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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Sabrina (L'invidia)

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di Marina Zinzani (Introduzione di Angelo Perrone) (ap) Racconti dedicati alle emozioni. Prima di trasformarsi in sentimenti, elaborati da tempo, radicati dentro di noi e di qualche spessore, sono soltanto percezioni improvvise, accenni di stati d’animo, intuizioni superficiali. Pur così fragili e provvisorie, sono capaci di condizionare il nostro modo d’essere e di modificare i comportamenti di ciascuno. Possono anche fare la differenza quando si tratti di compiere scelte importanti di vita.

Quando un figlio

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Il pericolo che i genitori possano manipolare la vita dei figli di Marina Zinzani Quando un figlio non è solo una benedizione del cielo ma un’arma. Si pensa a questo quando si viene a sapere, se non si assiste, alla manipolazione di un figlio da parte di un genitore.

Raccontarsi

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Amici e parenti, ma anche sconosciuti: la comunicazione diventata così difficile di Marina Zinzani Raccontare, parlare di sé, aprirsi: ad una certa età c’è una lista di inconvenienti della propria salute, e uno cerca di chiedere, tu da chi sei andato?, come sono lì, bravi?

La realtà non è desiderio

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Gli effetti perversi della cattiva politica: avidità, odio, ambizione di Paolo Brondi Se guardiamo quel che accade intorno, si è raggiunti dagli effetti negativi di una morale spicciola che si identifica con una rabbiosa e spesso prepotente forma primitiva di vita sociale.

Verità difficili

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Tante maschere in pubblico ed anche in privato: l’esile confine rispetto alla sincerità di Marina Zinzani La contrapposizione fra persone, dire la verità o il non dirla, la luce accesa ed anche ombre, si insinua il dubbio, una verità ha tanti punti di vista, io racconto una storia, ora ne viene fuori un’altra, diversa interpretazione di un fatto: la confusione domina la scena, è come un giallo di Agatha Christie, i personaggi non sono quelli che sembrano.

Le strane curve nei libri

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Le parole, per comprendere le cose e spiegarne il senso di Paolo Brondi Il tempo narrativo è coniugazione di ragione e mito. Logos per rappresentare le scene, le atmosfere, care ad uno scrittore ed ai suoi personaggi. Mythos per illuminarle, per dar loro vita e senso attraverso la forza della fantasia, della immaginazione, della sensibilità.

Un libro in un giardino

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Leggere su una panchina, al fresco: magia di un’atmosfera di Marina Zinzani “Se presso la biblioteca ci sarà un giardino, nulla ci mancherà.” E’ una frase di Marco Tullio Cicerone. La mente si lascia andare all’immaginazione: un giardino in cui poter leggere, al fresco, un giardino e i fiori, gli alberi, l’antico della natura, e dall’altra parte l’antico che viene dagli uomini, il pensiero che non si è perduto e continua a vivere attraverso i libri, procurando piacere, facendo compagnia.

Starbucks: il piacere di fare la fila

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Ore di attesa per un caffè: cosa c’è dietro? di Marina Zinzani Ore di fila davanti a Starbucks, a Milano. C’erano state ore di fila anche per il pollo filippino, mesi prima. Novità, esserci appena apre, poterlo raccontare, emozione: cosa accomuna le persone disposte a stare in piedi, al caldo per ore, per poter sorseggiare il caffè di Starbucks? Per poter vedere il locale il giorno che apre?

Un sorriso

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Ciò che può cambiare la vita di Maria Cristina Capitoni E’ così che si spalanca 
 L’accesso al livello successivo Un sorriso pieno  E inaspettato 
 Al posto del solito pianto  
 Antico 
 Rivedi tutto 
 In prospettiva È solo un attimo Ma cambia la vita

La buona scuola

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Prima campanella di scuola: pensieri sull’importanza dell’educazione di Paolo Brondi Per l’inizio dell’anno scolastico, non è vano ricordare l’importanza di promuovere la creatività e la readiness degli alunni. Già nelle classi primarie i bambini entrano in una fase di appassionata creatività.

