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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Quanto è lunga la notte

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Vita da barbone, per le strade, a dormire su un cartone, dietro una colonna,  vicino a un portone chiuso di Marina Zinzani Vetri di ospedale la vita notturna racchiusa in una stanza non si dorme non passa mai il tempo vetri di un’auto tassista di notte non passa mai la paura

Ti ho incontrato un giorno

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Tanti modi di provare amore. E di dirlo di Giovanna Vannini Ti amo con la lentezza che gli anni mi consegnano. Ti amo con la consapevolezza del non domani. Ti amo come quella mattina che ti incontrai per caso.

Mille voci

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Il tam tam che è seguito alla vicenda Weinstein racconta quanto sia devastante il vizio del potere e il sessismo: il prezzo del coraggio, la sfida di relazioni nuove tra uomo e donna di Marina Zinzani Adesso ci sono anche le attrici italiane. Già si erano levate le voci di tante attrici straniere, anche famose, famosissime. Si era levata la voce poi di donne in ogni ambito e luogo, e le voci, prima sussurri, sono aumentate, aumentate, si levano ora ovunque. Queste voci sembrano come quei cori in cui comincia una, voce bassa quasi timida, e poi un’altra, e un’altra ancora, e poi diventa un coro dalla forza possente, un coro che canta lo stesso brano.

Il nulla era la mia guida

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Un “quasi incidente” svela lo strano comportamento di un conducente d’auto, messosi alla guida con la testa altrove di Paolo Brondi Il dr. Nicola Savio quasi impazzì quando seppe da una vicina di casa che la donna che amava era partita e ignorava dove si fosse recata. “A niente sono serviti tutti i miei sforzi- si diceva con rabbia - mi sono compromesso per amore e non ho ottenuto altro che schiaffi in faccia!” Seguirono giorni in cui a poco a poco precipitò nella malinconia. Gli sembrava di vagolare in un mondo vuoto, privo di quella gioia che viene anche dal niente, disperato di amare e di poter essere amato.

Non perderti

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Il ricordo di una persona, l’insieme dei frammenti che riportano a lei di Marina Zinzani Non perderti fra gli oscuri disegni di altri bussando a porte chiuse cercando albe irraggiungibili. Non perderti nei giorni che non ti appartengono a fare la comparsa che non sei non chiamando amici, perdendo amici non perderti in ciò che è effimero, vuoto, inutile non perderti a inseguire vite diverse.

Il colore delle disgrazie

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La crisi dei matrimoni apre spesso uno scenario di problemi drammatici: mantenimento, precarietà economiche, i figli. Come affrontare il problema della ripartenza per una nuova vita? (ap) Le disgrazie non hanno colore. Sono come il vento che soffia dove vuole. Eravamo abituati, purtroppo, alle notizie di mogli e madri rimaste senza sostentamento, per se stesse e per i figli, dopo il fallimento del matrimonio. E impegnate nella ricerca faticosa di un lavoro impossibile da trovare ad una certa età.

Morte dell'amata

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Il distacco dalla persona che si è amata, lo struggente ricordo, il desiderio di conservare qualcosa di quell’amore perduto di Serena Biagini Respiro affannato.. Dietro la porta socchiusa.. Sento.. Silenzio oscuro rotto da nenie sommesse.. Ricordo.. La tua pelle bianca e il sorriso.. Che apriva alla vita..

Per non dimenticare

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Anna Frank: la piccola stanza che ha reso grande il mondo di Marina Zinzani Non è la prima volta che appare sugli spalti qualcosa di vergognoso. Ogni domenica, si può dire, si assiste all’odio rappresentato durante una partita di calcio, si insulta la squadra, la città, la persona. Non fa neanche cronaca.

Questione di dignità

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La battaglia degli stenotipisti di tribunale: una vicenda ancora aperta di Catia Bianchi Maria Barbara Cerminara, giudice onorario presso il tribunale di Crotone, ha scritto il libro Al servizio della (in)giustizia italiana. L’altro volto della magistratura (Falco editore, 2017) per raccontare la sua esperienza professionale, e denunciare una situazione paradossale, quella appunto degli onorari che lavorano come i giudici togati senza averne l’inquadramento e la retribuzione.

