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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Siamo leoni in gabbia?

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di Giovanna Vannini Ci sono momenti nella vita che dovremmo avere il diritto di mollare. Come i topi, che per primi abbandonano la nave che affonda. Salire sulla scialuppa, farsi risucchiare dal buio della notte, non farsi più trovare. Vigliacchi, senza sensi di colpa, senza ripensamenti. Vigliacchi, vigliacchi e vigliacchi.

Mai banale, quando una donna scompare

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di Marina Zinzani Quando una donna muore, ci sono dei bambini a casa. Ci sono una madre, un padre, dei fratelli, delle sorelle.  Quando una donna muore in un certo modo, in quel modo in cui quotidianamente ormai avviene, la tristezza, il rammarico prendono il sopravvento. Spesso nasce un giallo: chi è stato, dove ha passato le ultime ore, che tipo di vita aveva, magari lei non era una donna seria ed aveva una relazione segreta.

La memoria che ci accompagna

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di Marina Zinzani (Ascoltando Antonio Vivaldi) https://www.youtube.com/watch?v=dRfBqp7GZSk Antichi rovi spine che hanno ferito parole che hanno cambiato. Antiche sere tramonti sul mare sabbia fra le dita l’aria fresca che arriva a riva parole liete.

Sonia Scarpante: parole per guarire

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Scola: quando una giornata è particolare

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di Marina Zinzani Quando muore un artista, il lutto è di molti. Non solo di chi l’ha conosciuto ed amato, ma anche di chi è stato accompagnato durante gli anni dalle sue opere, dai suoi personaggi.  Spesso ha trovato in quei personaggi degli amici virtuali in cui si è identificato, che lo hanno aiutato a capire, che lo hanno arricchito.

L’addio di Celine Dion

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(ap) Celine Dion, la cantante e attrice canadese, ha rivolto il suo ultimo saluto al marito, al termine della lunga battaglia contro il cancro, nella basilica di Notre Dame a Montreal in Canada. Con lei i figli. Il più grande, Renè-Charles: “Mi hai lasciato bellissimi ricordi da condividere con i fratelli più piccoli; cercherò di trasmettere loro tutto quello che mi hai insegnato”. Lei, non ha parlato nel corso del rito funebre.

Mietitura: storie familiari d'altri tempi

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di Paolo Brondi La frigidità e secondarietà di tante pagine mediatiche, il cui effetto sulle coscienze è quello stesso della metafora "gutta cavat lapidem non vi, sed saepe cadendo", causano l'evanescenza di ricordi e suggestioni, che, tut tavia, per non essere del tutto fagocitati dalle realtà linguistiche

Il mare di Umberto Bindi

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di Marina Zinzani (Dedicato ad Umberto Bindi https://www.youtube.com/watch?v=wuehydVMgWE ) C’è una canzone che parla del mare, l’ha cantata Umberto Bindi. Si chiama “Io e il mare” (il testo è di Bruno Lauzi) e parla di uno sguardo struggente verso l’orizzonte, in quel mare che ha visto nascere amori, che ha fatto provare emozioni, coltivare speranze. Di fronte al mare, tanti anni dopo, l’uomo ricorda le promesse con disincanto.  “La vita mi ha cambiato” dice.

Ettore Scola: l'ironia per capire il nostro tempo

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di Giovanna  Vannini Ne ho visti molti, li ho amati tutti. Per via di quella poesia che sostava in ogni sua immagine, per via di quei silenzi traboccanti di sguardi, di espressione, per quella lentezza che lasciava spazio al proprio sentire, immaginare, elaborare, per quella capacità di condurti e trasportarti nel tempo, andando e tornando usando la stessa inquadratura, mutandone la luce, l'atmosfera, la musica. Mostri sacri del cinema italiano e straniero hanno reso servigio e servizio ai suoi capolavori, essendo sempre quello che lui voleva fossero: perfetti nel loro dar vita ad altri. Ho scene di alcuni suoi film incorniciate nella memoria, viste e riviste seduta in punta di divano, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia, con le mani incrociate sotto il mento, lo sguardo fisso sullo schermo, il respiro corto, come a voler trattenere, fare del suo mio. Succede, sempre mi succede davanti al bello. ( http://artigianascrittora.blogspot.it )

Solitudini tra silenzi e paure

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di Marina Zinzani La solitudine di un uomo alle cinque del mattino, la ditta non va bene la solitudine di una donna che arriva a casa stanca la sera la solitudine di uno studente, il lavoro è un miraggio e chissà la pensione

Una sera a teatro. Con Agrippa

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(Ostia antica, foto ap) (Ostia antica, foto ap) (Ostia antica, foto ap) (Ostia antica, foto ap)

Il fiume che straripa

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di Paolo Brondi La rilettura della terza pagina, così come compariva sul Corriere della sera ormai in tempi lontani, potrebbe valere come una rinascita, una rigenerazione, una riconquista d'equilibrio. Lo scorrimento delle pagine che oggi relega la cultura quasi in ultimo, oltre l'addensarsi di un sapere plurisignificante, è per la coscienza del lettore come un fiume che troppo colmo tende sempre più spesso a straripare, fino ad ingenerare l’oblio e, quindi, l’indifferenza verso un sapere altro quale è quello della cultura.

