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Visualizzazione dei post da 2022

Conoscere il cuore

di Marina Zinzani (“Bachianas brasileiras n. 5 - Aria” – Heitor Villa-Lobos) In punta di piedi si entra nella vita timidezza e paura il sole che illumina qualcun altro

Il pane degli angeli

di Marina Zinzani (“Panis Angelicus” – César Franck) Gli angeli portano il pane il loro pane sulle tavole sono tavole povere di vite spezzate

Tavolozza di colori

Tellaro (foto angelo perrone) di Maria Cristina Capitoni Chi dipinge paesaggi purifica il mondo con passaggi mistici in un impasto di intenzioni e ispirazioni che dalla tavolozza spalanca portali attraverso i quali la natura si spoglia dal dolore e torna al suo autentico splendore.

L'alba

di Marina Zinzani (“Spanish Romance”) L’alba era qualcosa di divino dall’albergo una vacanza che iniziava luoghi meravigliosi

La condizione dell'attesa

Dare più senso al tempo  (Il testo completo su L’Eurispes.it magazine , 23.12.22) (Angelo Perrone) Il calendario ricorda la stagione dell’Avvento, che è attesa della Luce, quale che sia la specifica credenza. Abbiamo però difficoltà a far nostra la dimensione interiore dell’attesa, che non è propria soltanto di un momento dell’anno.

Il sapore della favola

di Cristina Podestà Quando ti ho incontrato, ho pensato che fosse “la favola mia”. Una sensazione di buono e un solare buongiorno al risveglio. La vita scorre e corre, quanto corre!  Non sempre è stato di sole il buongiorno e nemmeno la buonanotte, ma la favola, alti e bassi, va avanti. Dunque: “ogni giorno racconto la favola mia, chiunque tu sia”. 

Chi è benedetto?

di Marina Zinzani (“Benedictus” di Karl Jenkins) È benedetta l’acqua che disseta la terra il corpo è benedetto il frutto che cresce sull’albero

Questa gioventù iraniana

Il fanatismo del governo di Dio (Il testo completo su Critica Liberale , inserto Non Mollare , 19.12.22) (Angelo Perrone) L’orrore in nome della religione. Il delirio del patriarcato islamico. Tante donne picchiate e uccise in Iran dalla polizia “morale”. Giovani con il cappio al collo, penzolanti dalle gru dopo le esecuzioni capitali.

La Stella in cielo

di Cristina Podestà Il fraseggio dei tuoi occhi mi risveglia dal torpore. Antiche nenie di pastori rispondono al palpito del cuore, in un mare di parole che non ascolto mi tuffo, sempre stretta al tuo braccio.  Sboccia il cielo di stelle antiche, ormai consumate ed esauste mentre una scia di promesse si perde e frantuma nell’aere.

Rimuginare

di Liana Monti Sono rimasta troppo a rimuginare Su ciò che avrei potuto fare E quello che dovevo evitare Per non rovinare.   Indietro non si può tornare Nulla del passato si può cambiare L’importante è ricordare e imparare.

Angoli di vita

di Maria Cristina Capitoni Via dal traffico di macchine e pensieri da metri quadri di ansie giornaliere cresciute al caldo delle tradizioni accelero passata l’ultima curva che separa il vivere ancora da tutta la paura che non c’era.

Ritrovare l'energia

di Liana Monti Resto a guardare Le onde del mare Vibrazioni di pace Dal ritmo tenace. Resto ad ascoltare I gabbiani cantare Ali affidate al vento Mantra dal suono lento.

Ricordi

di Liana Monti Parole affidate al vento Per cose che più non sento Che ricordo a stento Per un passato che è ancora tormento. Parole scritte sulle pagine di un diario Inchiostro dilatato dalle lacrime

Sentirsi giovani

di Cristina Podestà Una questione di punti di vista. A volte si è giovanissimi e si ha l’impressione di aver poco da dire e da fare, di avere già, in un certo senso, i capelli bianchi. Si possono osservare ragazzi fin troppo assennati, che non apprezzano né sfruttano le proprie potenzialità, tutti tesi a realizzare “cose da grandi” al più presto.

