un'epoca impaurita dal contagio. Eppure la presenza solitaria del papa ricorda che ci sono molti modi per essere vicini, e che c’è una distanza che esprime solidarietà e partecipazione

(ap) Papa Francesco, solo nella grande piazza di San Pietro a Roma, svuotata dal virus. Un’immagine piena di suggestione, che racchiude i significati più sconvolgenti di questa epidemia. Il pericolo del contagio, la necessità della lontananza fisica per sfuggire alla contaminazione, e provare così a venirne a capo. Un colpo d’occhio sorprendente, che il 27 marzo arriva nelle nostre case, attraverso lo schermo, e che rimane a lungo nella mente.

Il mazzolino per la maestra

Giornate in casa, notizie sul coronavirus, nuovo lavoro da remoto e tanti ricordi: una primavera, un gesto, un momento

di Cristina Podestà

La televisione che parla, nessuno la ascolta. Il ticchettio costante delle tastiere dei computer, un lontano suono di voce che proviene dall’altra stanza, suono metallico di Skype. Lezione online. E intorno il nulla.

Ombre

Il gioco sottile di nascondersi alla luce

di Giovanna Vannini

Nelle ombre, l’eclissi. Hanno perso il controllo, si son fatte più nere, più nette. Hanno ceduto i colori al grigio in avanzata, s’è fatto freddo dove era tepore. Ligia ai veti non ho dato occhi al sole.

Sguardi

Fregene (foto ap)
Un filo di speranza in quegli occhi di mare

di Maria Turtura

Questi occhi che hai
non dimenticati
con dentro un'ombra
di mare del Nord tempestoso
che cosa guardano stasera
nel tuo freddo paese, amico,
mentre io mi ricordo
di una luce sul lago e di una
esile speranza, così esile
come solo può essere
un amore al principio.

sabato 28 marzo 2020

Ore serene

Fregene (foto ap)
Il presente che ci spinge a ricordare i momenti di serenità vissuti

di Marina Zinzani

Guardare al passato
felicità sfuggente
una gita al mare
in un giorno di sole 
pranzo al ristorante
i primi tepori
l'estate nell'aria

Dissolvenze

Svaniscono rapidamente le cose che ci consolano

di Davide Morelli

Speranza ed attesa,
nostre uniche consolazioni,
mentre cerchi concentrici
si dissolvono nell'acqua.
Il mondo - mi dicevo - deve
essere un panottico, il cui grande
carceriere deve essere Dio o il caos.

venerdì 27 marzo 2020

Il mondo che rinascerà

Quando si potrà parlare di un “dopo”? Siamo lontani purtroppo dall’uscire dal coronavirus. Cominciare ad immaginare il futuro e a prepararlo. Saranno necessari cambiamenti negli stili di vita, nel modo di interpretare le priorità. Dobbiamo fare tesoro di quanto ci insegna questa esperienza contro la paura e il dolore

(ap*) “Nulla sarà più come prima”, sentiamo dire in giro, e lo pensiamo anche noi. Vallo a sapere quando accadrà, intanto. Un pensiero che genera ansia. Nessuno è in grado di prevederlo, nemmeno gli scienziati che ogni giorno illustrano i misteri del virus e si avventurano nel futuro possibile. Lo fanno in diretta, perché essi stessi fino ad ieri non ne sapevano granché e lo stanno scoprendo solo ora, lentamente.

Oltre l'economia

Il corona virus? Il presidente americano Trump zittisce tutti: la colpa è dei cinesi

di Sonia Scarpante

Il virus è cinese, osserva seccamente Donald Trump. La nostra storia mondiale non può alimentare l’odio. Ci sentiamo così  onnipotenti? Esiste una sensibilità nelle persone che fa la differenza. Vi sono stati  uomini che hanno costruito il bene a e loro va sempre il nostro ringraziamento perché hanno saputo mettersi anche dalla  parte di chi fa più fatica, di chi soffre, di chi arranca nella fatica. Ci sono parole di statisti che ancora accompagnano i libri di storia, la nostra stessa educazione.

giovedì 26 marzo 2020

Noi, come velieri

Le strade sono un deserto, ma salutiamo i vicini con amicizia

di Liana Monti

Buon giorno mondo
Un abbraccio profondo
Pregando
Ascolto i miei pensieri
Osservo le mie paure
E vorrei volentieri
Trasformarli in colorati velieri
Le lacrime sui visi

Fare materassi

Storie di isolamento: chiude una piccola fabbrica con il coronavirus. Ritornerà a fare materassi?

di Marina Zinzani

Gli operai a casa, la ditta chiusa. Due casi di coronavirus fra quegli operai che fanno parte della sua vita ormai, conosce le loro storie, le loro famiglie. Ditta chiusa per chissà quanto tempo, produce materassi la ditta, e lui teme un’altra forma di contagio, che si accompagna a questa fra le persone.

mercoledì 25 marzo 2020

Il modello Italia e gli altri paesi

I paesi europei e l’America, in forte ritardo rispetto all’Italia. Una diversa gestione della sanità. Nel nostro paese, prevale l’impostazione “comunitaria”, incentrata sul principio costituzionale per cui la salute non è solo diritto del cittadino ma interesse di tutta la collettività.

