venerdì 5 settembre 2025

Giorgio Armani, l'eleganza oltre l'effimero

di Marina Zinzani

Un abito che si riconosce subito. Taglio essenziale, sobrio, senza fronzoli, una linea semplice ma aggraziata da un particolare. Colori poco vistosi, grigio perla, blu notte, beige, nero. Richiami all’Oriente. Il sottolineare sempre la femminilità di una donna, regalare un sogno alla donna.
Ecco, uno dei doni che ha fatto Giorgio Armani, re Giorgio come veniva chiamato, è stato dare luce alla femminilità, facendo emergere anche l’aspetto maschile della donna, soprattutto attraverso le sue mitiche giacche ed abiti che sembravano opere d’arte. Qualcosa che faceva bene alla vista. Qualcosa che appariva magia di elementi, una stoffa che cadeva morbida, un completo pantaloni di incredibile fattura, un abito nero luccicante ma non troppo. 
La ricerca della bellezza in ogni sua dimensione, come un pittore che cerca di catturare l’espressione commossa di una giovane attraverso un punto bianco negli occhi: il suo era un catturare la morbidezza di una seta fra le dita, la poesia dei colori autunnali, il fascino di mondi lontani. Ricerca costante della bellezza, con le sue particelle espanse nell’aria.

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