(a.p. ) ▪️ Il linguaggio può essere variamente pericoloso: talvolta è esplicito, smaccatamente violento e minatorio come quello di Trump e Milei; tal altra, contiene insidie non meno gravi, osservando i fini. Il discorso manipolatorio delle decisioni giudiziarie e della realtà, come sulla separazione delle carriere, è potente grimaldello per trasformare il volto della democrazia liberale. L’aggressione allo Stato di diritto è condotta dall’interno, ci si serve del diritto per neutralizzarne la ragione morale e l’efficacia pratica. Per questo è più arduo svelare trame e insidie, comprenderne il senso, ma il passo decisivo è prenderne consapevolezza, come ribadito da più voci, anche della cultura, nei dibattiti tenuti durante lo sciopero e in altre circostanze analoghe. Intellettuali, come Tullio Piovani, Dacia Maraini, Gianrico Carofiglio, Giancarlo de Cataldo, Maurizio de Giovanni, Viola Ardone, Donatella di Pietrantonio, personaggi noti come Antonio Albanese e Monica Guerri...