Passa ai contenuti principali

Il salto oltre la follia

di Stefania Laurora
che racconta Solo un salto e la ragione diventa follia *
(con un commento di Angelo Perrone)

(ap) La parola all’autore. Il suo ascolto permette di comprendere i momenti convulsi dell’esistenza, la realtà di una vita che è ricerca di sé. Affannosa e confusa, disarticolata sino al limite dell’incomprensibile, quando l’intelletto si smarrisce, perde il suo senso e dispera di trovarsi. Una discesa tra le pieghe del proprio vissuto, ombre senza un perché. Lucida e consapevole invece nella ricerca di un recupero, e nell’uscita dal baratro. Il destino ti getta addosso, come la corrente travolgente di un fiume, ogni genere di imprevisto, qualche schiaffo, alcune dolcezze e molti dolori.
Ti proietta sulle montagne russe, non sempre sei felice come un bambino. Le pagine di questo libro ricostruiscono un disegno complesso e tortuoso, la trama di un colloquio che chiede di essere decifrato, senza promesse di leggerezza. Come accade ogni volta che si intraprende un lavoro con se stessi. Raccontare un’avventura è minuzia aspra di parole, prima della scoperta che si può riemergere dai flutti travolgenti. E incontrare il sortilegio.

Il libro è una raccolta di racconti e pensieri sciolti, incentrati sul tema autobiografico della malattia mentale. Narra alcune vicende personali ma, soprattutto, getta luce su un modo di intendere la realtà, in un periodo di crisi particolarmente difficile, vissuto attorno ai trent’anni.
In questo periodo vi sono crisi depressive, autolesionismo e stati psicotici. Il pensiero che caratterizza l’esordio delle depressioni è una intuizione lancinante del nonsenso generale dell’universo. I gesti autolesivi, consumati secondo uno specifico rituale, si accompagnano ad un umore irritabile, provocatorio e oppositivo. Negli stati psicotici si sperimentano frequenti alterazioni percettive, a causa delle quali gli oggetti si vedono animarsi e vivere di vita propria.
Gli scritti emergono con prepotenza, sotto forma di materiale grezzo e ricco di suggestioni, durante il lavoro di indagine interiore intrapreso (accanto alle cure psichiatriche) con l’ausilio di una psicoterapeuta con la quale fin dai primi incontri nasce un rapporto amoroso e conflittuale insieme. Gli scritti prodotti sono seppelliti in un privato dimenticatoio. Solo anni dopo, riacquistata la ragionevolezza, si matura la decisione di rileggerli, trovandoli più che mai densi di emozioni violente e scomposte. Mettendo distanza tra sé e la malattia, si riformulano pezzi interi, si tagliano, si copiano e si incollano e, così facendo, si stemperano e riordinano le emozioni, composte infine nel ritratto vivido di una donna restituita a se stessa.

* Il libro Solo un salto e la ragione diventa follia può essere acquistato presso IBS (www.ibs.it) e presso l'editore (Books & Company di Sergio Tani, Via delle Grazie, 31, 57125 Livorno - www.bookseditore.it - ordini@bookseditore.it).


Commenti

Post popolari in questo blog

Il braccio della morte e l'amore tossico: storie parallele di redenzione

(Introduzione a Daniela Barone). La pena capitale interroga la morale di ogni società, ponendo domande cruciali sulla sacralità della vita e sul valore della riabilitazione. Ma cosa succede quando il "braccio della morte" si manifesta anche fuori dalle sbarre, negli affetti tossici e nel controllo psicologico? Questa è la storia intensa dell'epistolario tra Daniela Barone e Richie Rossi, un carcerato americano in attesa della sentenza capitale, che intreccia la riflessione sulla pena di morte con una personale battaglia per la libertà. Un racconto toccante sulla dignità, la speranza e la redenzione. Segue:  a.p.  COMMENTO. 1. Rifiuto etico e sacralità della vita (Daniela Barone - TESTIMONIANZA) ▪️ Non so se fu il film “ Dead Man Walking ” o il libro “ La mia vita nel braccio della morte ” di Richie Rossi a farmi riflettere sul tema della pena capitale; tendo a pensare che le vicende del carcerato americano abbiano determinato il mio rifiuto di una pratica che ritengo crud...