Scuola, merito e uguaglianza

Umanizzare la persona e rimuovere le diseguaglianze (Il testo completo su Critica Liberale , inserto  Non Mollare , 5 dicembre 2022) ( Angelo Perrone ) Il cambio di denominazione del ministero dell’Istruzione nel governo Meloni (con il riferimento al merito) ha dato improvvisamente nuovo vigore al dibattito sulla scuola, senza tuttavia favorirne la comprensione. Molti interventi orientati a sinistra hanno bocciato l’idea, giudicandola poco meno che reazionaria.

Penombra

di Marina Zinzani (“Notturno in do diesis minore” – Chopin) Danzano le rondini che tornano a casa i gabbiani sul mare le libellule nell’aria

Follia

di Marina Zinzani (Tema da “Schindler’s List”) Dove vanno i bambini che muoiono  sotto le bombe le donne sopraffatte i giovani che partono per la guerra

Il treno

di Liana Monti Le porte si chiudono Il treno inizia a muoversi Le distanze dividono Due cuori che si sono già persi.   Il finestrino chiuso Nemmeno un ultimo saluto Davvero tutto è concluso Nel silenzio più assoluto.   La pioggia cade sui binari Altri attimi sono necessari Per decidere che a casa devo tornare.

Il suono dell'emozione

di Cristina Podestà Il suono più dolce, quello che calma lo spirito ribelle, che fa toccare il cielo, sognare, ridere e piangere di felicità. Il suono più meraviglioso e misterioso della vita, che si aspetta tanto tempo e ci si immagina mille volte, senza riuscire però a quantificare l’amore che avrebbe sprigionato. Quel suono è stato il tuo primo vagito. 

Sulla collina

di Maria Cristina Capitoni E’ quell’immensa ombra che vedo per prima e più in alto le tue fronde estese solo sul culmine della collina domini il paese come fossi dipinto su tela di lino finalmente adulto il mio cedro del libano.

Perdersi di vista

di Cristina Podestà Solo per un attimo mi sono voltata per vederti. Non ti sei accorto, non mi hai notato; avrei acceso anche la luce lì, in mezzo a tutti, per poter seguire il tuo passo, il tuo profumo. Ma sei rimasto al tuo posto, insensibile al mio sguardo insistente, ed io sono rimasta a buttare via il mio tempo, i miei minuti. 

In volo con i gabbiani

di Cristina Podestà Sulla panchina del molo osservo gabbiani fermi, pronti al decollo. Sono strani perché sono belli ma emettono suoni striduli e talora fastidiosi. La mente vaga sui loro percorsi, su ciò che vedono e non possono mai riferire, sul profumo delle onde che annusano e non sanno ripetere a noi mortali.

⏳ L'essenza in un minuto: l'attimo che svela il mondo

Quanto tempo occorre per cogliere l'essenza di un'emozione o di una verità? Questa breve poesia ci invita a riflettere sul potere di un singolo istante, un attimo sospeso in cui la voce, la musica o un semplice gesto aprono una dimensione inattesa. Lasciatevi guidare in questo minuto che racchiude l'infinito. (Maria Cristina Capitoni – POESIA) 🎶 La rivelazione del suono Erano solamente note e un movimento della voce che pareva innaturale un giro intorno al capo e si apriva il mondo una dimensione che neanche tu hai mai descritto se non a suoni 🕰️ L'attimo sospeso era così difficile eppure naturale pareva a me di perderti e poi di nuovo accanto era passato un minuto soltanto. (Foto. Un primo piano ravvicinato di una farfalla bianca posata delicatamente su un fiore di trifoglio viola.)

Rinascere

di Marina Zinzani (“Erbame Dich” – J.S. Bach) Passi sulla sabbia d’estate l’aria fresca del mattino il sole che si allunga sull’acqua una magnifica giornata al mare

Il tempo

di Marina Zinzani (“Adios nonino – Astor Piazzolla”) Cambiano i volti ogni ruga una piccola ferita cambiano gli sguardi più disillusi cambiano i cuori

Ritrovare le amicizie

di Cristina Podestà Ho incontrato una vecchia amica. Ho rivissuto con lei le gioie della scuola, i pianti causati dalle delusioni dei coetanei, i palpiti del cuore provocati dai primi amori.

