mercoledì 25 settembre 2019

La forza del dolore

Ci rimane più impresso il ricordo del dolore di quello della felicità?

di Laura Maria Di Forti

Kahlil Gibran diceva: “Puoi dimenticare la persona con la quale hai riso, mai quella con la quale hai pianto”. E forse è proprio vero. Ridere è facile, eppure si dimentica facilmente ciò che ci ha tanto divertito, ma il volto di chi ha ascoltato il nostro dolore rimane impresso nella nostra mente, indelebile, granitico.
E come dimenticare chi ci ha preso la mano, guardato nel profondo della nostra anima, chi ci ha donato il sorriso della partecipazione e ci ha sorretto nel cammino della rassegnazione?
Il tempo sfumerà ogni cosa donandoci l’ombra dell’accettazione. E allora ci saranno momenti in cui ci sentiremo felici e allora scherzeremo e ci lasceremo andare ma poi, improvvisamente, ci assalirà un pensiero. Il ricordo del dolore. E allora potremo anche continuare a ridere, ma è solo finzione. Si è veri solo nel pianto. Lì, noi siamo sinceri fino alla fine.

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