giovedì 23 agosto 2018

Audrey Hepburn

Lo stile nella bellezza

di Marina Zinzani

Magra, elegante, raffinata. La sensualità non appariva più sotto le forme di una donna piena di curve, soprattutto bionda, come Marilyn Monroe o Brigitte Bardot. Quando apparve Audrey Hepburn questo canone di bellezza veniva improvvisamente cambiato, per far posto ad un’attrice che sarebbe stata un’icona di  eleganza, e con un  carisma che ha lasciato un profondo segno nella storia del cinema.
La magrezza Audrey Hepburn se la portava dietro dai tempi della guerra, quando l’occupazione nazista ridusse l’Olanda, dove viveva allora, alla fame, e la famiglia doveva nutrirsi di pochissime cose. Quella magrezza le è rimasta negli anni, era diventata una sua caratteristica.
Capelli corti, frangetta, viso poco truccato, un filo di perle, un tubino semplice, e poi quel misto di aria parigina che sembrava uscire dai suoi personaggi: in “Vacanze romane” la si poteva ammirare nella sua bellezza controcorrente per i canoni dell’epoca, così come è rimasta nella memoria con film come “Sabrina” e “Colazione da Tiffany”.
Elegante nel vestire, discreta nella vita privata, mai sotto i riflettori cercando una pubblicità facile, semplice nel suo stile di vita, negli ultimi anni era diventata ambasciatrice dell’Unicef, in un impegno che non conosceva soste. Un esempio di bellezza che l’ha accompagnata fino alla fine.

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