📰 Gli “anni di piombo”: Storia, memoria e l’intreccio del destino individuale

(Introduzione a Daniela Barone). Un viaggio intimo nella memoria degli “anni di piombo”, dove la Storia non è solo cronaca, ma destino individuale. L'autrice ci guida attraverso i momenti chiave del terrorismo italiano, dal dolore per l'omicidio Moro alla sorprendente coincidenza che lega la sua vita privata a una figura centrale della lotta al terrorismo. Un pezzo che dimostra come i grandi eventi nazionali lascino tracce indelebili e inattese nella vita di ognuno. (Daniela Barone - MEMORIA) ▪️ Gli “anni di piombo” sono un ricordo indelebile nella mia mente. Le Brigate Rosse avevano sconvolto il nostro Paese, non solo la mia Genova di giovane donna. Nel libro “ Che cosa sono le BR ” di Giovanni Fasanella e Alberto Franceschini che lessi nel 2004, mi colpì una frase di quest’ultimo: « Partimmo alla conquista di un nuovo mondo ma non ci rendevamo conto che, in realtà, aiutavamo a puntellare quello vecchio .» L’uomo, uno dei fondatori dell’organizzazione terroristica, rivela nel ...

⛵ In balia delle onde, trovare rotta ed equilibrio nel mare della vita

(a.p. – Introduzione a Cristina Podestà) ▪️ La vita è uno “stare in barca”, dipende da noi trovare la rotta e l’equilibrio. E un po’ di serenità: come quando galleggiavamo in un’altra acqua. Nel ventre materno (Cristina Podestà - TESTO) ▪️La metafora del mare e della barca è piuttosto diffusa nella letteratura, a cominciare da Dante in tutte e tre le cantiche e relativamente a variegate sfumature dell'essere: Caronte, l'angelo nocchiero, il secondo canto del Paradiso; non sono che esempi di una molteplice trattazione del tema del mare e della navigazione. Joseph Conrad dice una frase molto suggestiva, che riprende proprio la similitudine della vita: "La nave dormiva, il mare si stendeva lontano, immenso e caliginoso, come l'immagine della vita, con la superficie scintillante e le profondità senza luce". Spesso è proprio cosi: la superficie è bella, solare, scintillante appunto ma, se si va sotto e si guarda bene, c'è il buio più profondo! La barca di Dante...

⚔️ Anghiari: il mistero del Leonardo scomparso e i passi notturni della battaglia

(Introduzione ad a.p.). Il mito della celebre battaglia del 1440 e il mistero del dipinto perduto di Leonardo da Vinci esaltano l’identità di Anghiari, un borgo medievale al confine tra Toscana e Umbria. Oggi luogo di cultura, ospitalità e gusto, Anghiari nasconde tra i suoi vicoli una memoria che non vuole svanire: una memoria che si manifesta solo di notte, quando le luci soffuse del borgo lasciano spazio allo scalpitio dei cavalli in fuga e ai rumori sinistri delle spade. I. Anghiari, crocevia tra storia e fede (a.p.) ▪️ Una terra di confine immersa nella valle del Tevere, a cavallo tra la Toscana e l’Umbria, Anghiari è un luogo di naturale scambio di merci, di prodotti e di idee. Il suo nome è citato per la prima volta in una pergamena del 1048, con origini risalenti all’epoca romana. Posizionato su un’altura, il paese è caratterizzato da pittoresche case in pietra, suggestive piazzette e vicoli tortuosi che sfociano all’improvviso su incantevoli paesaggi. Preziose le tracce dell...

Lettera di un padre alla figlia che parte

(a.p.*) ▪️ L'annuncio e i ricordi. “Papà, abbiamo intenzione di sposarci”. È la frase che ogni genitore si aspetta di sentire prima o poi, che ascolta con qualche timore, e con cui deve confrontarsi, facendo i conti con un groviglio di emozioni. La sua bambina è improvvisamente cresciuta, e lui, il genitore, non è più l’unico uomo, o donna, della sua vita, il soggetto principale intorno al quale la vita del figlio ha ruotato per tanto tempo. Pagine di letteratura, saggi, immagini di vita quotidiana, scene cinematografiche memorabili sono dedicate a questo tema eterno e sempre attuale: il figlio che lascia la casa paterna e comincia una nuova vita. E il padre e la madre, di fronte a quell’annuncio, rivedono, in sequenza, tanti passaggi della vita familiare. 🎈 Radici d'infanzia: Fregene, film e confidenze Anche a me è capitato, come a quel genitore, nel film “Il padre della sposa”, di ricordare alcuni momenti trascorsi con te, Daria: La carrozzina che ...