Volare

di Marina Zinzani (“Mia & Sebastian’s Theme – La La Land”) Volare su una nuvola su una promessa luce che si accende il mondo diventa fatato i miracoli dell’amore

Valzer

di Marina Zinzani (“Valzer n. 2” – Shostakovic) Accendere luci sui volti sui ricordi su quell’estate felice su quei momenti

Momenti di vita

di Cristina Podestà Ci sono ricordi che ti devo, momenti unici che mi hai regalato, le volte che mi sono sentito un sognatore, e quando mi hai accompagnato e acceso una luce nel buio.  Poi ci sono cose che mi devi, periodi che talvolta ricordi anche tu, sensazioni bellissime che hai conosciuto grazie a me.

Un piccolo fuoco

di Marina Zinzani (“Lascia ch’io pianga” – Haendel) Raccogliere le forze raccogliere le persone fare un piccolo fuoco riscaldare le mani

Una vita imperfetta

di Cristina Podestà Nessuno è perfetto. Eppure qualcuno pensa di esserlo. Come cucino io, nessuno. Come è capace mio figlio, nessun altro. Quanto ho lavorato io, non lo potresti capire. I sacrifici che io faccio sono impossibili da sostenere per un’altra persona. Mio nipote è un fenomeno. Mio marito ha le mani d’oro.

Solo l'attimo

di Marina Zinzani (“Soltane Ghalbha”) Girano in tondo le stagioni i volti le cose è un girare continuo

Balla

di Marina Zinzani (“Nathalie”) Balla lasciati andare è un suono dolce ci sono usignoli nell’aria

Curva dell'anima

di Cristina Podestà Un sottile dispiacere si insinua e tocca una ad una le corde dell’anima. Diventa poi pian piano una ferita che pare inferta da uno stiletto, e inizia a sanguinare. Nel dolce mare della malinconia dolorosa mi lascio andare, incurante della mia sofferenza.

Il volto della città

di Cristina Podestà Sotto i piedi le foglie morte, cadute col vento e la pioggia, rendono l’asfalto meravigliosamente colorato di giallo, arancio e marrone. I miei passi risuonano mentre mi aggrappo all’ombrello per non cadere.  Passeggio in una città, la mia, piuttosto triste, piuttosto solitaria, abbastanza deludente adesso. E rimugino tra me tempi migliori, quando era viva e frizzante di giovani desiderosi di raggiungere mete, dove i negozi pullulavano di persone che facevano acquisti, mentre per strada ci si incontrava e ci si fermava ad ore a chiacchierare.

Imbrattare l'arte per il clima?

La tendenza a colpire quadri famosi per richiamare l’attenzione (Il testo completo su La Voce di New York ) (Angelo Perrone) Non è rimasto danneggiato il quadro “Il seminatore” di Van Gogh che alcune ecologiste hanno cercato di imbrattare a Roma con una zuppa di piselli.

Quale identità

di Lorenzo Mullon Mi hai conosciuto come Lorenzo sarebbe meglio che non mi chiamassi in nessun modo cambio di continuo sono sempre diverso e quello di me che non si modifica non è definibile è un'aria un vento

False conquiste

di Lorenzo Mullon Conquistate pure ciò che volete fate rumore costruite cose immense io sto sull'orlo di un cratere sferzato da un vento di colori sono salito sulla cima onirica del mondo vivo nei sogni come sopra una nuvola temporalesca il mio cuore è attraversato dai fulmini

Perchè vivere

di Maria Cristina Capitoni Lo renderemo intatto così come lo abbiamo avuto quest’abito maestoso incontaminato solo un po’ più luminoso leggero sopra un filo di fiato finalmente desto dopo aver sognato

Il mondo a colori

Vincent Van Gogh in mostra a Roma (Il testo integrale su L’Eurispes ) (Angelo Perrone) La pittura di Vincent Van Gogh è entrata nell’immaginario collettivo, diventando oggetto di venerazione e culto. Una mostra al Palazzo Bonaparte di Roma, in occasione dei 170 anni dalla nascita, esplora il mistero di una fascinazione per il colore che ha conquistato intere generazioni.

