Quando il coraggio ha i suoi tempi

Il coraggio di dire la verità, la sensazione di fare la cosa giusta. Anche se ha un costo

di Marina Zinzani

Ora anche il regista Quentin Tarantino fa il mea culpa sulla faccenda Weinstein. Sapeva o qualcosa aveva capito, e non ha fatto nulla. Si dispiace. Comunque qualcosa ha detto.
Il suo comportamento è quello di chi lo dice dopo, quando altri hanno parlato, e diventa quasi impossibile non farlo.
Fa riflettere su cosa sia il coraggio: l’affermazione della verità, di una cosa giusta, che può andare contro tutto e tutti. Al momento sembra di perdere, perché si viene emarginati, ma forse davanti allo specchio la stima di se stessi c’è, aumenta.
Dirlo dopo diventa un seguire la massa, fare sempre parte di un gruppo, stare dalla parte del vincitore o della persona più potente. A seconda di come è cambiato il vento.
Ci si chiede quante volte si incontrano comportamenti simili, che possono avere mille giustificazioni. Ma l’impressione è che per chi si comporta in questo modo le cose vadano bene. E’ molto meglio barcamenarsi alla meglio, piuttosto che tirare fuori il coraggio per affermare un principio, un’etica, una dignità.

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