(ap*) Uno sguardo veloce oltre confine. Cosa stanno facendo gli altri paesi, contro il coronavirus? Uniti contro il nemico comune, oppure ognuno per sé e Dio per  tutti? L’impressione è che ci sia una sostanziale sottovalutazione del problema. Nei modi e nei tempi di reazione. E una diversa filosofia dei rapporti tra Stato e cittadino, dinanzi ad una questione fondamentale come la salute.

Il coro troppo unanime

In molti commenti sul coronavirus si avverte una mancanza di senso critico che sa di autoconsolazione: il difetto di memoria sugli errori del passato e sulle questioni sociali irrisolte

di Bianca Mannu

I media e il corona virus. E poi le reazioni degli italiani di fronte a tutte le limitazioni della loro libertà. E’ presente un atteggiamento "patriottico" davvero strabico e rivolto a carezzare una presunta bontà di posizione e di naturale costituzione, attenta ad evitare, a ogni notazione, il più lieve schizzo problematico, volto all'interno o al di fuori. 

Giovani amanti

Occhi di amanti, memoria delle loro radici

di Maria Turtura

Non disturbate questa
bellezza degli amanti giovani
che guardano solo dentro i loro occhi
e vivono come i rami degli alberi
strettamente confusi
alteri e senza presagi
della terra che tiene le loro radici.

Quanto spericolata la vita?

Memoria di canzoni di successo: Vita spericolata di Vasco Rossi. Il senso di libertà e l’inafferrabilità della vita

di Davide Morelli

Vasco Rossi negli anni ottanta porta a Sanremo Vita spericolata che si piazza al penultimo posto ma che vende moltissimo. Inizia il fenomeno del Blasco nazionale. Il titolo esprime la voglia di vivere ed allo stesso tempo l'inespresso di ogni esistenza, tutto ciò che poteva essere stato e non è stato.

martedì 24 marzo 2020

Professione sarta

Storie di isolamento: essere brave sarte oggi. Dai vestiti alla moda alle mascherine, il nuovo versante della creatività lavorativa

di Marina Zinzani

La sarta provetta ha cucito vestiti, pantaloni, con i cartamodelli. La sarta provetta sembra un personaggio dei fumetti, quando vuole fare i vestiti di Carnevale alla sua nipotina, un anno ha creato un abito da principessa da fine del mondo, un altro anno l’ha vestita da cagnolino bianco con macchie nere, una cosa deliziosa.

Tornare al presente

Allegria di un tempo, il salto verso l’oggi

di Maria Cristina Capitoni

Non ho ancora ben capito
se fu quella risata
a riportarmi indietro
o il mio stato d’animo.
Invadente,
fatto sta che fui costretta
ad ascoltar di nuovo quel presente.

Salmastraia

Il miraggio di V. Van Gogh
Il paesaggio assolato, evitato da molti, che suscita sgomento

di Bianca Mannu

Il qua
era stato anche
dove una Quartu di salmastraia
ostendeva
nell’incubo del sole
la polvere accesa
d’un rettilineo pulsante
nell’infinitudine liquida
dell’orizzonte.

Fiume di luce

Tra gole e mulinelli, il corso del fiume: immagini da un sogno

di Paolo Brondi

Ho fatto un sogno che da sveglio ricordo
Ho visto e udito un fiume montano scrosciante
Rumoreggiante con voce di gigante ferito
Tra gole e antri pareva infuriare un’eterna bufera
Fischiava negli anfratti, dentro le forre

lunedì 23 marzo 2020

Iris di marzo

La danza dell’iris nel vento

di Bianca Mannu

Iris di marzo - iris all’indaco.
A svettare dalle crepe di muri solatii
maternamente gonfi di terra e d’acqua.
Danzando ai ritmi del vento
irraggiano elettrici brividi di seta.

In guerra

Tutti dobbiamo dare un contributo in questa guerra contro il nemico invisibile del coronavirus. Gli ospedali alle prese con una prova difficile. Serve forza, per gli altri e per noi stessi

di Sonia Scarpante

Ognuno di noi in questi giorni cerca di darsi da fare nel proprio piccolo per lasciare un contribuito personale nella lotta quotidiana che vede molti di noi impegnati in prima linea.

Appuntamento in casa

Preparativi per un insolito appuntamento in casa

di Andrea Zinzani

Il sole s’irradia sulle grigie finestre, l’uomo sbadiglia e la fiamma del caffè
si accende, la donna dietro le tende si asciuga nella doccia ancor bagnata.

domenica 22 marzo 2020

Il tempo lento che ci fa riscoprire la vita

Come cambia la nostra vita, ora che il coronavirus ci costringe a casa? Rinunce, abitudini stravolte. Anche la riscoperta di interessi e passioni. Ritmi che possono dare nuovo senso alle relazioni e agli affetti: immaginiamo un futuro più positivo

(ap*) Tutti a casa. Molti lo ricorderanno. Era il titolo del film di Alberto Sordi che raccontava il ritorno di alcuni soldati dopo la guerra, un momento fortemente desiderato per anni, e reso amaro dalla sconfitta subita. Il nostro Albertone aveva saputo descrivere da par suo quello stato d’animo intriso di amarezza, delusione, ma anche speranza. Ora invece è la parola d’ordine di tutta un’altra storia. Ha sempre a che fare con una battaglia, ma molto diversa.