Pregare

di Marina Zinzani (“Preghiera per Maddalena” – Oliver Dragojevic) Si confondono i pensieri si sta perdendo la rotta è buio fa freddo

Libri da scoprire

di Liana Monti Un nuovo romanzo da leggere. Una nuova storia, nuovi personaggi, nuova situazione. Elly ama molto immergersi fra le pagine dei libri e immedesimarsi nei protagonisti. Immaginare di trovarsi in quella casa, in quel bar, in quel parco, pronunciare quelle parole e vedere negli occhi la reazione della persona a cui sono rivolte.

Le parole non bastano

di Marina Zinzani (“Nocturno – Oliver Dragojevic”) Le parole non bastano a raccontare le fatiche di una vita e i momenti buoni

Sogno

di Marina Zinzani (“Libertango – Piazzolla”) Parole e discussioni non è facile capirsi anche i silenzi sono pesanti

Oltre il bosco

di Cristina Podestà Come in un bosco incantato, pieno di fate e di gnomi, una luce trafigge le piante, le viola e le trapassa, rendendo l’oscuro riparo del suolo, più facile al cammino. La chiarità regalata ai suoi passi rende l’uomo felice e speranzoso di trovare al più presto l’uscita.

Il fiume che scorre

di Marina Zinzani (“Cavalleria rusticana – intermezzo – Mascagni”) Le parole non bastano forse il canto di un usignolo può servire

Una carezza

di Marina Zinzani (“Casta diva – Bellini”) Dall’alto di una collina si vede il mare striature di oro sull’acqua e si vede il tempo e le stagioni che passano

Il ballo

di Liana Monti   Finalmente è arrivato il sabato sera Ho atteso per una settimana intera Una doccia calda per lavare via le tensioni Dopo avere svolto tutte le commissioni.   Il trucco quanto basta per prendere colore Scarpe col tacco, un abito semplice Già inizia a salire il buon umore Vorrei tornare a sentirmi felice.

Illusione

di Marina Zinzani (“Aria sulla quarta corda – Bach”) Anima trasfigurata senza volto e identità vaghi e puoi vedere puoi sentire il male le ipocrisie

Tenera è la notte

di Marina Zinzani (“Xerxes – Largo – Haendel”) Tenera è la notte i bambini dormono perduti nei loro sogni fatati nelle fiabe appena ascoltate

Illusione

di Liana Monti Della nostra storia avevo una distorta visione Non avevo visto con la dovuta precisione E non avevo capito la giusta dimensione Di una certa strana esclusione.   Ma dopo la confessione Dopo quella ammissione È stata una profonda delusione E sono andata in confusione

Il cigno

di Marina Zinzani (“The Swan – Saint-Saens”) Quante persone avrebbero voluto elevarsi i poveri gli offesi gli sconfitti

Ritrovarsi sola

di Cristina Podestà Come un sabato sera, alla fine mi ritrovo nel letto vestita, senza alcuna percezione di me. La stanza spoglia, il grigio intorno, la delusione amara che brontola nella mia testa. Sono delusa, triste, affranta: non riesco a farmi capire o a spiegarmi, che poi è la stessa cosa.

Gioco in sospeso

di Maria Cristina Capitoni Se poi scoppiasse d’improvviso la farsa un fiume di dolore e gente sparsa della quale a stento riconosci la faccia capiresti in un secondo che era un gioco e che non hai giocato paralizzato dalla paura rimasto senza fiato sei scappato nascosto a tutte le possibilità

Ricordi da far rivivere

di Cristina Podestà Se apri quel cassetto del cuore, li trovi tutti. Parlo dei ricordi belli, quelli che ti hanno allietato la vita, i momenti indimenticabili con gli amori che hanno fatto parte di te. Eppure oggi non si ama più. Tutto è apparenza e l’amore più grande sono i soldi. 