Natura, il difficile ordine dell'arte

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di Valeria Giovannini Scrive Stefano Poggi in L'anima e il cristallo (ed. Il Mulino, 2014, p. 37): "L'artista si attiene nella sua opera agli stessi principi che governano le creazioni della natura. La sola differenza - ma non è da poco, e mette in luce tutta la decisiva importanza dell'arte - è che l'artista tratta (...) di individui. La natura, invece - l'espressione era di Goethe - "non se ne fa niente degli individui" è proprio per questo è occupata in una continua, eterna opera di costruzione e di distruzione".

Piccole felicità

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di Marina Zinzani La tazza fra le mani una cioccolata calda  e qualche biscotto con forme gentili una giornata inaspettata di sole odore di primavera desiderio di viaggi progetti e vita

Valerio Zanone, il valore etico della politica e l'ultima battaglia per la coerenza liberale

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(a.p.) ▪️Se ne è andato in silenzio, dopo una malattia durata un anno; lo ricordano in molti, politici di vecchia data, uomini della prima e della seconda Repubblica, rappresentanti delle istituzioni. Soprattutto gli amici, di ieri e di oggi. La fedeltà, moderna e attuale L’ultima battaglia di Valerio Zanone non ha fatto molta notizia, ma raccontava, forse meglio di tante avventure precedenti (era stato sindaco di Torino, parlamentare liberale, segretario del PLI, ministro), la sua indole, la sua passione, e quella fedeltà, così moderna ed attuale, agli ideali che ne hanno ispirato 50 anni di vita politica. La difesa della Fondazione Einaudi Era angustiato che la Fondazione Einaudi di Roma, centro di studi storici, di ricerche politiche, una scuola di formazione per tanti giovani, fondata da Giovanni Malagodi nel 1962, di cui era presidente, finisse, a causa delle ristrettezze economiche, sotto il controllo di Silvio Berlusconi e di Forza Italia, tradendo i suoi scopi e mutandone...

Le voci che raccontano

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di Paolo Brondi Chi legge più i versi? La domanda, problematica e non semplicemente retorica, va posta anche per la narrativa. Chi legge ancora Ungaretti, Malaparte, Gadda, De Robertis, Papini, Moravia, Pratolini?

San Quintino: il luogo più felice della terra

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(foto repubblica.it) (ap) Sono le dita di Martin Navarrete, giudicato colpevole di omicidio, condannato a morte, in attesa dell’esecuzione. Si intravedono appena attraverso la pesante grata della cella, ed è l’unica parte del corpo che si scorge di lui. Il nome emerge soltanto dalla foto segnaletica affissa accanto alla cancellata della porta di ingresso.

Angoli di Garfagnana: il Ponte del Diavolo

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(Borgo a Mozzano - foto ap)

Quel posto nel Quartiere latino

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di Marina Zinzani Ricordi di viaggi ore riempite di odori e di festa il giorno era danza vita e curiosità. C’è ancora quel posto è nella memoria   che scompare frammenti di ieri quasi invidia per quello che era. La guardo Parigi immagini in   bianco e nero così sembrano oggi colori a tratti in questo lungo inverno.

Tutto il bene del mondo

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di Marina Zinzani Tratto da I racconti dell’ombra Parole e sorridere. Tante parole, corrette, scandite bene, presentate con un sorriso, un’inclinazione gentile, o seriosa, se occorreva. Modulare la voce in base alla notizia, apparire un essere animato, con delle emozioni, ma anche tanta professionalità. Perché quella serviva, prima di tutto: la professionalità in quel lavoro che la portava ogni giorno a casa della gente, volto che si incrociava mentre si preparava la cena, o si era già a tavola, e la famiglia si raccoglieva.

Tramonto a Trinità d'Agultu

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(Trinità d’Agultu, Sardegna)

Altri occhi per vedere

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di Marina Zinzani Ci vuole un’altra vita senza sbarre anche invisibili senza ruoli finzioni senza gli anni passato e futuro che imprigionano senza la paura di non essere accettati di restare indietro di non far parte del gruppo di essere soli.