Carezze dalla luna

Momenti di vita nel chiuso delle case

di Paolo Brondi

Ora che siamo costretti al chiuso
È bello e consolante la sera
Riaprire una finestra per seguire
Blanda la luna nell’avvolgere
Carezzevole ogni natura
Si può per un poco ridurre
Il male ad un sogno malato

Non dobbiamo dimenticarlo: siamo italiani

Coronavirus: nelle situazioni di difficoltà, emerge il carattere degli italiani. Fantasia, intelligenza, ironia, sorriso, buon umore. Il miracolo è possibile. Alla fine, vuoi mettere un’amatriciana?

di Laura Maria Di Forti

Si dice che è proprio nei momenti di grande difficoltà che l’italiano rivela la sua creatività, il genio sopito, il suo essere speciale, la sua innata capacità di creare meraviglie laddove altri riuscirebbero solo a produrre la mediocrità funzionale.

sabato 21 marzo 2020

Colori in allegria

Personaggi dai colori vibranti nella pittura di Paola Carnevale: ballerine, portatrici di masserizie, amanti: il senso allegro di armonia e di appartenenza ad un destino comune. Così attuale oggi

(ap) «Ho ripreso i pennelli in mano», racconta Paola Carnevale mostrando i suoi ultimi lavori, ora che, rinchiusa in casa nell’epoca del coronavirus, ha più tempo. Prevalgono nelle tele le figure di donne. Esili e quasi evanescenti, incorporee, appena accennate su tela, nelle Ballerine e nelle Donne africane: sembrano perdersi nel vuoto. Oppure più marcate, come nella coppia di Innamorati.

Sarò più felice, dopo


Un quaderno ritrovato per caso diventa un diario in questi giorni di solitudine. Paure, tristezze, speranze di una donna al tempo del coronavirus. Dopo, sarà sicuramente diverso

di Laura Maria Di Forti

Finalmente ho preso il coraggio e ho deciso che scriverò perché voglio utilizzare questo quaderno che possiedo da due anni. L’ho comprato a Firenze in un negozietto bellissimo, vicino a Santa Maria del Fiore, un negozietto che sapeva di carta e di antico, di lettere scritte da amanti e di sogni che si confidano all’inchiostro.

venerdì 20 marzo 2020

Occhi nella notte

L’amore, nei piccoli momenti che lo rendono grande

di Maria Turtura

Noi ci amammo poveramente.
Solo una luce di fanali
una tiepida pioggia
nella città di notte, e poco altro
ci diedero per amarci. Ma noi fummo
per il distacco e il ricordo

Città vuote

L’immagine delle città italiane in questi giorni: solitarie ed irreali, eppure sottilmente affascinanti

di Laura Maria Di Forti

Le città italiane in questi giorni: spettrali, solitarie, quasi irreali e sicuramente insolite, anche affascinanti, però. Certo noi, abituati alla vita frenetica, ai rumori del traffico e alla presenza di gente per strada a tutte le ore del giorno, vedendo quelle immagini di viali  e piazze prive di macchine e di esseri umani, abbiamo l'impressione netta e terrificante di un'apocalisse.

Confessarsi

Storie di isolamento: l’appuntamento in chiesa, per chi è anziano

di Marina Zinzani

Non si può andare a messa, non è consigliato, è cosa inopportuna. Non si può andare in chiesa, anche quella è cosa sconsigliata, ai tempi del Coronavirus. Anche solo per pregare, in silenzio, a debita distanza uno dall’altro.

giovedì 19 marzo 2020

Il 159° anniversario dell'Unità d'Italia, occasione di solidarietà contro il coronavirus

Niente celebrazioni per la festa nazionale, solo un ricordo: un richiamo alla collaborazione e alla responsabilità in questo momento difficile. Accanto alle iniziative – suonare, cantare, intonare l’inno - con cui gli italiani mostrano la loro tenacia

 (ap) Non trascorre sotto silenzio il 159° anniversario dell’Unità d’Italia, proclamata il 17 marzo del 1861: nel clima di difficoltà e sofferenza che stiamo vivendo, niente celebrazioni ufficiali, o cerimonie solenni come negli anni scorsi, dobbiamo limitarci al ricordo.

Insegne

Guardando le insegne, l’atmosfera di un paese, i ricordi

di Maria Turtura

Come le lettere bianche
sulla tenda azzurra del macellaio
come quest'aria di paese
così confidenziale e nuova
i miei pensieri.

Identità

Il proprio essere, dal limite all’indefinito

di Lorenzo Mullon

Credevo di essere un nome e un volto
invece noi siamo l'eternità stessa
che dorme il sonno del tempo
e non si accorge di sé