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giovedì 16 aprile 2020

Il filo rosso tra ieri e oggi

La peste, di Nicolas Poussin
Anche nella antica Atene scoppiò una terribile pandemia. La risposta? Non i ciarlatani, ma la fiducia nella scienza. Un insegnamento anche per noi

di Paolo Brondi

Un filo rosso lega secoli, generazioni e dolori, con il ripetersi di simili accadimenti.  Nel 430 a.C. la peste colpì Atene e l’epidemia si diffuse e tornò due volte, nel 429 e nell’inverno del 427/426.
Il popolo, così duramente colpito, si reca nel tempio di Apollo, si rivolge alla divinità per ottenere la fine della malattia, chiedendogli perdono della hybris consumata nei suoi riguardi e rinuncia alla sua vendetta.

martedì 18 febbraio 2020

Il vento degli errori

Tanti errori e molte sopraffazioni derivano da pregiudizi, lo anticipava persino Sofocle

di Paolo Brondi

Dal primo canto corale dell'Antigone di Sofocle si ricava una concezione della cultura che, come sempre accade per il sapere antico, ha sapore straordinariamente moderno: “il linguaggio e il pensiero che è come il vento e i sentimenti che creano le immagini: egli (l’uomo) a se stesso ha insegnato”.

giovedì 2 luglio 2015

Pregiudizi, come il vento..

di Paolo Brondi

Nel primo canto corale dell'Antigone di Sofocle si ricava una concezione della cultura che, come sempre accade per beneficio del sapere antico, ha sapore straordinariamente moderno: “il linguaggio e il pensiero che è come il vento e i sentimenti che creano le immagini egli (l’uomo) a se stesso ha insegnato”. E’ qui anticipatamente intuito quello che oggi è “centrismo culturale” i cui effetti, sostanziati dal potere dei media, mentre tessono una pesante ragnatela sulla coscienza di ognuno, sono matrice di quel trionfamento culturale che si identifica con il pregiudizio. Che la nostra cultura sia cultura di pregiudizio lo prova la quotidiana testimonianza dei tanti che non riconoscono i propri errori ché anzi li usano come mezzi per elevare a verità i propri interessi, per non avere remora morale alcuna nel compiere sopraffazioni, per spostare su altri l’onta di errori o di azioni vergognose.