domenica 15 settembre 2019

Come dirlo

Un amore, un’assenza, una malattia. La fascinazione dell’esistenza. Alle prese con la passione e l’ironia, il dubbio e la malinconia.

di Laura Maria Di Forti

Posso scherzare e portarti al riso. Conosco la forza dell’ironia e spesso uso il sarcasmo per essere incisiva. Ma so anche essere sprezzante, crudele fino a farti morire dentro, nel cuore e nell'anima. Posso trasformarmi in pugni che affondano nello stomaco e in schiaffi che ti percuotono il viso.
Sono versatile, però. Con la stessa facilità con cui ho trafitto io posso lenire le ferite, curarle e dare gioia. Io so renderti leggero, farti volare come un gabbiano, darti la libertà e regalarti persino la felicità. 
So come suscitare l’amore nel tuo cuore, come solleticare il tuo bisogno di affetto, come donarti l’eternità. Nessuna meglio di me può insegnarti, portarti nelle sfere più alte della conoscenza, darti il respiro dell’eternità.
E conosco anche l’arte di affabulare, di farti credere cose non vere, di creare immagini false, distorte, di farti scendere negli abissi dell’inferno e poi riportarti in paradiso. Io posso tutte queste cose. Il mio prestigio è smisurato, la mia potenza illimitata. Io sono la parola.

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