Notte

di Marina Zinzani (“Vocalise – Rachmaninoff) Il meglio cercare il meglio che non è sempre quello che sembra il meglio di ogni cosa

Promessa d'amore

di Marina Zinzani (“Liebesleid – F. Kreisler”) Una mano  un balletto ci si inchina e si inizia a girare

Incanto

di Marina Zinzani (“Song from a Secret Garden”) Avevamo dei progetti dicono gli innamorati che si sono perduti

Profumo

di Liana Monti Sto camminando lungo un viale Quando sento quasi all’improvviso Un profumo un po’ speciale Arrivare dritto sul mio viso. Mi guardo attorno per cercarne la fonte Ma non c’è nessuno né attorno né di fronte

Fate

di Marina Zinzani (“Adagio – Secret Garden”) Si incontrano le fate condividono affanni le tante cose da fare

Il digitale e noi

La realtà aumentata e l'ansia di esclusione ( Il testo integrale su Eurispes ) (Angelo Perrone) È successo in breve tempo e non ci siamo accorti che era in atto una rivoluzione. In appena 40 anni è cambiato il nostro modo di comunicare, di relazionarci con gli altri, di trascorrere il tempo libero.

Storie d'amore

di Marina Zinzani (“Historia de un amor”) Le storie d’amore sono scritte nell’aria sono giravolte e gioia

Quasi sorelle

di Liana Monti   Siamo amiche da tanti anni Abbiamo affrontato tanti affanni Ci siamo sostenute Nelle varie vicende accadute Ci siamo consigliate Per aiutarci a non fare scelte sbagliate A volte ci siamo un po’ allontanate

Poesia d'amore

di Marina Zinzani (“Adagio for strings – Barber”) Cosa posso chiedere di più di quello che mi hai dato volevo le stelle e me le hai offerte volevo il tramonto

Guardare avanti

di Liana Monti Corri Più forte che puoi Sai che è questo che vuoi Corri Non ti fermare Anche se ti senti tremare Corri Non guardare indietro Lascia andare il passato tetro

Strani rimbalzi

di Maria Cristina Capitoni Spezzare quel continuo rimbalzo tra stati d’animo  forzatamente opposti  poiché indotti  significa capire  cosa devi fare a destra  quando ancora sei a sinistra e viceversa.

Porte

di Marina Zinzani (“Standchen – Liszt”) Porte che si aprono sul passato vento d’aprile

L'attesa del giorno

di Cristina Podestà I gabbiani planano sulla spiaggia, in questa tarda estate inusuale. I tramonti di fuoco si rincorrono giorno dopo giorno, le serate sono tiepide e serene e, piano piano, il rosso del sole, che va a dormire, lascia spazio a sere argentate di luna e stelle.

La dolcezza di una madre

di Marina Zinzani (“Piano concerto n. 2 – Rachmaninov”) C’è tanta dolcezza nello sguardo di una madre quando pettina sua figlia quando ripone i suoi quaderni quando non apre il suo diario

Parigi sotto la pioggia

di Marina Zinzani (“Gymnopédie n. 1 – Erik Satie”) Passi sotto la pioggia un ombrello e il respiro luci delle auto di sera la Ville Lumière e i bistrot

Tempo perduto

di Marina Zinzani Si mimetizzano i volti si nascondono i pensieri si occultano gli affetti passaggi in ombra anni passati senza ricordare. È così crudele il tempo perduto.

Note musicali

di Lorenzo Mullon Il mondo è così sospeso nell’universo  che bastano poche note di una musica  per farlo girare

Gioielli dalle mine

di Marina Zinzani Se dal fango nasce un fiore, se da una ferita nasce una forza, se da una perdita nasce un ritrovarsi, se da una terra bruciata nascono mille fili d'erba: la vita si riaffaccia, timida ma forte, vulnerabile e incerta, ma anche aperta al futuro, finestra aperta e respiro, respiro.