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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

In cammino

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Dalle parole alle immagini di Maria Cristina Capitoni Ora ho capito Parole come mantra Chiave di accesso all’infinito Libere o costrette 
 In rime incatenate Semplici pensieri Immagini perfette Segnano il cammino

Alda

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Berlino, lo shopping di Marina Zinzani Da "I racconti del sabato" (ap) I “racconti del sabato”: una giornata della settimana, occasione di un racconto. E’ un momento particolare. Spesso infarcito soltanto di maggiori impegni, per una donna. Da trascorrere correndo, con le ore ancora una volta contate, insufficienti. Oppure un tempo per fare ciò che si è rimandato in attesa di trovare spazio tra le proprie cose, per dedicarsi a qualcosa di piacevole, divertente. Magari leggere un libro, guardare un film, uscire con amici di vecchia data.

Echi lontani

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Tra le foglie di un alto pioppo, per ricordare di Paolo Brondi Tremule foglie del pioppo Mosse dal vento di tramontana Su in alto parlottano voci sottili Evocando lontani respiri Di dolci frenesie in un’eco lontana E’ così alto il pioppo Che quasi nasconde il cielo

Settembre a Parigi

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Il fascino di un luogo pieno di sorprese: Parigi di Marina Zinzani E esile l'idea, poi, piano piano,  diventa realtà E Parigi entra, in quello che sarà la sua magia arriva i boulevard e la Senna la baguette e il Quartiere Latino le luci della Ville Lumière di notte chiudere gli occhi ed esserci...

Scampanellando

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In giro, tra case dalle facciate colorate, con i panni stesi a prendere il sole di Giovanna Vannini Dovevo sapere, dovevo indagare e allora mi accinsi a scampanellare alle massaie del palazzo, qualcosa mi avrebbero pur risposto! Com'era che quei panni stesi al sole del mezzodì, così ben si fondevano con la facciata?

Vespro

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Sole al tramonto , di Armand Guillauim L’ora che accompagna il tramonto, tra opacità e chiarore di Bianca Mannu E' questa l'ora che il vespro stende silenzio a velari sopra la deriva del sole. E il suo livore stilla su pallidi prospetti di plaghe trasognate e lasse. E violastre gemme depone sul frumento dai mutili irti sulle siepi stravolte dal fremito ardente del giorno sopra l'ispessito contorno degli alberi soli. Dovunque incastona cristalli di viola - contorna crinali aspri di dossi – palpita sulla opacità dei fossi - pullula sulle calcinate pietraie di evaporati torrenti - s'intrude sugli ermi canali dei venti - trema sopra l'azzurrità dei monti - depone le ciglia sull'arditezza dei ponti e monta a cavallo dei greppi. Invecchia. E – nerovestito- incombe sulle necropoli. Presto abbandona - per un po' di cielo- le ritte metropoli accese di miasmi infernali. Sorprende - a giusto dis...

Un cappotto per l'inverno

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Nella storia di Nadia Toffa, anche piccoli gesti di amici: magie per manifestare il calore umano di Marina Zinzani Ascoltando un’intervista di Nadia Toffa, si rimane colpiti da un fatto che lei racconta. Quando i medici le dissero che il tumore era tornato, era sola. Sola e disarmata a sentire quella notizia. La notizia tanto temuta, da chi ha avuto già quel genere di malattia.

Come marinai coraggiosi

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La Maddalena (foto ap) La vita, tempesta di acqua e vento di Laura Maria di Forti Il mare si rivela spesso insidioso. Da calmo e placido come un agnellino mansueto si dimostra sinistro, si rivela periglioso, pieno di insidie mortali. Il suo aspetto diventa agghiacciante, le onde sono troppo alte, gonfie di pericoli e di morte.

Isole nella tempesta

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Jeffrey Epstein La storia di Jeffrey Epstein: ragazze offerte ai potenti? Quella sopraffazione che ha radici tanto lontane di Marina Zinzani Quindici anni e un’isola. Anche quattordici, o meno. Non si sa dov’erano i genitori, forse la condizione disagiata di queste ragazze ne ha fatto facile preda. Difficile continuare a leggere il giornale come nulla fosse leggendo la storia di Jeffrey Epstein e i festini sulla sua isola. Di queste ragazze offerte ai potenti.