Idea di famiglia

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Tante idee nelle unioni, quel miscuglio di intese e incomprensioni di Marina Zinzani Ciò che succede nelle famiglie ogni tanto è grandioso. E’ una manifestazione di amore, di vicinanza profonda, e allora si pensa che è fortunato chi, pur nei problemi anche gravi, ha qualcuno su cui può contare, ha quel qualcosa in più che può veramente aiutare. Unioni non sempre felici, senso di solitudine anche in famiglia, da una parte, e dall’altra persone che sono vicine, una squadra. E questo essere squadra non è solo all’interno della famiglia, può accadere in una rete di amicizie, in un progetto comune, nel volontariato, in relazioni in cui predomina la positività. Oltre ogni cosa.  L’idea di famiglia quindi si allarga, va oltre, e diventa luogo immaginario che ha tanti volti, ognuno dei quali rende l’altro meno solo.

La felicità delle donne

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I tanti ruoli femminili nella famiglia e nella società, il bisogno di essere persona di Marina Zinzani C’è qualcosa che fa pensare, nei tre giorni dedicati alla Felicità delle donne, a Milano. Incontri,  personaggi noti e meno noti che cercano di accendere tante luci sulla ricerca della felicità oggi, entrando in anfratti in cui è presente il tempo della corsa, della paura, della ricerca, il tempo per se stesse.

Effimero quell'amore

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Acqua cheta o passione, un soffio comunque vitale di Paolo Brondi Accade sempre così, un gran mare di malinconia si apre quando un amore finisce. Lo dicono anche i versi di un grande amatore: “E noi che pensiamo la felicità, come un’ascesa, ne avremmo, l’emozione, quasi sconcertante, di quando cosa ch’è felice, cade..” (R. M. Rilke).

Incontri

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Keats-Shelley House, piazza di Spagna, Roma (foto ap) I luoghi dove vissero gli scrittori: la magia che accompagna il ricordo delle parole lette di Marina Zinzani  Davanti alla casa di uno scrittore  sussurri dal passato  è l'incontro di un attimo l'ho trovato mi sono ritrovato.

Terra selvatica

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In Maremma (foto ap) La Maremma agli occhi di chi ci vive e la ama di Maria Cristina Capitoni L’elemento è l’acqua 
 Quella salata di un mare 
 Che culla le dune fiorite 
 Che specchia la spada del sole dal largo alla riva 
 Che avvolge le membra  Con cura di mamma 
 Maremma! 
 Un grido e una terra 
 Selvatica e irsuta 
 Negli occhi e nel cuore Di chi l’ha vissuta.

Ponti da attraversare

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( K. Hokusai) Raggiungere una meta: i percorsi che affrontiamo ogni giorno mescolano incertezza i fiducia di Marina Zinzani I ponti che cedono, dopo qualche decennio. I ponti e le persone che erano sul ponte, storie e volti a cui si fa fatica ad avvicinarsi, ponti maledetti, un ponte maledetto.  Il ponte e il nulla sotto, l’usura del tempo lo fa cadere. E’ qualcosa su cui passiamo.

Navi

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Becalmed off halfway rock, di F. H. Lane I sogni che solcano i mari di Marina Zinzani Inspiro e vedo orizzonti luci e navi che si avvicinano tengo chiusi gli occhi immagini sfuocate vita fatta dal sogno l’attesa di una nave

Quel che resta della memoria

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Costruirsi un’identità, tra passato e futuro di Paolo Brondi L'assenza della memoria è una perdita dell'identità. Dinanzi a mutamenti di regime politico, milioni di uomini sembrano non solo dimenticare un parte consistente della loro storia, ma trasformarla. La memoria che schiaccia i vivi attraverso il ricordo dei torti passati è una memoria che coltiva sentimenti di vendetta o di rivalsa.

Uomini di terracotta

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(Xi'an, L'esercito di terracotta, foto ap) L’argilla, il tempo e la polvere: ciò che resta di così lontano di Marina Zinzani Uomini del passato e loro volti scolpiti nell’argilla, riesumati dalla terra, tornati in vita nella suggestione di com’erano, di ciò che rappresentavano. Uomini del passato e mille argille, il tempo e la polvere, ciò che resta. Ma il visitatore acuto sente qualcosa, non è solo una magnifica opera d’arte, è battito ancora, in quei volti, in quei corpi, sotto quelle armature.

