Il riformismo richiede l’ascolto della gente (Il testo integrale su La Voce di New York ) (Angelo Perrone) Con la vittoria di Giorgia Meloni e le grandi manovre per la formazione del nuovo governo, il rischio è di archiviare in fretta il dato della crescita dell’astensione, un segnale di sfiducia verso il momento delle elezioni e la politica tutta. Il fenomeno ormai consolidato indebolisce il significato politico del risultato elettorale e suona come ammonimento per chi non è riuscito a contrastare la destra e ad offrire una plausibile alternativa. I perdenti, a cominciare dal Pd, rischiano di essere catturati dall’ennesimo psicodramma autolesionista, di non avvertire la gravità della situazione, e di esaurirsi nel consueto falò dei segretari, rito sacrificale per cambiare tutto senza cambiare nulla, oppure di trastullarsi nel rovello delle alleanze future, scambiando il dito per la luna. Se il Pd vince a Roma centro ma perde a Viterbo dove prevale quel tale che voleva cambiare il...