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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Depressione

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di Marina Zinzani Soli con sé stessi in una voragine gli affetti parlano ma sono echi in lontananza il grigio ovunque sentirsi come scesi da un treno in una città sconosciuta i giorni e il tempo diventano cose vuote quel tempo che tanti avrebbero anelato di avere figure sbiadite

Mattino

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di Marina Zinzani I raggi del sole accarezzano il viso gli occhi ancora socchiusi vaga percezione di un sogno presenze, figure, altro.

Ritorno all'inizio

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di Maria Cristina Capitoni Pulirò tutto  tornerà lucente  com’era in principio  non perderò un minuto  sarà com’era  farò finta di niente  di aver sognato  ma serve aiuto  perché il tempo è passato  ed io il mio tempo  l’ho sprecato

Pieghe di vita

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(La foce dell'Arrone, Fregene, 2025-foto ap) (Angelo Perrone) Apri il mondo che il tempo ha tradito, nelle pieghe di un passato infinito. Ferma il tempo, il sogno rubato, l’abbraccio rivolto al futuro, mai trovato. Sei abitata da fantasie amorose, eco di promesse mai espresse. Il cuore sospira, leggero e incerto, nel vortice di un desiderio coperto.

Conquistate

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di Lorenzo Mullon Conquistate pure ciò che volete fate rumore costruite cose immense io sto sull'orlo di un cratere sferzato da un vento di colori sono salito sulla cima onirica del mondo vivo nei sogni come sopra una nuvola temporalesca il mio cuore è attraversato dai fulmini in ognuno respira una storia un oceano un grande amore

Immemore

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di Giorgia Deidda Credo che il tempo scavi il suo corso, dove scorrere imperturbabile da ogni intemperia. Se sono non credibile sono incredibile. Perché il mio carattere è tutt’uno con la malattia; quando mentiamo, siamo la malattia. Quando seduciamo, siamo la malattia. Il mostro alberga in me tutte le notti, parzialmente di giorno.

Grovigli

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(Garfagnana, 2025 - foto ap) (Angelo Perrone) Rami intrecciati, danze d'ombre, foglie sospese in un canto spezzato, luce trafitta da silenzi obliqui. Spazi che scompaiono e riemergono, un vortice mutevole, senza confine, eco di sogni sussurrati. L'inconscio respira, il mondo si dissolve e si ricrea.

Perfezionarsi, il significato

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di Marina Zinzani “Ma cosa dice Socrate? “Come uno si diletta a migliorare la sua fattoria e un altro il suo cavallo, così io mi diletto ad affinare il mio perfezionamento giorno dopo giorno.” (Epitteto) Ci si sente ogni tanto stanchi. In un giorno di pioggia, quando domina la malinconia, o in un periodo difficile, in cui tutto sembra complicato, o facendo un bilancio non proprio positivo, si avverte quella stanchezza particolare, degli anni, ma che possono provare anche i giovani.

La vendetta come strategia

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(Altre riflessioni in “ Il vittimismo politico, arma di vendetta e prevaricazione ”, su Critica liberale 17.3.25) (Angelo Perrone) Agli inizi degli anni ’80 il filosofo francese Pascal Bruckner (1948) denunciava in un celebre testo, Il singhiozzo dell’uomo bianco , gli eterni sensi di colpa dell’Occidente, causa di un rapporto malsano con il resto del mondo. Abbiamo trovato eco del concetto nei dibattiti infiniti sulle cause del conflitto in Ucraina, travisamento dei fatti e stravolgimento del rapporto di causalità.

Fragilità

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(Marina, 2025 - foto ap) (Angelo Perrone) Scivola via il tramonto, il cielo è pieno di riflessi che sanno di attesa e quiete, il respiro si fa breve prima della notte.

Sogni perduti

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di Maria Cristina Capitoni La pelle scura e la voglia di andare nessuna paura quando facevi rumore  a cavallo sulla spiaggia o in pineta il lunedì di Pasqua a quanti sogni hai rinunciato  prima di capire  dove hai sbagliato.

Riscrivere la verità

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(Altre riflessioni in “ Il vittimismo politico, arma di vendetta e prevaricazione ”, su Critica liberale 17.3.25) (Angelo Perrone) Il passato diventa spesso un’arma, non sempre di verità, tanto meno di giustizia. Tragedie, ferite, persino falsità sono brandite come spade. E spingono a commettere nefandezze. La strategia induce a formulare rivendicazioni infondate, compiere abusi ed aggressioni, giustificare violenze verso innocenti, siano essi individui o popoli.