Tutto e nulla

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Una promessa tradita di Paolo Brondi L’altra mattina un incontro Un nuovo incontro Una nuova promessa Ma nulla fu tutto Per gente Che infoltiva la strada In ascolto del nuovo tribuno

Le strade tra i rovi

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Le voci misteriose della natura, che dialogano così intensamente con ciascuno di noi di Lorenzo Mullon Basta voglio i semi della rugiada nel grembo fatemi partorire l'albero sento le fronde salire lungo i polmoni gli aghi di pino mi irrorano con il loro profumo il fruscio è assordante

Il colore del futuro

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Spendere le proprie energie: con quali obiettivi? di Paolo Brondi Che possono aspettarsi dal futuro i giovani se ad esso ci si avvia con un presente gravido d'immagini ed esempi costantemente avversi? Sono numerosissimi, oggi, quelli che ripetono, senza avvedersene, le parole di Platone (Teeteto, Milano, 1940, p.107): "Spendono le loro energie, aguzzano la loro capacità critica, trovano parole che lusingano il padrone, maniere di fare che cercano d'ingraziarselo, e si comportano così da uomini di piccola anima e non di carattere integro".

Quando parlare

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Sempre difficile il colloquio con gli altri: sul crinale della riservatezza, o dei segreti di Marina Zinzani Fidarsi parlare cercare qualcuno che dica sì, è vero ti capisco rassicurazione del momento non si vive da soli

"L'ultima Stanza" a Milano

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L'ultima Stanza, il libro di Marina Zinzani, collaboratrice di Pagine Letterarie, alla libreria Hoepli di Milano

Cercare il silenzio

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Un modo di riconciliarsi con se stessi di Marina Zinzani Si addensano nubi si inquina l’acqua del fiume soffia un vento fastidioso è l’ora del ritrovarsi porterà via tutto il silenzio.

Polvere

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Dopo tanti anni non sarà più lo stesso di Paolo Brondi Non so come mi senta Ora che la vita Continua a dar segni Del suo correre e finire Ora che la terra calpestata Si sgretola e si fa polvere

Il rimorso che rimane

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Gli anni trascorsi a ricordare quel giorno di Maria Cristina Capitoni Fu così che andò Non come fu sempre detto Il suo corpo a metà Tra il pavimento e il letto Fosti tu a salvarlo Non il vicino

Un pensiero nell'immagine

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I colori della natura in questa stagione: ciascuno richiama un diverso sentimento di Giovanna Vannini Forse è per via di questa estate prolungata che, guardandomi intorno, facendomi attraversare gli occhi da questo paesaggio di campagna, l’inverno sembra ancora lontano. I verdi dominano, si scivolano addosso l’un l’altro, dando vita a svariate scalature.

Una giornata indimenticabile

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La colazione dei canottieri , di P.A. Renoir di Giovanna Vannini Che giornata fu quella, anche oramai che la testa si è incurvata nelle spalle, la ricordo.   "Leggera, soave, sognatrice", cosi Gerard mi definì sussurrandomelo nell'orecchio.  Mi feci rossa dal volto alle mani, sorrisi.

Un sogno in mezzo alla paura

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Nei luoghi in cui si consumò una stagione di terrore, un intrigo con un colpo di scena finale di Cristina Podestà (Commento a Un criminologo a Bilbao , PL, 20/8/18) L'organizzazione armata terroristica basco nazionalista ha rappresentato la paura negli anni ‘90 a Saragozza e Barcellona. All'inizio degli anni 2000, quando per lavoro mi recai proprio in quei luoghi, i colleghi spagnoli ancora soffrivano al solo pensiero di quegli attacchi terroristici.

Polvere di stelle

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Tanti personaggi del cinema hanno fatto sognare. Luci della ribalta ma anche cadute rovinose. Come tutti di Marina Zinzani Forse si chiamano stelle perché illuminano, sono stelle del cinema che hanno illuminato lo schermo, prendendo l’attenzione e la fantasia di chi le ammirava, portando il cuore su in cielo, dove c’è l’arcobaleno e ci sono le nuvole, era questa, è questa forse la loro funzione, e l’origine del loro nome.