Il tempo

di Marina Zinzani

(“Adios nonino – Astor Piazzolla”)

Cambiano i volti
ogni ruga una piccola ferita
cambiano gli sguardi
più disillusi
cambiano i cuori
che non si lasciano più andare
cambiano le persone attorno
cerca, ricerca, fuga
il tempo prende ogni cosa
un fiume che trascina tutto
fino a mani stanche
tanto stanche
ma quelle mani
fino a quando sapranno raccogliere un fiore
fino a quando controlleranno la pianta che cresce
fino a quando sforneranno una pietanza fumante
con il sottile piacere che sarà buona
fino a quando cercheranno un canale alla tv
nell’attesa di una bella serata
fino a quando accarezzeranno il volto di un figlio
anche anziano ormai
che è venuto a fare un po’ di compagnia
quelle mani saranno giovani
con la linfa della vita
e nessun signore del tempo potrà fare nulla
c’è qualcosa di eterno che lo beffa
non espresso a parole
e neanche a fatti
è quello che lega le persone
un filo sottile
che continuerà anche dopo
dopo
che le fa vivere nei nostri cuori
sulle nostre spalle
attraverso i nostri occhi
regalando loro 
ancora
sorsi di vita
per sempre.

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