domenica 29 settembre 2019

L'amore che passione travolgente

“Pazzi d’amore”: pensiamo a uno stato di grazia, follia, esaltazione, che ci proietta in un mondo irreale. Però l'amore rimane un mistero

di Laura Maria Di Forti

Che l’amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore. Aveva ragione Emily Dickinson. L’amore è passione, l’amore è meraviglia ed è nutrimento, del corpo e dell’anima. Ma, forse, soprattutto è mistero.
Come nasce, di cosa si nutre e come prospera nel nostro cuore fino a portarci in alto, in un paradiso fatto di carezze e di baci che leniscono la nostra solitudine? Non lo sappiamo. Basta un gesto, un sorriso, anche solo uno sguardo.
Basta un cenno, una parola o la promessa di rimanere al nostro fianco. Per sempre. Siamo esseri fragili, siamo in balia delle nostre emozioni, bisognosi di un abbraccio che ci avvolga l’anima. Si dice pazzi d’amore.
Proprio così, perché non è forse irragionevole lasciarsi suggestionare e credere che non esista altri sulla faccia della terra se non lui o lei, veramente degni della nostra incondizionata fedeltà? Non è ancora pazzia fare promesse di resa totale e lasciare cadere ogni nostra difesa? Oh sì, certo, è pura follia.
Siamo stati tutti, almeno una volta nella vita, tanto imprudenti da cadere nella spira dell’amore! E perché mai non dovremmo essere sconsiderati, stolti e temerari nel donarci incondizionatamente? La posta in gioco è la nostra felicità, d'altronde! E questa pazzia è così dolce, pura, amabile, è una sensazione tanto soave che sa di armonia e di festa, di pan di zucchero e di castagne scoppiettanti al fuoco.
Se fuori è freddo, l’amore ci scalda il cuore. Se abbiamo fame, l’amore sazia ogni nostro appetito.  Se c’è il silenzio, allora l’amore urla il proprio desiderio. Mistero. Nulla è imperscrutabile come l’amore. Non lo sappiamo descrivere, né possiamo capire le motivazioni che ci portano a volteggiare nell’aria invece di camminare o ci fanno cantare invece di parlare.
È vero. Non sappiamo nulla dell’amore se non che amiamo. E amiamo come degli sciocchi, ingenui e semplici esseri, candidi, talvolta sprovveduti, con avventatezza, senza riflettere, ma con precipitazione come se non ci fosse altro di così prezioso, come se non esistesse sentimento più nobile, come se nulla importasse, nella vita, che il palpito del nostro cuore.

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