Specchiarsi

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Una vicinanza del cuore che d’improvviso svanisce di Maria Cristina Capitoni Fu in quel rispondermi Affogato nel pianto La mia sintesi Ti avevo descritto Abitante nei pressi del cuore Capii in un istante che eri Il limpido specchio Del più sano dolore

Simulacri di idee

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La diffusione di immagini e messaggi mediatici genera una sorta di ruminazione concettuale, in cui sono proprio le idee a smarrirsi di Paolo Brondi L’indifferenza pare il punto raggiunto dalla pluralità dei progetti, delle promesse, dei pronunciamenti che, oggi, inducono alla perenne esplosione dei messaggi mediatici. I conflitti fra le parti in possesso di diverso potere sembrano una fantasmagoria. La celerità dei rivolgimenti dei pareri, delle scadenze, della credibilità e fiducia verso il nuovo determina nel corpo sociale una sorta di ruminazione uditiva, visiva, concettuale, di frasi, discorsi, orazioni, che assumono l’aspetto del simulacro.

Correndo con Anna Frank

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Mele marce?

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Anna Frank durante una partita di calcio: i gesti che offendono la memoria di una tragedia storica e rischiano di banalizzare il male (ap) Il caso dell’immagine di Anna Frank, utilizzata dagli ultras della tifoseria laziale come sfottò contro gli avversari, ha giustamente sollevato l’indignazione di tanti per la sua inaudita gravità: usare in quel modo orrendo un simbolo così delicato e sorridente della sofferenza e del martirio di un popolo per scopi risibili dà la misura di un tragico smarrimento etico in cui si è persa una parte delle nuove generazioni. E forse non solo.

La bottiglia d'acqua

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L’acqua, evocata in modi spesso diversi, è il tema ricorrente di questi "Racconti", e forma il filo principale di una trama sottile di significati e di esperienze di vita di Marina Zinzani Tratto da “I racconti dell’acqua” (Commento di Angelo Perrone) (ap) L’acqua è elemento comunque prezioso, non potremmo mai farne a meno. Toglie la sete soffocante, è più importante per la sopravvivenza del cibo stesso, provoca un piacere gradito e sottile quando ci rinfresca dopo la fatica, ma ci allarma e spaventa se ha le forme impetuose e travolgenti dell’uragano e delle tempeste. Ci solleva permettendoci di nuotare ma può anche travolgerci facendoci sprofondare nell’abisso, in un gioco di ruoli che si alternano e scambiano in brevi istanti.

A Milano, una scrittura terapeutica

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In penombra

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di Marina Zinzani (con un commento di Angelo Perrone) (ap) Il legame tra due donne di diversa condizione sociale, e fortuna. L’una, cantante di successo, frequentatrice di salotti, con una ricca vita sentimentale. L’altra, di umili origini, semplice accompagnatrice al pianoforte, destinata a vivere di riflesso, nella professione e nella vita. Una grande distanza separa Sonečka , la giovane pianista, dalla famosa cantante Marija. L’ammirazione per il fascino ed il successo della brillante cantante lascia il passo ad amare considerazioni sulla propria condizione.

Dormire in macchina

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Il comico Marco Della Noce, un passato a Zelig, “rovinato dopo la separazione” per il pagamento dell’assegno di mantenimento, è costretto a dormire in macchina dopo aver perso la casa di Marina Zinzani Succede. A volte se ne sente parlare. Magari un divorzio finito nel peggiore dei modi, con la perdita della casa coniugale, gli alimenti da pagare alla moglie, il mantenimento ai figli, il lavoro precario o perduto. Nessun paracadute sociale.

