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Un sogno in mezzo alla paura

Nei luoghi in cui si consumò una stagione di terrore, un intrigo con un colpo di scena finale

di Cristina Podestà
(Commento a Un criminologo a Bilbao, PL, 20/8/18)

L'organizzazione armata terroristica basco nazionalista ha rappresentato la paura negli anni ‘90 a Saragozza e Barcellona. All'inizio degli anni 2000, quando per lavoro mi recai proprio in quei luoghi, i colleghi spagnoli ancora soffrivano al solo pensiero di quegli attacchi terroristici.
Pensare a scrivere un racconto su questo argomento, discretamente intricato, tale da sembrare quasi un sogno ovattato del protagonista, testimonia la grande conoscenza del mondo attuale, delle filosofie come quella di Ortega che conosco in parte per avere letto "La ribellione delle masse". Di questo saggio mi colpisce prevalentemente il concetto della nascita dell'uomo di massa. 
Ciò che va sottolineato in questo racconto, secondo me, è la sintesi con cui si racconta la storia dell' ETA attraverso una spiegazione non cercata ma dichiarata, e il colpo di scena finale in cui Giorgio, che aveva intenzione di dire la sua riguardo all'argomento, viene spiazzato da Alberto e cosi decide di allontanarsi dal luogo terribile in cui era incappato, nonostante gli avvertimenti iniziali della collega, in modo del tutto originale ed imprevedibile. Bel racconto, ricco di suspence, con finale inaspettato.

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