Basta

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di Lorenzo Mullon Voglio i semi della rugiada nel grembo fatemi partorire l'albero sento le fronde salire lungo i polmoni gli aghi di pino mi irrorano con il loro profumo il fruscio è assordante non esiste altro che questo attrito verde che mi consuma Sono come una sottile oscurità nel prato entro ed esco dalle foglie

Buttarla in caciara

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(Repubblica, 19.3.25) (Angelo Perrone) Funziona sempre, non c’è verso. È la tecnica di chi getta un grosso sasso nello stagno mentre tanti curiosi sono chini ad osservare i pesciolini che sguazzano. L’effetto sono gli schizzi negli occhi, le reazioni, gli insulti per l’insano gesto. In Parlamento Giorgia Meloni doveva replicare nel dibattito sulla questione del “riarmo” dell’Europa dopo le mosse improvvide di Donald Trump. E lei che fa, come si approccia?

Per l'Europa e per il diritto

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(foto Ansa) (Angelo Perrone) Riprendiamo, da giuristi, un articolo apparso su Questione Giustizia, a commento della manifestazione per l’Europa del 15.3.25 in piazza del Popolo a Roma. Un sentimento profondo e variegato ha animato la partecipazione di 50.000 persone venute da tutte le parti del Paese.

Irredenti

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di Bianca Mannu Come rimessi a nuovo - sutura ombelicale   sensi sangue saliva voce lobi del cervello e animali umori -  mi furono promessi giorni   redenti dai ceppi del servaggio Astucci - invece - pieni dei doveri dell’adesso  e condotti di ripetute negazioni per il dopo e l’indomani  e tutti i giorni appresso  Mi transita in corsa - invisibile nume – 

La fragilità dei poeti

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di Marina Zinzani (Dedicato a Patrizia) Forse i poeti troveranno una risposta una spiegazione un perché loro vedono oltre sanno tante cose i poeti sulla vita e sulla morte conoscono i pensieri degli Antichi hanno letto tanto sulle inquietudini e sui misteri

Sera

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di Florio Frau Improvvisa la sera ci coglie, impreparati alla morte temporanea della luce e dei rumori creduti parole. Come un tempo, il silenzio delle cose ci sorprende, e di noi stessi pietà sgomenta sale dai baratri della notte. 

Roma, un popolo che si ritrova: speranza di libertà

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Dare un'anima all'Europa

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(Repubblica, 15.3.25) (Angelo Perrone) La manifestazione su iniziativa dello scrittore Michele Serra: le bandiere dell’Europa per colorare piazza del Popolo a Roma e tante altre città. Dare un’anima all’Europa, riscoprire i valori di Ventotene, è in gioco la nostra libertà. Parlano senatori a vita, scrittori, intellettuali, artisti, cittadini comuni. Riprendiamo da Repubblica 15 marzo, le due vignette allegate.

Una fortezza

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di Marina Zinzani “Sono gli eventi che fanno nascere la paura: quando un’altra persona ha potere su di loro o può ostacolarli, la cosa incute paura. E come si distrugge una fortezza? Non a ferro e fuoco, ma con i giudizi. È da qui che dobbiamo iniziare, ed è da questo fronte che bisogna conquistare la fortezza e scacciare i tiranni.” (Epitteto) Il giudizio ha una potenza incredibile, giudizio verso sé stessi e verso gli altri. È una forma di potere in grado di dominare gli eventi, di influenzarli, di far andare il corso della vita da una parte o dall’altra.

Aula

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di Liana Monti L’edificio è quello di allora In città lungo una via trafficata Auto in attesa, è rosso ancora Ragazzi che vanno alla fermata. Ritornare fa un certo effetto I ricordi riaffiorano alla mente Apro la porta con rispetto Osservo l’interno lentamente. Sentirmi un fantasma fra gli studenti Visi giovani, sereni, sorridenti Mi guardano quasi diffidenti.

"La metamorfosi" di Franz Kafka

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di Liana Monti “Già le sette e ancora tanta nebbia”. Un risveglio insolito quello del signor Gregor Samsa. Da quel giorno in poi tutta la sua vita cambierà. Una sorta di incantesimo si è abbattuto sulla sua persona che lo porterà inesorabilmente verso un futuro con problemi irrisolvibili e un triste destino verso una strada con una sola andata senza ritorno. Senza una possibile spiegazione, senza un ragionevole motivo, è accaduto un cambiamento.