La ricamatrice di ombrellini

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di Valeria Giovannini (con un commento di Angelo Perrone) (ap) Tre versi, un haiku, su ciascun ombrellino. Seguendo la tecnica poetica giapponese nata nel XVII secolo. Una mano leggera e sapiente li scrive lentamente. È la ricamatrice di ombrellini. Il suo occhio attento osserva il mondo. Non ha bisogno di parole superflue ed inutili per guardarsi intorno e descrivere l’essenza di un accadimento. Una semplicità di parole che cristallizza i particolari irrinunciabili del presente con rapidità e concisione, squarci di rara intensità emotiva.

Riflessi tra città e campagna

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Mia bella signora

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Una maestra, a colloquio con il maestro, una sera di settembre di Paolo Brondi Ieri, 20 settembre 1979, ho incontrato Giuseppe Prezzolini. Che emozione! Ci ha ricevuto nel suo studio, tutto aperto sullo splendore del monte Bré. Mio marito cura gli interessi bancari di molte persone e anche di Prezzolini. Lui se ne stava seduto in poltrona, con il timbro di voce sempre vivo, modulato in toni ora più metallici, ora più fini, più pacati.

Quando il coraggio ha i suoi tempi

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Il coraggio di dire la verità, la sensazione di fare la cosa giusta. Anche se ha un costo di Marina Zinzani Ora anche il regista Quentin Tarantino fa il mea culpa sulla faccenda Weinstein. Sapeva o qualcosa aveva capito, e non ha fatto nulla. Si dispiace. Comunque qualcosa ha detto. Il suo comportamento è quello di chi lo dice dopo, quando altri hanno parlato, e diventa quasi impossibile non farlo.

La festa che non c'è

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Lo scandalo Harvey Weinstein è un abuso di potere: tra la vittima e il carnefice, il senso di colpa della donna (Angelo Perrone) Ora, arriva pure il pentimento di Jane Fonda. Anche lei sapeva ma ha taciuto: «avrei voluto essere più coraggiosa, mi vergogno», ha provato a giustificarsi con franchezza, spiegando di averlo fatto forse perché non la riguardava direttamente. Certo, come ha osservato Meryl Streep prendendone le distanze, non tutti a Hollywood erano a conoscenza di come Harvey Weinstein, il potentissimo produttore cinematografico americano, abusasse del suo potere.

Astronomo innamorato

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Le parole antiche di un astronomo di altri tempi per raccontare il turbamento dell’incontro con la bellezza di Gianantonio Tassinari Possa tu risplender astro nascente e illuminare il ciel eternamente. Avvenga che ‘l tuo moto, parabol’ ascendente si fermi nel suo culmin sì lungamente che non ti lasci bellezza, lieve e sfuggente, col suo dolce ricordo perduta tra la gente.

Il niente che non chiedesti

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Rassegnazione: il cambiamento non voluto di Maria Cristina Capitoni L'idea migliore È quella che cambiasti tuo malgrado Rassegnato ad un torto insistente Cedesti il tuo spazio Senza chieder in cambio niente.

Lampi

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di Paolo Brondi Ho visto un lampo di stella Solcare di vita la trama Nell’eco riposto Di note lontane

Accadde, in un battito d'ali

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La spensieratezza di un tempo, insieme ai dolori e alle malinconie: un’età volata in troppa fretta di Cristina Podestà  (Commento a Incontrarsi dopo vent’anni , PL, 14/10/17) Un dolce racconto sull'onda della nostalgia; un sapore boccaccesco, ma molto più delicato e soave; un sogno di chi avrebbe sempre voluto ritrovare i compagni dell'età più bella per condividere le novità, ricordare i momenti più spensierati, gli scherzi, i pianti di un tempo non più afferrabile, oramai non più!

Quanto stress a Buckingham Palace

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Dipendenti della corte inglese si licenziano per il lavoro ingrato ed eccessivo, notizie che fanno sorridere: non conoscono la fatica quotidiana di tutti? di Marina Zinzani Era accaduto a maggio di quest’anno. Una cosa di cui hanno parlato alcuni giornali e che ha fatto pensare, sorridere, acconsentire con la testa. “Che strano”, si è pensato. Ora la storia si ripete. In proporzioni maggiori. 14 su 50 non è cosa da poco.