Lella

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Ritratto femminile di Pierre-Auguste Renoir Un affresco, il tuo viso di Maria Cristina Capitoni Sei la gioia improvvisa Appena dopo un tormento Quel sorriso di bimba Sfacciato e irruento Debordante e aggressivo Dalle pieghe di un viso Ferito ma aperto Affresco di vita divisa Tra il vero e l’incerto.

Questo sonno e quello

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Passioni astute e fugaci, senza rimorsi, che appartengono a nottate rapinose: lontano ricordo rispetto alla vertigine dell’oblio e alla sgomenta aridità di oggi di Bianca Mannu Il tuo sonno – quello! Non il sonno tuo discontinuo – questo - delle nostre rapinose nottate screziate di brevi sopori libati alle rare stazioni dell’insonne cercarci lungo valli di passione lunare accesa nelle estasi rosse dei tramonti - quando il sole rovente dell’attesa si stempera nei vapori cerulei dell’ombra che avanza

Guardarsi ancora

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Occhi di ieri, parole  antiche di Giovanna Vannini Nella lentezza del giorno in passaggio si scambiano parole importanti, si ascoltano con il rispetto di chi ne è capace. Hanno memorie da vendere e sogni ancora, da portare a meta. Frasi colorate da aggettivi accesi. Una risata al momento giusto per stemperare un pensiero scuro.

Giorno di festa

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I lati oscuri della felicità di Marina Zinzani E' triste la domenica del passeggio ricerca non trovata di un oggetto di qualcosa.

Oltre l'orario

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I momenti di una giornata qualsiasi, tanto tempo fa di Maria Cristina Capitoni La radio sopra al frigorifero E nessun fastidio In quelle estati di caldo E odor di cucinato Mezzogiorno e mezzo poi silenzio dopo mangiato

La forza della vita

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Nadia Toffa, il tempo così breve, e la forza di vivere comunque con il sorriso di Marina Zinzani Si inciampa, si cade, il nemico è più forte, le armi proprie non bastano. Non bastano i sorrisi, l’ironia, la leggerezza, il coraggio, il nemico è più forte. Non bastano la rabbia, lo scrivere, il cercare in modi originali una via d’uscita. Non basta condividere, e il non avere paura di mostrare la propria fragilità. Non basta, il nemico è più forte.

Se si oscura il talento

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Artisti: il luccichio della ribalta e l’oscurità del declino di Marina Zinzani Se si oscura il talento, la voce, il sorriso, la capacità di esprimere e di fare emozionare, se si spegne la passione che porta in alto, che non fa conoscere stanchezza ma solo l’acquietamento delle mille voci di dentro, tutte raccolte, in ginocchio, in ascolto.

Sul palco

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I momenti che accompagnano l’esibizione sul palco: emozione, paura, sorpresa, e la bellezza del canto di Marina Zinzani Pochi minuti, attesa. Tocca a te, adesso. Non si vedono le persone sedute, silenzio, respira, chiudi gli occhi. Non aver paura. Ecco, devi entrare in scena. Le luci ti avvolgono, non dovevi finire su questo palco, tu eri timida una volta.

Le dimensioni del sacro

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Anche in vacanza, ascoltiamo bella musica, e l’animo si ricrea di Marina Zinzani Curiamo le ferite ascoltando Bach, Mozart, Haendel. O qualcun altro. Curiamo il tempo che passa che fa avvizzire la pelle, imbiancare i capelli con delle note piene di magia, e per qualche ora sembra migliore il mondo, sembra più delicato.