Solitudine acquatica

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di Bianca Mannu (Tratto dalla raccolta “Dove trasvola il falco”) Smarrita Mi sono smarrita Tra le radiografie - dove già sono scheletro - Mi sono smarrita Tra le ricette crittografate tra le <impegnative>  che sciupano  il tessuto sottile dei miei contatti umani che sfibrano  la mia esistenza sociale.

Una piazza per l'Europa

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(Angelo Perrone) Riprendiamo da Repubblica 27.2.25 l’intervento appassionato di Michele Serra , da cui è nata l’idea, che condividiamo, di ritrovarsi in una piazza (sarà sabato 15 marzo alle 15) per dire: ci siamo anche noi europei, non vogliamo essere indifferenti e assistere passivamente al declino della democrazia liberale occidentale.

Era solo un sogno

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di Paolo Brondi Per te un sogno solo un sogno è  l’incanto d’amore che ha sciolto le nebbie del giorno che ha spezzato la linea del tempo che ha dato solarità nella pioggia, tepore nel freddo, sazietà nella fame nella fame di tenerezza, nella fame su una spiaggia senza tramonti. Per me è stato poesia che cammina per strade inconsuete, umida

Deserti

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di Marina Zinzani Deserti in mezzo al mare deserti fra la folla urla silenziose camminare fra le rocce. Ogni tanto si trova un fiore in mezzo al deserto.

Leggera come rugiada, Bianca Mannu

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(Angelo Perrone) In silenzio se n’è andata una nostra amica personale, preziosa collaboratrice di Pagine letterarie , la poetessa e intellettuale Bianca Mannu. Aveva 83 anni.  Dopo la laurea al Magistero di Cagliari ha insegnato per oltre trent’anni, componendo in parallelo le sue opere e partecipando a tantissime iniziative culturali. Una silloge di oltre 70 composizioni articolata in tre sezioni, Daidalos, Un diadema per Afrodite e Misteriosi ritorni. Nel 2006, una nuova raccolta di versi, Fabellae per la collana Altrestorie, Aipsa edizioni. Nel dicembre 2010, “Da nonna Annetta”, romanzo, edito da La Riflessione/Davide Zedda Editore.

La vita e i giorni

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(Vanity Fair) di Marina Zinzani Eleonora Giorgi ci ha lasciati, combattendo fino alla fine, con dignità, con un sorriso sulle labbra, una leggerezza e un umorismo quasi, che ha lasciato incantati tanti, che ha dato la forza di combattere a chi vive la sua stessa strada impervia. Ha parlato di tante cose, negli ultimi tempi: del suo adorato nipotino, dell’affetto dei figli e delle nuore, di quanto sia stato speciale, paradossalmente il più bello della sua vita, questo ultimo anno, perché circondata di affetto e di amore.

La fascinazione del male

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di Marina Zinzani “Noi e loro” è un film francese che racconta la storia di un padre, Pierre, vedovo, con due figli. Un figlio, Louis, è uno studente modello, che sarà ammesso alla Sorbona. Con sacrifici, perché la famiglia non è ricca (il padre lavora nelle ferrovie) Louis vuole costruirsi il suo futuro, vuole farcela a realizzare i suoi sogni. L’altro figlio, Fus, non è ancora riuscito a terminare gli studi per diventare metalmeccanico, e rimane nella sua realtà provinciale, con il padre.

Il senso perduto del diritto, meno liberi ed eguali

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(a.p. )  ▪️ Il linguaggio può essere variamente pericoloso: talvolta è esplicito, smaccatamente violento e minatorio come quello di Trump e Milei; tal altra, contiene insidie non meno gravi, osservando i fini. Il discorso manipolatorio delle decisioni giudiziarie e della realtà, come sulla separazione delle carriere, è potente grimaldello per trasformare il volto della democrazia liberale. L’aggressione allo Stato di diritto è condotta dall’interno, ci si serve del diritto per neutralizzarne la ragione morale e l’efficacia pratica.  Per questo è più arduo svelare trame e insidie, comprenderne il senso, ma il passo decisivo è prenderne consapevolezza, come ribadito da più voci, anche della cultura, nei dibattiti tenuti durante lo sciopero e in altre circostanze analoghe. Intellettuali, come Tullio Piovani, Dacia Maraini, Gianrico Carofiglio, Giancarlo de Cataldo, Maurizio de Giovanni, Viola Ardone, Donatella di Pietrantonio, personaggi noti come Antonio Albanese e Monica Guerri...

