Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Pablo Neruda

Astri della terra

Immagine
I pomodori invadono le cucine emanando una luce propria, come cantava Pablo Neruda di Marina Zinzani Raccoglitori di pomodori, pomodori in scatola, pomodori pelati, passata di pomodoro. Viene in mente il Vesuvio, il fuoco, l’allegria di una buona pasta in cui il pomodoro diventa il re. Ha raccolto tutto il sole, sole che l’ha maturato, rendendolo rosso fuoco, sole che arriva in tavola suggerendo vitalità, e perché no, allegria.

Leggendo Pablo Neruda

Immagine
(Commento di Angelo Perrone) T’amo come si amano certe cose oscure, segretamente, entro l’ombra e l’anima. T’amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; T’amo senza sapere come, né da quando né da dove, t’amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.