lunedì 23 ottobre 2017

In penombra

di Marina Zinzani
(con un commento di Angelo Perrone)

(ap) Il legame tra due donne di diversa condizione sociale, e fortuna. L’una, cantante di successo, frequentatrice di salotti, con una ricca vita sentimentale. L’altra, di umili origini, semplice accompagnatrice al pianoforte, destinata a vivere di riflesso, nella professione e nella vita.
Una grande distanza separa Sonečka, la giovane pianista, dalla famosa cantante Marija. L’ammirazione per il fascino ed il successo della brillante cantante lascia il passo ad amare considerazioni sulla propria condizione.

Una vicenda al femminile svela, dell’animo umano, spiragli lasciati incustoditi: fascino ed invidia, crudeltà e gelosia. Sentimenti sotterranei che, nella Russia della prima metà del ‘900, scossa dalla rivoluzione, cercano spazio e ascolto.
E, nella profondità della psiche, si intrecciano, si collegano, talora si sciolgono, rivelando la ricchezza delle loro misteriose sfumature.

“A diciotto anni avevo finito gli studi al Conservatorio.  Non ero intelligente e neppure bella; non avevo vestiti costosi e non possedevo qualità eccezionali. Insomma non ero niente.” Con queste parole Nina Berberova presenta Sonecka, la protagonista del suo romanzo “L’accompagnatrice” (Feltrinelli, 2008).
La storia di una giovane che accompagna al pianoforte una grande cantante,  Marija Nicolaevna, è una storia di luci e di ombre. La cantante brilla nei teatri, è amata, anche nella vita privata. Un sole di bellezza e di talento. Sonecka è l’ombra. Quella che nessuno nota, su un palco, mentre accompagna la cantante. E’ un’ombra perché, come lei stessa dice “non ero niente”.
Chissà perché questo romanzo rimane impresso. Per l’imperfezione dei gesti, della vita stessa, per i pensieri sconvenienti della ragazza, che guarda la felicità di un’altra donna e sente che tutto questo non le appartiene, non le apparterrà mai.
In lei forse si riconoscono le persone che passano la vita in penombra. La loro interiorità viene notata raramente. A nessuno interessa, eppure avrebbero tanto da dare. A volte accade che qualcuno accenda una luce ed illumini un volto. E’ la ricerca di una vita.

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