Linfa

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di Giorgia Deidda Non sai cos’ero io prima di nascere, grumo di sangue imperpetuo che respirava l’infinito e poteva l’infinito perché infinita potenza di grammi di nero. E poi la luce bestiale che ha accecato l’infinita tranquillità, l’assurdo silenzio spazzato via come big bang e l’esplosione che ha soffiato nel mio petto sgualcito

Parole per manipolare la realtà

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(a.p.) ▪️Come cambiano le regole della convivenza? Il tema della comunicazione ha attraversato anche il dibattito svoltosi il 27 febbraio a Roma in occasione dello sciopero dei magistrati contro la riforma Meloni-Nordio sulla separazione delle carriere, e le altre iniziative in proposito. Si assiste al paradosso. Il governo usa qualsiasi evento giudiziario a pretesto, per giustificare la pericolosa riforma, nonostante incongruenze e contraddizioni. Il rapporto tra pubblici ministeri e giudici (su cui incide la riforma Nordio quando si parla di separazione delle carriere) è citato pervicacemente anche quando privo di senso, perché le vicende ne prescindono. È accaduto per le decisioni sull’immigrazione e sui trasferimenti di migranti in Albania (che sono del giudice civile senza intervento del pm). Oppure per i casi di dissonanza tra giudice e pm (assoluzione di Salvini per l’Open Arms, precedente assoluzione di Renzi per la Fondazione Open), allorché i fatti stessi smentiscono l’assunt...

Storie di donne

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di Marina Zinzani Non c’è giorno in cui manchi una storia di cronaca nera legata alle donne, alle donne uccise, fatte sparire, dando vita a dei veri e propri gialli. Ci si chiede cosa trasmettevano alla TV anni fa, quando la parola femminicidio non esisteva. Non c’erano inchieste, ricerche dello scoop, aggiornamenti dell’ultima ora.

Poesia

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di Giorgia Deidda Poesia, versi per rabbrividire e strappare il tragico dai denti. Voglio un luogo abbandonato, sono stanca di tutto questo verde, chi è ridotto a pelle e ossa, chi ha dei chiodi nella pelle, chi ha del sangue sulle guance, chi dei versi per le stelle, lo scoppio è avvenuto, miliardi di particelle esangui, è l’anemia di un universo che non trova più il suo infinito.

Sottile

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di Liana Monti Sottile è il confine Tra luce e oscurità Tra piccolezza e immensità Tra l'inizio e la fine. Sottile è il confine Tra il bene e il male Ciò che cambia e ciò che è uguale Tra l’integro e le rovine. L’abbandono lascia sofferente Mentre le cure della persona amata Nutrono un cuore gentile.

Parole come pietre

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(a.p.) ▪️Trump e Milei: il linguaggio violento. Questione di parole, al massimo di buone maniere, a prima vista. Cosa dire, come dirlo. Scopi e linguaggio. Insomma aspetti intrecciati tra loro. Gli scenari sono tanti, nel mondo e in Italia particolarmente. Donald Trump ha ripetuto il suo pensiero sull’Europa (come considera il vecchio continente, che ne sarà dell’Ucraina, quali rapporti instaurerà con l’UE), parole nette. Ha detto: «L’Unione europea è stata creata per fottere gli Stati Uniti». Si è espresso proprio così, “fottere”, usando il verbo “to screw”, che questo significa in tutte le accezioni. Da qui le conseguenze, dazi alle importazioni, disimpegno militare e politico: l’Ucraina lasciata al suo destino, cioé nelle mani di Vladimir Putin, un tempo tiranno invasore, oggi alleato e amico in vista di mirabolanti intese. Manifestazione plastica del concetto: l’umiliazione inferta in diretta alla Casa bianca a Zelensky, cacciato letteralmente, con l’invito a ritornare solo quando ...

Il Sosia di Fëdor Dostoevskij

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di Liana Monti Il Sosia è un libro avvincente. La storia stranisce e ci lascia con mille domande. Suscita riflessioni. Cattura il lettore con empatia verso "il nostro eroe". A tratti appare un’immersione sotto il profilo filosofico, psicologico e sociale. Un’incredibile miscela di cose non dette, spiegazioni non ricevute, ricerca disperata della verità.

Il bene necessario

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di Marina Zinzani “Dio ha stabilito questa legge dicendo: se vuoi del bene, ricavalo da te stesso.” (Epitteto) Si aspetta il bene dagli altri. Tutta la vita c’è questa ricerca, iniziata dalla nascita e continuata nei banchi di scuola, continuata negli anni. Il bene è anche l’essere compresi, aiutati, il ricevere un appoggio, nelle cose piccole e in quelle importanti.

Pietas

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di Marina Zinzani (Magnificat, cantato da Mina) Un cuore che batte io ho dato non ho ricevuto molto ma ho dato