Turisti

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Spiaggia del relitto, Caprera (foto ap) Tempo di vacanza, in giro per il mondo alla ricerca di cose che ci sorprendano: difficile trovarle davvero se non siamo capaci di guardare le piccole cose. Sempre a portata di mano di Bianca Mannu La corsa degli sciocchi per cercare un mondo che non c’è Ma se ci fosse magari condensato e colto di soppiatto in un gesto sottile come vento Se ci fosse come annuncio in un virgulto d’edera nella crepa del muro

Appena un istante

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Il bacio di F. Haiez, 1859 Un incontro, la magia di quel momento con lei di Giovanna Vannini Fu luce, fu gioia, di quella che pensavo aver dimenticato, riposta in un cassetto dell'anima chiuso a chiave. Dovevo farmela bastare, per un tempo che ancora non potevo definire ma che immaginavo, pianificavo, essere a mio favore. Luana sorrise dandogli suono, dandogli vita. Mi sentii appagato da quel procedere in positivo e allora rimisi insieme parole. "Ero in buio stamattina, una nottata passata a rimuginare. Succede, a te capita mai?...” 

Una stella in più

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L’assassinio del carabiniere Mario Cerciello Rega come una porta aperta sul dolore, sulla sofferenza, sul senso del dovere di Marina Zinzani (Commento a Vicino a tutti, grazie Mario , PL, 28/7/19) Quante parole in questi giorni, dinamiche e sgomento, senso del nulla in cui si è caduti, il cordoglio, sentito, vero, come se quella giovane vita fosse un parente, uno di casa. Il disagio, profondo, nel vedere quel coltello da Marines, andare in vacanza a Roma con un coltello, non si riesce a capire.

Prima del futuro

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Spiragli di luci che attraversano le nostre esistenze di Maria Cristina Capitoni È libertà Quella che filtra Dalle maglie strette Di un impegno Preso a vita La colgo schiva, ammutolita Dalle infinite distrazioni della mente, tradita.

Quale panino

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Il bambino che si porta da casa un panino da mangiare alla mensa scolastica: sono tante le storie personali e familiari. Che varrebbe la pena conoscere a fondo di Marina Zinzani (Commento a Il “panino casalingo“ nelle mense scolastiche , PL, 1/8/19) Il confronto con gli altri è spesso crudele, perfino da un panino, un panino portato da casa si vede la differenza fra le persone, può parlare un panino, parlare di denaro che manca, di una famiglia in difficoltà, di un lungo viaggio e di sogni svaniti, di un costo della mensa che non si riesce a sostenere.

Il vaso di Pandora

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Tutto può cambiare nella vita di una persona o di una famiglia, entrando in quella zona buia e misteriosa che ciascuno porta in sé di Marina Zinzani I Greci lo sapevano, ci sono delle casse che non andrebbero mai aperte. Sembra cosa innocua all’inizio, ma poi si entra in altri campi, quello della magia, il male si diffonde a poco a poco, si insinua, per mezzo di parole velenose, di sguardi, di pagine del passato che si vanno a riprendere in mano, vecchi quaderni che erano chiusi in un cassetto, dimenticati.

La speranza di rivederti

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Negli occhi dolenti di lei, il ricordo di Paolo Brondi Ricordo quell’ultima sera Ch’io vidi umidi i tuoi occhi E in silenzio me ne andai Nulla dir potei né volli Ora recuperato il vero Te lo dico Serba la speranza di rivedermi ancora

In silenzio

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Porto Palma, Caprera (foto ap) In vacanza spesso ci segue il rumore che ci ha accompagnati durante l’anno: la ricerca del silenzio, per ritrovare sé stessi di Marina Zinzani Si parte, finalmente. E’ tutto l’anno che si desidera questa vacanza, finalmente si può staccare dalla routine, la donna non dovrà fare i soliti lavori di casa, sarà servita in un ristorante, non dovrà rifare i letti perché alloggerà in albergo.

Il "panino casalingo" nelle mense scolastiche

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A scuola con il cibo preparato a casa: la questione del modello di organizzazione della scuola pubblica, la sua inclusività e capacità formativa. Quando una seria politica del welfare? (ap*) Difficile convincersi a prima vista, forse a causa delle tante informazioni false che circolano, che si tratti di una notizia seria, e non piuttosto di una fake news, magari favorita dal caldo torrido di questa estate. Davvero è un problema se gli studenti, a mensa, mangiano, invece del pasto preparato dal loro istituto, un semplice panino portato da casa ? A chi dà fastidio? Quale principio viene leso se ognuno si regola a modo suo, e si nutre con il pasto preparato dalle mani amorevoli della propria mamma piuttosto che da quelle, meno affettuose, dei dipendenti di una mensa?