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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Voci del mattino

di Marina Zinzani Il passero si posa sul davanzale un bambino gli ha messo delle briciole, rumore di tazze la mamma si è svegliata presto è pronta la colazione sbrigati, farai tardi a scuola, il bar apre quando ancora è buio il primo caffè e il giornale che non è ancora arrivato,

Il mistero degli arabeschi

di Laura Bonfigli (Commentando Jean Baudrillard, graffiti in cerca di senso di Paolo Brondi, PL , 7/10/15) Non è un caso che, in un mondo omologato come quello in cui viviamo, volti e corpi sempre più scolpiti e levigati dalla chirurgia estetica tendano a voler eliminare le rughe, ovvero i graffiti dell'anima che, come incisioni rupestri, scavando la pelle, tracciano reticolati, creano arabeschi   disegnano emozioni, raccontano la vita ed il mistero della sua metamorfosi.

Granelli

di Marina Zinzani Delicata è la sera di cose raccolte il giorno che volge alla fine, delicata è l’alba nebbia che sfuma le cose, delicata è l’ora del cibo se sai apprezzarne i sapori, delicata è un’ora passata con qualcuno, delicato è un sorso di vino

Ritorno al lago

(Lago di Vagli - foto ap) di Giovanna Vannini Tolgo gli occhi dal lago, cerco altro dove metterli in deposito, in attesa che tu torni, di appoggiarli su te. Il cielo è in nuvole, come te vanno, vengono, spinte dal vento che spira, colorate dai riflessi dei raggi del sole, finché io, lago e ore, saremo in giorno. Poi sarà luna, sarà notte, e verrà il grigio con le sue scalature a dipingere tutto.

Tram

di Marina Zinzani Il tram va nel giorno veloce impressioni di prima mattina volti e vite paesi lontani. Uno si alza si accomodi dice voce gentile vite che si incrociano sfiorandosi con un sorriso.

Il salto oltre la follia

di Stefania Laurora che racconta Solo un salto e la ragione diventa follia * (con un commento di Angelo Perrone) (ap) La parola all’autore. Il suo ascolto permette di comprendere i momenti convulsi dell’esistenza, la realtà di una vita che è ricerca di sé. Affannosa e confusa, disarticolata sino al limite dell’incomprensibile, quando l’intelletto si smarrisce, perde il suo senso e dispera di trovarsi. Una discesa tra le pieghe del proprio vissuto, ombre senza un perché. Lucida e consapevole invece nella ricerca di un recupero, e nell’uscita dal baratro. Il destino ti getta addosso, come la corrente travolgente di un fiume, ogni genere di imprevisto, qualche schiaffo, alcune dolcezze e molti dolori.

La trasgressione dei graffiti

di Cristina Podestà (Commento a Jean Baudrillard, graffiti in cerca di senso  - Paolo Brondi, PL , 7/10/15) Writers. L'artista cerca un’affermazione culturale e sociale attraverso la manifestazione esteriore della propria creatività. Tali segni, apparentemente privi di significato, sono ricolmi di desideri inespressi, con lo scopo, talora ingenuo ma non privo di valore, di voler cambiare il mondo, sicuramente in meglio. L'ipotesi è che siano espressioni di rabbia verso un mondo piatto, che tende a livellare tutto in vita, preludio inesorabile di morte certa e di oblio nel nulla eterno. Trasmettono emozioni, attraverso forme e colori che "impattano" fortemente. Mi piace l'idea di trasgressione e risentimento contro questo vivere opaco.

Jean Baudrillard, graffiti in cerca di senso

di Paolo Brondi Jean Baudrillard (1929-2007), in "Kool Killer ovvero il sorgere dei segni" (SugarCo, 1991), propone la tesi che noi viviamo in una società di segni, in cui i segni sempre più si riducono a fluttuanti significanti senza senso.

Antevasin: chi vive sul confine

di Marina Zinzani Lo sguardo sull’altro sul tempo su ciò che era stato. Dammi la forza di cambiare disse. E allora si aprì una strada lo sguardo indietro e poi davanti e ogni cosa apparve possibile potevano nascere dei fiori